Denunciata una novantenne gestiva una "casa squillo,,

Denunciata una novantenne gestiva una "casa squillo,,Denunciata una novantenne gestiva una "casa squillo,, 80 ragazze frequentavano l'alloggio - Altre due tenutarie arrestate (Dal nostro corrispondente) Trieste, 8 giugno. (i. s.) Tre case squillo sono state scoperte dai carabinieri di Trieste. Due delle tre proprietarie degli appartamenti « ospitali » sono state arrestate; l'altra, dell'età di 87 anni, è stata denunciata a piede libero. Le tre case di appuntamento ospitavano complessivamente un'ottantina di ragazze (due delle quali minorenni) e di donne mature. Erano in maggioranza dattilografe e commesse; non mancano però le studentesse e alcune signore. Primo, in ordine di tempo, è stato scoperto l'appartamento di piazza Barriera Vecchia 16 di proprietà della pensionata Elisabetta Premu- da, 87 anni. Un carabiniere, presentatosi come cliente, è stato regolarmente accolto nella casa. Una volta avute le prove dell'attività illecita, i carabinieri hanno denunciato la proprietaria al magistrato dott. Coassin. Si è così scoperto che molte delle ragazze venivano via via smistate in altri due appartamenti, in piazza Ospedale 2, di proprietà dell'indossatrice Francesca Lupi (arrestata), e in via Capodistria 3, intestato alla commerciante Alma Savi, pure arrestata. Dell'ottantina di donne e dei loro occasionali clienti si sa poco. Le ragazze saranno convocate come testi al processo contro le tre proprietarie degli appartamenti dove si svolgevano gli incontri. Quanto alle tariffe si parla da un minimo di 30 mila a un massimo di 60-70 mila lire per prestazione. udito, in rapida successione, quattro detonazioni, ed ha cercato di mettersi al riparo. Poi ha visto uno sconosciuto, presumibilmente lo sparatore, che era a circa sessanta metri da lui, all'incrocio di via Sturla con via Caprera, che dopo qualche istante si è dato alla fuga a piedi. Il giovane radicale ha tentato di inseguirlo, ma lo sparatore è riuscito a dileguarsi. Dell'episodio sono stati testimoni, però a una certa distanza, alcuni giovani che stavano rincasando. Proto si è quindi recato in questura a denunciare il fatto, e la polizia ha compiuto una battuta nella zona, ma senza esito. Trieste, 8 giugno — Si sono conclusi 1 lavori del II Congresso nazionale della chirurgia dell'apparato digestivo che ha impegnato per tre giornate cinquecento chirurghi italiani.

Persone citate: Alma Savi, Coassin, Elisabetta Premu, Francesca Lupi, Proto

Luoghi citati: Trieste