I cestisti azzurri ritornano sul podio

I cestisti azzurri ritornano sul podio A Belgrado, dietro a Jugoslavia e Urss, hanno meritato la medaglia di bronzo I cestisti azzurri ritornano sul podio Ripetuto il piazzamento degli europei di Essen nel 71 - Vinto ieri sera l'incontro decisivo con i bulgari: 90-73 Grande prova di Bariviera: 23 punti - La Spagna ha battuto nettamente la Cecoslovacchia (87 a 67) ed è quarta (Dal nostro inviato speciale) Belgrado, 15 giugno. Una medaglia nel canestro. L'abbiamo ripescata oggi dopo averla prenotata mercoledì e quasi buttata via ieri: la mettiamo in tasca dopo una vittoria molto netta, molto autoritaria sulla Bulgaria, battuta per 90 a 73 dagli azzurri. Si chiudono cosi in bellezza questi Campionati europei di Belgrado che hanno visto la nostra nazionale quasi sempre in altalena: ma per il terzo posto finale, che ci assegna la medaglia di bronzo dobbiamo ringraziare anche la Spa gna che, superando oggi la coslovacchia. ha creato le premesse — come dire? — burocratiche per favorirci. Infatti, con i due risultati odierni, Italia e Spagna hanno terminato appaiate a quattro punti il loro cammino e in base al regolamento gli azzurri sono terzi per aver superato gli spagnoli nell'incontro diretto di venerdì sera. E' stato dunque centrato l'obbiettivo, anche se in maniera non molto brillante, anche se con troppi affanni e poche glorie. Per fortuna nella partita conclusiva i nostri hanno mostrato qualcosa d; buono, sul piano del gioco oltre che del temperamento, dominando e trionfando in scioltezza. Soprattutto si è avuta la bella sorpresa di Bariviera che. utilizzate più o meno come una comparsa fino ad oggi (aveva giocato soltanto per 53 minuti nelle sei partite precedenti), è tornato a fare il protagonista di spicco. Ha giocato 40 minuti su 40, ha segnato 23 punti, ha svettato sovente ai rimbalzi sia in difesa sìa in attacco, risultando un punto d' riferimento costante per la nostra manovra sia in fase difensiva che offensiva. Ha dimostrato cosi di non essere fuori condizione come si pensava e allora vienp anche da chiedersi come mai non sia stato maggiormente utilizzato in precedenza, dato che tante volte ci siamo trovati in oris, proprio per la mancanza di un ■< match-winner « come sa appunto essere Bariviera nelle giornate buone. Atleta di grandissimi mezzi na Ce- j I turali, dal bagaglio tecnico sol- I tante parzialmente apprezzabile, Bariviera è un campione quanto mai atipico, lo si trova pronto all'appuntamento soltanto in certe occasioni, per lo più nelle grandi. E' stato cosi anche stavolta, nella partita che poteva riservarci l'ultima amarezza, è venuto fuori alla maniera forte e ha trascinato la squadra ad una vittoria nettissima. Subito dopo di lui nella pagella dei migliori va messo Recalcati, lui sì molto costante, in questi campionati europei ad altissimi vertici di rendimento. Ha segnato molto anche stasera (21 punti), è andato persino a prendere dei rimbalzi in attacco, ha dimostrato per l'ennesima volta quanto opportuno sia stato il suo recupero in nazionale dopo tre anni di assurdo ostracismo da parte del et. Primo. Lo abbiamo accolto in questa nazionale prima degli europei come un figliol prodigo, adesso possiamo veramente ringraziarlo. Non molto bene anche stavolta è andato Meneghin, subito dopo un inizio decisamente negativo, tornato in campo a far bottino quando ormai la partita era vinta, grazie ad un ottimo