Invece delle grandi arrivano i dilettanti di Fabio Vergnano

Invece delle grandi arrivano i dilettanti Gli incontri di calcio al "Torneo Pozzo,, Invece delle grandi arrivano i dilettanti Oggi ultimi incontri per le finali - Il Torino ieri battuto dall'Inter Tra Juve e Milan pareggio senza gol - Chiusura con i vecchi azzurri Tutti aspettavano le « grandi » questa settima edizione del | torneo Pozzo, invece le vere prò-tagoniste si sono rivelate le squadre dilettanti, cioè quelle quattro formazioni torinesi che alla vigilia avevano chiaramente la parte di comparse, di comodi sparring-partners per le compagini maggiori che si sarebbero poi dovute affrontare solo nelle finali. Invece sono quelle che hanno raccolto il maggior numero di applausi dal pubblico, numeroso ieri sugli spalti del Motovelodromo. Costoro hanno ingarbugliato abbastanza la situazione di classifica quando mancano gli ultimi quattro incontri prima delle due finali. Infatti nel girone B Juventus e Milan conducono con tre punti e saranno i loro impegni odierni con Vanchiglia e Ardor a . scegliere la finalista per il primo posto: mentre nel girone A il 1 Torino, che sabato aveva destato una buona impressione, si è arre ; so davanti all'Inter, lasciando ai o o e . e o a o e nerazzurri di Cattozzo via libera per la finale (oggi i milanesi incontrano il Victoria in un impegno non trascendentale) ed ora rischia di non qualificarsi neppure per la finale terzo e quarto posto se non batte il Barcanova che lo precede di un punto e che guida la classifica a pari punti con l'Inter. Il terremoto come detto non era previsto. In mattinata il Barcanova ha superato senza troppi affanni il Victoria Ivest con gol di Di Guida (il centravanti aveva i impressionato già sabato) e Vo-1 gliotti, mentre per il Victoria se gnava la rete della bandiera La Mattina. Il match clou era però Juventus-Milan. I bianconeri che sabato non avevano certo brillato, erano attesi alla prima probante verifica così come i milanisti, che avevano superato il Vanchiglia in scioltezza. Invece la delusione è stata grande per tutti. Nessun gol. poche azioni pericolose, nessuna emozione, se si eccettua un fortunoso salvataggio dello stopper juventino Cristaudo sulla linea di porta. Proprio in Cristaudio e nel libero Duo, la Juventus aveva gli uomini di maggior spicco, mentre il Milan poteva contare sulla felice vena del centravanti Caccavaie, ben controllato ieri dallo stopper juventino. La partita si è trascinata ad un ritmo piuttosto blando anche se a parziale scusante della Juventus, sta il fatto di aver disputato nelle ultime settimane una lunga serie di tornei l'ultimo dei quali, « il Casalbore ». è terminato proprio giovedì. Le sorprese, comunque, sia quelle brutte che quelle piacevoli, arrivavano nel pomeriggio. Vanchiglia e Ardor, disputavano il più bell'incontro fin qui visto, con continui colpi di scena, rovesciamenti di fronte e tanti gol. Il risultato finale si stabilizzava sul 3-1 per l'Ardor (società organizzatrice del torneo) che con due gol della mezz'ala Cappelli ed uno di Guglielmo, surclassava il Vanchiglia che andava in gol solo con Camarata. Le premesse erano quindi confortanti e si andava con viva attesa all'ultimo incontro della giornata. Il pubblico aumentava, non mancavano i tifosi interisti, presenti con una larga rappresentanza dell'Inter club Torino. Subito si capiva però che le cose erano cambiate. Il Torino non era più la vispa squadra ammirata sabato e l'Inter mostrava un volto ben diverso rispetto a quello della sua precedente esibizione nel torneo. Il gol che avrebbe deciso la partita arrivava dopo 12 minuti di gioco ed era una gran lotta della mezz'ala Medaglia che batteva Fasulo. In precedenza il Torino aveva corso due gravi pericoli con altrettanti salvataggi sulla linea a portiere ormai battuto. Il secondo tempo non mutava più nulla cosicché i granata di Marchetto ora rischiano di uscire mestamente dalla competizione. Ieri lo spettacolo comunque non è mancato, cosi come le emozioni. Ma la giornata odierna si preannuncia ancora più ricca di colpi di scena. In mattinata si defini- ranno le quattro finaliste e tran ne per l'Inter che dovrebbe avere via libera verso la finalissima le altre si suderanno la qualificazione. Nel secondo girone Juventus e Milan si contenderanno a colpi di gol il primato, mentre ancora nel primo gruppo il Torino giocherà il tutto per tutto per entrare tra le quattro elette. Comincerà poi la lunga serie di premiazioni, che culminerà con la celebrazione del 40' anniversario della conquista della Coppa Internazionale (qualcosa di simile all'odierna Coppa Europa per Nazioni) cui faranno da cornice le vecchie glorie azzurre che ogni anno valorizzano questo torneo. Rivedremo cosi De Prà. Monzeglio. Allemandi, Pitto, Bertolini. Piola, Ferrari, Locatelli, Bodoira e tanti altri vecchi campioni, tra i quali Borei II, il popolare « farfallino » che riceverà dalle mani di Alberto Pozzo, figlio dello scomparso commissario tecnico, una medaglia d'oro. Fabio Vergnano

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