"Nonno,, Rosewall contro Connors

"Nonno,, Rosewall contro Connors Oggi il via a Wimbledon "Nonno,, Rosewall contro Connors (Nostro servizio particolare) ». i. j. Londra, 22 giugno. Per I ottantanovesima edizione dei campionati di Wimbledon, che inizia domani, il campo sarà virtualmente al gran completo. Gli unici assenti fra i grossi calibri sono Newcombe (quinto nelI attuale classifica dei giocatori professionisti) e Stockton (17°). entrambi infortunati; Orantes (7») e Salomon (15°) che rendono comunque meno sui campi erbosi; ed infine l'anziano Laver che probabilmente ha già dato un addio definitivo a Wimbledon dove un tempo aveva dominato. Grande favorito, anche stando alle quotazioni degli allibratori, è quest anno il ventiduenne Jimmy Connors degli Stati Uniti, che difenderà il titolo da lui già vinto nella precedente stagione. E' uno dei più giovani campioni in quasi cent'anni di Wimbledon. Campione altresì degli Stati Uniti e del Sud Africa, gli è spettato d'autorità il primo posto nelle teste di serie del torneo. Quest anno ha già ammassato mezzo miliardo di lire giocando a tennis e siamo soltanto in giugno. Nel frattempo la sua giovanissima fidanzata, Chris Evert, campionessa d'Italia, di Francia e di Wimbledon ha in questo primo semestre raccolto altri centocinquanta milioni alla tenera età di vent'anni. Jmmy che ha un gran complesso di superiorità e Chris che non ride mai, neanche a farle il solletico (la chiamano « little miss cool », piccola miss freddo) hanno raccolto poi insieme altri ottanta milioni, pure in sei mesi, reclamizzando magliette, racchette ed altri articoli sportivi: un lavoro che non è certo sfibrante. Se la designazione di Connors al primo posto nella lista delle teste di serie non ha sorpreso nessuno, quella del quarantunenne Ken Rosewall, il minuscolo canguro australiano, chiamato affettuosamente « muscles » (« muscoli ■>), ha sorpreso parecchia gente e probabilmente lo stesso giocatore che a Wimbledon gareggiò per la prima volta quando Connors non aveva ancora aperto gli occhi alla luce. Da più di vent'anni Rosewall rincorre il titolo di Wimbledon, l'unico trofeo ed anche il più ambito che manca ancora alla sua fenomenale lista di successi in tutte le parti del mondo. L'anno scorso ha raggiunto per la quarta volta (vent'anni dopo la prima) la finale di Wimbledon, ma ha trovato un Connors in forma spietata. Ora, probabilmente per l'ultima volta (ma lo sarà davvero?) tenta la grande impresa a 41 anni, la stessa età in cui l'inglese Gore conquistò per la terza volta la corona di Wimbledon. Ma fu nel 1909, quando gli avversari, in numero e qualità, erano ben altra cosa e non davano la caccia a migliaia di sterline. Per gli allibratori, gente nient'affatto sentimentale, Rosewall è soltanto al settimo posto, a quota 20. Lo precedono, dopo Connors, il negro americano Ashe ed il biondissimo svedese Borg, enrambi a quota 10, l'astro sorgente Vilas a 12, lo « zingaro » Nastase e l'augusto Smith a 16. Il vincitore dei recenti campionati di Roma, Ramirez, è a 20, insieme ad Alexander e a Rosewall. Nella lista delle teste di serie, con Connors e Rosewall in testa, Borg è al terzo posto, davanti all'argentino Vilas. Li seguono nell'ordine il romeno Nastase (5), gli americani Ashe (6) e Smith (7), ed il messicano Ramirez (8). La sorpresa è Ashe? Con Connors nel ruolo di grande favorito, la sorpresa potrebbe provenire da Ashe che ha già vinto quest'anno il campionato del W.C.T., oppure dall'outsider Tanner, il biondissimo gigante americano le cui cannonate di servizio sono probabilmente le più temute del torneo. Che dire del contingente italiano? La pattuglia azzurra giunge a Londra subito dopo l'incontro di Coppa Davis con la Francia. L'improvviso trapasso dai campi di terra battuta a quelli erbosi senza alcun ambientamento, non faciliterà certo il compito dei quattro italiani. Panatta che, come si ricorderà, fu sconfitto l'anno scorso al terzo turno da Connors, ma segnando a proprio favore un maggior numero di giochi (9) di quanti poi ne ottenne (6) in finale Rosewall contro lo stesso avversario, avrà questo anno un primo turno piuttosto facile contro un avversario ammesso attraverso le qualificazioni, ma subito dopo cominceranno le difficoltà perché troverà dapprima il vincitore dell'incontro Gorman-EI Shafei, e poi eventualmente Ramirez per l'ammissione agli ottavi di finale contro Connors se quest'ultimo, com'è probabile, supererà i suoi ostacoli Iniziali. Zugarelil, Bertolucci e Barazzutti sono tutti nella seconda metà del tabellone. Zugarelli dovrebbe superare il pakistano Rahim che a Roma fu superato al primo turno da Franchitti, e poi avrà di fronte l'olandese Okker, nona testa di serie. Anche Bertolucci dovrebbe passare agevolmente al secondo turno con una vittoria sull'argentino Ganzabal, prima di affrontare l'australiano Roche, l'ultima delle teste di serie. Il compito più difficile spetta inizialmente a Barazzutti poiché dovrà subito battersi con il grande Rosewall. Va rilevato che al tennis europeo sono state assegnate quest'anno soltanto quattro delle sedici teste di serie. Il tennis australiano che quattro anni fa aveva occupato i primi sei posti della graduatoria ne ha ora uno solo. Anche a Wimbledon non si combatte più soltanto per la gloria. Sette anni fa, quando i campionati furono aperti per la prima volta ai professionisti, i premi ammontarono a ventiseimila sterline. Quest'anno sono in palio complessivamente 115.875 sterline, quasi cinque volte tanto, più di 130 milioni di lire. L'inflazione è arrivata anche nel tennis. Alle 14 di domani, ora di Londra, scatterà l'operazione Wimbledon 1975. In due settimane di gara, 300.000 persone accorreranno all'Ali England Lown Tennis and Croquet club. Attraverso la televisione, milioni e milioni di persone in varie parti del mondo potranno seguire le principali fasi del torneo. Milleduecento dozzine di scatole di palle saranno aperte. Centonovanta giudici di sedia e di linea sono già mobilitati, insieme a schiere di raccattapalle, segnalatori ed inservienti. Squadre di studenti universitari, accampati sotto le tende all'interno dello stadio, provvederanno alla pulizia dei campi. Centonovantacinquemila tazze di tè verranno consumate, 57.000 di caffè, 70.000 gelati, 85.000 brioches, 40.000 coppe di fragole con panna, 34.000 bottiglie di birra e 45.000 panini imbottiti. Così almeno dichiarano le statistiche. Alla fine delle due set timane di gare, l'erba più famosa del mondo sarà indubbiamente anche la più calpestata. Carlo Ricono