Murai dà il cambio a Visconti

Murai dà il cambio a Visconti CRONACA DEGLI SPETTACOLI ALLATELEVISIONE Murai dà il cambio a Visconti IERI: si è concluso il teleromanzo con Vallone, domenica avremo un altro fumetto storico con Orso M. Guerrini - OGGI il film "Otto uomini di ferro" di Edward Dmytryk con Lee Marvin giovane e la Castle Ieri, sul Nazionale, punto e basta a Marco Visconti. Punto e basta, spereranno in molti, anche alla storia televisivamente scodellata ogni domenica sera. Invece no; defunto il nobile milanese trecentesco, avanti un altro: un altro, vogliam dire, personaggio storico di notevole risalto, Gioacchino Murai, anche lui destinato a una fine tragica, ossia a morire fucilato. In queste domeniche di giugno in cui l'estate già si fa sentire, le serate, fatte più lunghe dall'ora legale, invitano a indugiare all'aperto, talché un altro intrigo storico-romanzesco non appare il pi-ogramma più adatto a richiamar gente al chiuso, davanti al video. Comunque, da domenica prossima, alle 20,45, Murat prenderà, con la faccia di Orso Maria Guerrini, il posto del Visconti, impersonato fino a ieri da Raf Vallone. Di rasserenante nella notizia c'è questo, che il nuovo sceneggiato è ristretto a tre puntate sole. A luglio, dunque, anche Murat sarà liquidato. C'è solo da augurarsi che la Rai, il mese prossimo, mandi in ferie fino a settembre gli altri eventuali personaggi da enciclopedia che avesse a disposizione nei suoi frigoriferi per le sere di festa. Spostata all'incirca di mezz'ora, cnusa la trasmissione da Mosca ceì'a partita di calcio Urss-lialia ('ultima puntata del Marci Visconti non crediamo sia <■ tata attesa con particolare impazienza da quanti volecaw assistere alla conclusione — per molti versi luttuosa — dell'aggrovigliata vicenda. I decessi sono stati numerosi, da quelli di Marco e di Bice agli altri di armigeri e cavalieri, ma solo per la morte della giovane sposa di Ottorino le lacrime avranno inumidito le ciglia delle spettatrici romantiche, ammesso che ce ne siano ancora. La puntata conclusiva si è ovviamente uniformata alle precedenti in una mescolanza di accadimenti romanzeschi e politici allineati da una sceneggiatura piuttosto piatta, alla quale la regìa non ha potuto (o saputo) conferire risalto. Questa manchevolezza si è riflessa sull'interpretazione, che non ha approfondito il carattere dei personaggi, sebbene Raf Vallone non abbia mancato, in vari momenti, di mostrarsi convinto di quel che diceva e faceva. Dei giovani. l'Ottorino di Gabriele Lavia. è apparso, a volte, più ingenuo del necessario, mentre Pamela Villoresi (molto lodata in questi giorni dalla critica teatrale per la sua positiva interpretazione nel Campiello diretto da Streh Ieri è, specie nelle due ul Urne puntate, risultata in netto progresso a confronto dell'incerto inizio. * ★ Sul Secondo Gianni Morando ha condotto con la cordialità abituale la puntata di Alle nove della sera. come sempre arricchita dalla presenza di simpatici ospiti maschili e femminili che si sono prodigati per renderla varia e piacevole. Viceversa cominciano a essere un tantino seccanti, a nostro giudizio, gl'interven- ti della petulante « zia », impersonata da Evelina Sironi: è il suo un machiettismo abbastanza stantio, da vecchio teatro di i-ivista, perciò da usare oggi, davanti a una platea in maggioranza giovanile, con discrezione e tempestività. Anche staser-a, come lunedì scorso, il film del Nazionale è posposto a Tribuna elettorale. La sua andata in onda è alle 21.30, titolo: OtI to uomini di ferro, regista , Edward Dmytryk, produzione americana 1952. Il nome del citato director ebbe in ; quegli anni grande notorietà. prima perché autore di opere rivelatesi importanti (Odio implacabile, Cristo fra i muratori), poi perché imprigionato per « oltraggio al Congresso »: accusa di cui Dmytryk sì liberò accettando di « lìomìnare » diversi cineasti di sinistra di fronte alla Commissione per I le attività antiamericane. j Fatta così abiura dei ProI prio passato, il regista cana| dese tornò sul set indirizzando la sua attività, prima decisamene anticonformista, verso un corretto artigianato. ! Il film di stasera non è i di quelli che abbiano, alloj ra, suscitato polemiche: è \ uno dei tanti drammi bellici, gli « otto uomini di ferro » '• sono i componenti una pat! tuglia americana che, nel| l'Italia del 1944. mentre avanza verso il Nord si trova a dover lasciare indietro uno degli uomini, bloccato nel cratere aperto da una bomba tedesca. Una mitragliatrice nazista tiene sotto tiro sia l'americano immobilizzato, sia gli eventuali commilitoni che volessero liberarlo. Degli i7iterpreti, capeggiati da Colleano e Castle, solo Lee Marvin è ancora, dopo ventitré anni, in attività. a. vald. I divi dei programmi cinematografici della Rai: oggi Lee Marvin, per « Otto uomini di ferro » di Dmytryk, in settembre un ciclo di Film con Gerard Philipe '• ! |

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