Il Novara passa con la forza contro il durissimo Avellino di Giulio Accatino

Il Novara passa con la forza contro il durissimo Avellino Il Novara passa con la forza contro il durissimo Avellino Zero ad uno: rete del terzino Bachlechner - Vittoria diffìcile dei piemontesi e gioco pesante (Dal nostro inviato speciale) | Avellino, il giugno, i Il Novara ha vinto ad Avellino. \ conquistando due punti che si- | gnificano la sicurezza. A quota 34 ! non c'è più pericolo: il Novara i è praticamente certo di restare in serie B. E' stata ima l'ittoria difficile, contrastata sino alla fi- ne, da un Avellino che non vo- leva cedere. Ora e la squadra I campana a temere il peggio. Lo- ! gici quindi l'accanimento, la de- \ cisione e la ferrea volontà pale sata dai contendenti, logica anche qualche reazione dovuta al nervosismo, peraltro mai trasceso in vere scorrettezze. Il Novara ha vinto per 1 a 0. Ha segnato un terzino quasi all'inizio della gara. Era VII' c l'Avellino attaccava a tutto spiano per fare suo il risultato. Gli ospiti non stavano a guardare. Erano prudentemente coperti in zona di centrocampo, ma non rinunciavano al contrattacco. Interrotta una sgroppata di Ferrari e di Albanese. Udovicich lanciava in avanti per liberare la zona: , ; ,wvaresì correvano tutti in ozio- „c àj alleggerimento. Del Neri j : dora a Gni0 chc daUa sinistra i j centrava. Sulla palla c'erano Rea- | li ed il terzino Bachlechner, due 1 difensori a conlatto diretto sotto j la porta avellinese. Reali stoppa- j va con difetto, ma perdeva il i controllo ed il novarese era lesto ! a calciare verso la porta di Pie- i coli, leggermente fuori posizione, j La palla, colpita con precislo- ne, superava il portiere, batteva . sul palo ed entrava in porta sia j pure di pochi centimetri. Cecca- i rini era lesto a liberare. Ponzino .— un arbitro pignolo e fuori for- \ ma — aveva un attimo d'indeci- i sione. ma il guardalinee, bene ap- | postato, indicava a larghi gesti ] che era gol. Nessuno protestava. I La palla — non c'erano dubbi aveva superato Interamente la linea bianca come prescrive il regolamento. Con il Novara in vantaggio, la cara con ansia. Petrilli starfallcg oiava a destra senza idee chiare. . partita cambiava fisionomia tat- tica. I piemontesi però non ai- retravano più di tanto le loro mez- . ze ala. ma non permettevano più ai terzini altre azioni di sgan- j ciamento. Il Novara difendeva , con criterio il gol. E l'Avellino | perdeva la concentrazione. Attac- Albanese ribatteva a sinistra con i f molta imprecisione, al centro g sgroppava il robusto Ferrari, \ l spinto da tanta buona volontà, ma non certo forte come vorreb be far credere la quotazione del mercato. I 350 milioni richiesti per lui sono in effetti troppi, Giocare molto non vuol dire giocare bene, e l'Avellino creava poche occasioni da gol. Raramen te gli attaccanti s'avvicinavano alla rete difesa da Pillotti. Vivian, libero di garanzia, il vecchio ma I sempre valido Udovicich, Veschet- i | ti e Bachlechner facevano buona I ] guardia. Pillotti doveva Interne- I I nlre solo per tiri da lontano. Al- tica non mutava di molto. Il Novara si faceva più prudente, ma ! . non rinunciatario, e l'Avellino attaccava in forze nel disperato I j tentativo di pareggiare. Con il j , passare del tempo, la pressione ! | dei padroni li casa diventava as sedia, ma aumentava anche la . sicurezza dei difensori ospiti, che, raccolti davanti a Pinotti, non concedevano spazio per II tiro. ' Si susseguivano mischie a volte furiose, in qualche occasione pub- ; blìco e giocatori avellinesi chicdevano "il rigore", ma erano j azioni senza sbocco. Visto chc il pareggio non arrivava. Giamma- ' rìnaro (tornato alla guida del- j l'Avellino dopo la triste parelitesi di Pugliese) tentava la carta del "tutto attacco": mandava ne- i sn: si ; ■ ' la mezz'ora Albanese liberava j Ferrari davanti a Pinotti. ma il tiro del centravanti era facile preda del portiere. Nella ripresa la situazione tat- j gli spogliatoi il terzino Logozzo i e lo sostituiva con lata Ronchi ("° '■ i Logicamente si accentuava la pressione in area novarese, ma j aumentava anche la confusione. Proprio Ronchi arrivava in ritardo nel correggere un centro di Ferrari, e poco dopo Albanese, liberissimo davanti a Pìnotli, calciava debolmente (OH'). Erano momenti difficili per i novaresi che comunque non perdevano la calma. La loro difesa era sempre j scattante, i centrocampisti prudenti, gli attaccanti disposti al l contropiede, anche se spesso inef- ^aci. S infortunava Rolfo: entra-\ i f Turella (71 ). Il Novara si di- fendeva sempre bene , i | ' ! Finita al 93 con gli cptfHnes» ormai sfiduciati e stanchi. Il No-1 vara aveva vinto la partita piu i importante, proprio sul campo di , una diretta concorrente. Il meri-'. to è di tutti. _ con speciali elogi ' .', .ns,?™' Ora l'Avellino e nel guai ma > i giocatori campani non hanno nulla da rimproverarsi per la \sconfitta di oggi. Hanno lottato. i fino alla One sema riuscire a rag giungere il pareggio, che era ti \ loro massimo obiettivo. Solo I Avellimi: Piccoli; Logozzo i (Ronchi dal 60'), Ceccarlni; Ri I pari, Fei, Reali; Petrilli. Im I prota. Ferrari, Fava. Albanese. Novara: Pinotti; Bachlechner, ! i sfortuna? Anche sfortuna, perché non si gioca per TO' all'attacco : senza mai impensierire i di.tcn- i sori avversari. C'è qualcosa che ; non gira nella squadra di Giam- ■ marinaro. Però il tempo stringe ' e non sono ammesse altre distra- noni. Giulio Accatino j Veschetti; Vivian, Udovicich. Ferrari: Riva, Navarrini, Ohio, Del Neri, Rollo (Turella dal 71'). j Arbitro: Ponzino. Rete: Bachlechner all'll.

Luoghi citati: Avellino, Novara, Ohio