Rinviata la fucilazione deIlo scrittore inglese di Mario Ciriello

Rinviata la fucilazione deIlo scrittore inglese Era prevista stamane alle 11 in Uganda Rinviata la fucilazione deIlo scrittore inglese Oggi stesso il gen. Amili farà conoscere quale sorte toccherà a Hills (Dal nostro corrispondente) Londra, 22 giugno. Ancora poche ore e conosceremo la sorte dell'inglese Dennis Hills, condannato a morte in Uganda per « tradimento »: e, se le speranze di questa sera saranno confermate, la condanna sarà cancellata da una grazia. Il presidente Amin ha ricevuto gli emissari britannici, ha promesso un « riesame » del caso, ha preannuncìato una decisione per domani. A Questo punto, come può Amin riconsegnare Hills al plotone di esecuzione? Tutto è possibile, ovviamente, e il generale è uomo imprevedibile e temibile: ma, se non avesse voluto risparmiare Hills, non avrebbe allora accettato Questa macabra «trattativa» con la Gran Bretagna. A Londra, dunque, si spera: e si è anche ottimisti. Hills, un docente universita¬ rio di 61 anni, violato di cancro, dovrebbe essere giustiziato domani piattina alle 11 nei pressi di Rampala. La sua angosciosa vicenda è ormai nota. Hills ha scritto un libro, « Le zucche bianche », che non ha ancora trovato un editore, ma il cui manoscritto è invece caduto nelle mani della polizia ugandese. Una frase, nel testo, dipinge Amin come un « tiranno di villaggio ». Condotto dinanzi ad un tribunale civile Hills veniva assolto. Il pubblico ministero, su ordine del furibondo generale, trasferiva il caso a un tribunale militare che, dopo un'udienza a porte chiuse, condannava l'inglese a morte per « tradimento ». L'asprezza della sentenza suscitava stupore perfino in Uganda, dove la repressione ha raggiunto da tempo forme ossessive. Quello di oggi è stato il secondo incontro di Amin con i due emissari inglesi latori di un «messaggio personale» della regina Elisabetta. A questo colloquio era presente anche l'Alto Commissario — ovvero, l'ambasciatore — di Londra a Rampala. Il governo britannico ha mostrato astuzia con la sua decisione di affidare la delicatissima missione a due ufficiali entrambi conosciuti e rispettati da Amin: il generale sir Chandos Blair è l'ex comandante del presidente ugandese, quando questi serviva, con il grado di sergente, in un reggimento dei Kìng's African Rifles; e il maggiore lain Grahame, ora a riposo, è il suo ex comandante di compagnia. Per prevedere gli sviluppi futuri, bisognerebbe conoscere le intenzioni di Amiri. Se la teoria giusta è quella secondo cui il generale mira ad avere da Londra autoblindo e pezzi di ricambio, si è allora all'inìzio di un lungo e difficile negoziato. Insomma, se Hills è stato veramente usato come pedina in questa drammatica partita, non mancheranno altre mosse. Lo scenario più probabile è questo. Un gesto di clemenza: ulteriori colloqui anglougandesi: visita a Rampala del ministro britannico degli Esteri, James Callaghan. Alcuni giornali già protestano: un'altra umiliazione per l'Inghilterra. Ma che altro poteva fare Londra? Mario Ciriello

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Rampala