lavoro difensivo di tutta la squadra e ad un efficace rendimento in attacco. Nel punteggio non abbiamo mai avuto problemi, i bulgari ci hanno ! tenuto testa soltanto per 10 minuti, poi siamo scappati via irraggiungibili: già con 8 punti di margine al termine del primo tempo, poi a ruota libera nella ripresa. Persino 19 sono state le lunghezze di vantaggio degli azzurri verso la parte finale della gara. Da sottolineare l'ottima prestazione difensiva di tutta la squadra che si è preoccupata soprattutto nella fase d'avvio di concedere poco spazio e pochi palloni a Golomeev, il cannoniere della Bulgaria, abituato ad ampi bottini che stavolta ha dovuto accontentarsi di diciotto punti, 14 dei quali messi a segno nel primo tempo. Gli azzurri hanno messo inizialmente sulle sue piste Bisson, poi è stato Ferracini, tenace « guardiano » di qualsiasi avversario, a prendersi cura del bulgaro e a contenerlo mirabilmente, distinguendosi an- che ai rimbalzi. Ferracini e un classico esempio di cestista guer-riero, avrà poca classe ma si bat-te sempre con grande impeto: an-che oggi ha svolto molto bene il suo non facile compito, appli- cando un marcamento adesivo nei confronti di Golomeev, seguendo- lo sempre, disturbandolo come se gli agitasse davanti un'invisibile scimitarra. Golomeev è uscito un po' frastornato dalla vicenda e si è esibito nei suoi consueti brontolìi. Atanas Golomeev, 28 anni, due metri e due. è abituato a marca-ture record: in Bulgaria ha segna- to anche 64 punti in una volta so la, curiosamente detiene pure un primato canadese perché nel '67 si è trasferito con la sua famiglia per du» anni a Montreal e li. oltre a studiare architettura, si è messo naturalmente a segnare canestri. In una partita realizzò 55 punti e nessuno ha saputo per ora fare meglio di lui. In più Golomeev stabilisce vari record dialettici in campo. La sua vena polemica lo 1 porta spesso ad essere un cestista ' - conferenziere, oltre che un cesti-1 1 sta - cannoniere: durante la gara I parla in continuazione, protesta con i compagni e gli arbitri, pre-1 tende tutti i palloni da buttare in canestro, impreca a voce più o meno bassa per ogni errore (suo e degli altri) e per ogni fallo (vero o presunto), i Adesso Golomeev si è un po' i calmato, si agita meno di prima, i e qualche volta si ricorda persino di difendere come non faceva 'quasi mai due anni fa nei cam pionati europei di Barcellona. Og¬ gi comunque ha potuto fare ben poco contro la prestazione nettamente soverchiante degli azzurri. E' risultato logicamente il migliore dei suoi, ma ben poco aiuto gli hanno dato gli altri compagni. Nettissimo quindi il nostro successo, malgrado le condizioni ancora imperfette di molti azzurri: Della Fiori non ha potuto essere utilizzato per un infortunio alla caviglia, lellini e Zanatta so- mente a riposo, Alla fine del primo tempo aveva mo già 8 punti di vantaggio (48 40) messi da parte dal decimo mi lio stati tenuti ancora prudenzial- nuto in avanti sfruttando la solidità della nostra difesa e la buona vena di Bariviera e Recalcati. Inizialmente c'è stato un certo equilibrio, con il nostro quintetto di partenza (Marzorati, Recalcati. Bariviera. Meneghin, Bisson) non troppo efficace: il meno positivo era Meneghin che sbagliava tre tiri in fila e commetteva tre falli: all'8' veniva sostituito da Ferracini. poco dopo entrava Bertolotti per Bisson e trovavamo la formula giusta per dare il break alla