Borg: un'ora e mezzo di gioco e Vilas cede

Borg: un'ora e mezzo di gioco e Vilas cede La finale degli "Internazionali,, di Francia Borg: un'ora e mezzo di gioco e Vilas cede (Dal nostro inviato speciale] Parigi, 15 giugno, E' bastato che Lennart Bergelin, ex asso svedese, imponesse al suo pupillo Bjorn Borg di dormire con il pigiama invece che in costume adamitico, e il secondo successo consecutivo al Roland Garros è stato realizzato così come nel dopoguerra era già riuscito ad altri cinque tennisti: Parker, Drobny, Trabert, il nostro Pietrangeli e Kodes. Borg in questa edizione degli internazionali ha tremato due sole volte: prima di affrontare Solomon e contro Panatta. La finale è stata solo una formalità: Vilas si è arreso in tre soli set per 6-2, 6-3, 6-4 in un'ora e trentadue minuti di gioco impegnandosi solo ad annullare quattro matchpoints dello svedese per poi arrendersi al quinto. Prima del match con Solomon, Borg aveva tremato uscendo dalla doccia dopo l'allenamento mattutino. Un accavallamento di un nervo cervicale gli aveva provocato dolori lancinanti. Bergelln aveva spiegato: « Bjorn ha il vizio di dormire nudo anche quando c'è l'aria condizionata. Il dolore deriva solo da quello ». Mezz'ora di intensi massaggi e Borg fu In grado di battere Solomon mentre il suo « mentore » andava a comprargli un elegantissimo pigiammo in un negozio alla moda degli « Champs Elysées ». Poi contro Panatta ha rischiato la sconfitta. Ha perso l'unico set di tutto il torneo, ha subito 19 games al passivo su di un totale di 34 negli altri sei incontri disputati. Sono cifre che indicano chiaramente l'alto valore della prova sostenuta da Panatta nella semifinale di ieri. Con il suo gioco offensivo, con la potenza delle sue volées, dei suoi smashes, dei suoi servizi Panatta è l'unico in grado di Im pensierire il giovane svedese. Vi las che invece ha le stesse caratteristiche del vincitore oggi è incappato in una serie impressionante di errori. Borg ha dominato in lungo ed in largo e ha patito solo negli ultimi tre giochi del terzo set quan do il pubblico ha incominciato a tifare con calore « romano » all'indirizzo dell'argentino solo perché voleva prolungare lo spettacolo. In questa occasione il giovane svedese pativa così come aveva sofferto il tifo scorretto del pubblico romano. Ma era tanta la sua superiorità che il successo era solo ritardato di qualche mi nuto. Quando al quinto match j point un rovescio di Vilas finiva in corridoio il giovane svedese lanciava alle stelle la sua racchetta e correva ad abbracciare il suo rivale ed amico. Rino Cacioppo

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