U«F16» all'Italia La Difesa smentisce

U«F16» all'Italia La Difesa smentisce L'aereo americano U«F16» all'Italia La Difesa smentisce Roma, 15 giugno. Anche l'Italia è stata tirata «a forza» dentro l'«a£fare del secolo», come è stata definita la lotta che le industrie aeronautiche « General Dynamics » (americana) e Dassault-Bréguet ( francese ) hanno condotto per mesi per vendere ai governi della Nato rispettivamente l'F16 e il Mirage da sostituire agli F104 attualmente in dotazione. Come si sa, nelle settimane scorse, prima Danimarca, Norvegia e Olanda, e infine il Belgio hanno espresso la loro preferenza per il caccia americano F16, suscitando le critiche non solo (com'era naturale) della Francia, ma anche della Cee. Ieri è corsa la voce — riportata da un quotidiano — che anche l'Italia stesse per acquistare il velivolo della «General Dynamics». Durante un vertice della Nato — stando a questa voce — il ministro della Difesa, Forlani, parlando con il segretario di Stato americano alla Difesa, Schlesinger, avrebbe manifestato il «vivo interesse» dell'Italia per l'F16. Come abbiamo detto la voce è stata ripresa da un quotidiano. Nel pomeriggio dal ministero della Difesa è giunta la smentita con un comunicato diffuso dall'agenzia Ansa. «Le notizie apparse in ordine al caccia F 16 e a presunte iniziative ittiliane in merito, sono destituite di ogni fondamento. Gli incontri riguardanti l'argomento cui l'artìcolo fa riferimento non sono mai avvenuti». Ambienti vicini al ministero della Difesa danno anche una motivazione di questa smentita. Secondo la loro tesi, il caccia F 16 non sarebbe idoneo alle esigenze strategiche italiane, ma soprattutto sarebbe «una pazzia» dal punto di vista della politica industriale. Anche l'Italia — è vero — prima o poi dovrà sostituire gli Starfighter F 104 S attualmente in dotazione, ma dovrà farlo in condizioni totalmente diverse rispetto agli altri Paesi della Nato. Primo punto: gli F 104 S vengono costruiti su licenza americana dall'Aeritalia (50 per cento Fiat e 50 per cento Finmeccanica-Iri). Secondo punto: assieme alla Germania e alla Gran Bretagna, siamo impegnati (sempre attraverso l'Aeritalia) nel programma Mrca (Multi Role Combat Aircraft), un velivolo analogo all'F 16. Le conseguenze — sempre secondo gli ambienti del ministero della Difesa — sono evidenti: non si vede perché l'Italia dovrebbe affrettare la fine di un aereo che viene fabbricato in casa per dotare l'aeronautica di un velivolo statunitense quando, fra pochi anni, potrà disporre di una caccia analogo (appunto l'Mrca) alla cui produzione partecipa direttamente.

Persone citate: Dassault, Forlani, Role, Schlesinger