gara. Ferracini risultava prezioso in difesa e si faceva valere ai rimbalzi d'attacco dove incredibilmente si distingueva nella fase centrale del tempo pure Recalcati. Lui, un "piccoletto» d'un metro e 85 il meno alto fra gli azzurri, è andato tre volte ad afferrare palloni respinti dal ferro e a trasformarli in ca- | nestro, una volta persino con uno « schiaffetto », specialità questa tradizionalmente riservata ai giganti. Nella ripresa abbiamo fatto bottino ancora più agevole, con i bulgari praticamente arresi quando all'11 ' il nostro vantaggio ha toccato le quindici lunghezze (71 a 56) per farsi ancora più notevole ! al 14' (79 a 60). Bariviera è stato costantemente il migliore, nella fase finale ci sono riusciti anche ficcanti contropiede condotti a gran velocità da Marzorati e Recalcati, mentre il solo Bertolotti non riusciva a trovare la via del canestro. Alla fine potevamo esultare, assieme con gli spagnoli che finiscono al quarto posto dopo averci agevolato con il loro successo sulla Cecoslovacchia. Dietro a Italia e Spagna finiscono Bulgaria (quinta) e Cecoslovacchia (sesta). La situazione si è delineata solo all'ultimo in quanto ognuna di queste quattro squadre, appaiate ieri a due punti, si trovava oggi a non conoscere il proprio destino, con la prospettiva di finire stasera terza, quarta, quinta o sesta a seconda dei risultati diretti e indiretti. Per ognuna non bastava vincere, bisognava anche sperare che nell'altra gara un «alleato» vincessua volta per formare nella classifica finale gli accoppiamenti giusti. E' andata bene per noi. Prima di Italia-Bulgaria si è vista la Spagna battere brillantemente la Cecoslovacchia per 87 a 67 e regalarci cosi il risultato che noi aspettavamo per poter sperare di riafferrare la medaglia di bronzo. Molto concentrati, molto decisi, molto veloci, Brabender e compagni hanno saputo fondere al meglio ordine e inventiva nel gioco rompendo subito l'equilibrio del risultato con una partenza ad alto ritmo: dopo 10' avevano già 9 punti di vantaggio (2213), propiziati soprattutto da un Cabrerà in condizioni pimpanti, sicuro nel dirigere il gioco e bruciante nelle entrate. La Spagna conservava facilmente il suo vantaggio e lo incrementava nel finale chiudendo con 20 lunghezze. Un trionfo. Antonio Tavarozzi Italia: Carrara, lellini, Recalcati 21, Ferracini 8, Della Fiori, Bariviera 23, Zanatta, Meneghin 16. Marzorati 18, Villalta, Bisson 2. Bertolotti 2. Bulgaria: Goitchinov 4, Petkov 3. Stojanov 4, Petrov 4, Mihailov, Sarkov 10, Romanski 6, Golomeev 18 Dukov. Branzov 14, Dimitrov 4. Christov 6. Arbitri: Jarzebinski (Polonia) e Dimou (Grecia). Media di realizzazione degli italiani (relative ai tiri in azione): Recalcati 10 su 18; Ferracini 3 su 5. Bariviera 8 su 19, Meneghin 6 su 13, Marzorati 6 su 18, Bissor 1 su 4, Bertolotti 1 su 8. Risultati e classifiche Jugoslavia-Italia 83-69 Spagna-Bulgaria 85-74 Urss-Cecoslovacchia 91-81 Bulgaria-Cecoslovacchia 86-70 Jugoslavia-Spagna 90-76 Urss-ltalia 69-65 Jugoslavia-Cecoslovacchia 84-68 Urss-Bulgaria 94-79 Italia-Spagna 89-69 Cecoslovacchia-Italia 72-68 Urss-Spagna 94-80 Jugoslavia-Bulgaria 105-76 Spagna-Cecoslovacchia 87-67 Italia-Bulgaria 90-73 Jugoslavia-Urss — Classifica p g v p f s Urss 8 4 4 0 348 305 Jugoslavia 8 4 4 0 372 289 Italia 4 5 2 3 381 366 Spagna 4 5 2 3 397 414 Bulgaria 2 5 1 4 388 444 Cecoslov. 2 5 1 4 358 416 Belgrado. Marzorati va a canestro nonostante Golomeev (Tel.)