Per Bearzot e i giovani una vigilia di polemiche

Per Bearzot e i giovani una vigilia di polemiche La "Under 23„ è riunita a Pescara Per Bearzot e i giovani una vigilia di polemiche Tecnico e giocatori hanno molti motivi per impegnarsi a fondo contro i finnici - Bini: "Se l'Inter non mi vuole, non servo al Torino?" (Dal nostro Inviato speciale) Pescara, 1 giugno. Il calcio dei compromessi trova una delle sue maggiori espressioni proprio nella nazionale «Under 23» la cui funzione troppo spesso viene sacrificata sull'altare degli interessi personali. Succede infatti che Bernardini la imposti e poi spetti a Enzo Bearzot portarla in campo e fare da parafulmine ad eventuali critiche e polemiche. Anche la nazionale che si appresta a giocare a Pescara contro la Finlandia la sua seconda gara del campionato d'Europa, dopo aver perso di misura e immeritatamente la prima in Olanda (3 a 2, un risultato che fa onore ai nostri giocatori), è nata dalle impressioni tecniche dell'anziano commissario tecnico, le cui scelte anche a livello di « under » non trovano tutti d'accordo. E' vero che lavorare sui giovani non è facile, ma è altrettanto indubbio che si potrebbe agire con maggior credibilità, almeno agli occhi degli addetti ai lavori. Torino e Juventus ad esempio, che funzionavano da indiscutibili serbatoi di questa formazione azzurra, improvvisamente sembrano essersi prosciugati: era rimasto Mozzini come ultimo esponente del calcio della Mole, è bastato un infortunio perché Bernardini lo trascurasse, anzi lo dimenticasse nell'ultima convocazione. Eppure lo stopper granata a Novisad era stato fra i migliori, se non il migliore contro la Jugoslavia mentre in Coppa Italia recentemente ha confermato il ritorno ad una condizione più che accettabile. Questo di Mozzini è soltanto un esempio: i casi sono numerosi ma non vale la pena di ricordarli tutti. Certo sarebbe più logico che questa nazionale avesse un suo autentico responsabile e non un « facente funzioni » come avviene nel caso di Bearzot. Il quale comunque è persona intelligente e di spirito per cui lavora con l'entusiasmo di sempre anche se sono passati undici anni (di cui sei nel clan azzurro) da quando andò per la prima volta in panchina e una trentina da quando iniziò a giocare. Contro la Finlandia, l'Italia assaggerà un nuovo tipo di calcio, • un gioco — come dice Bearzot — dilettantistico e goliardico nello stesso tempo, quindi ancor più pericoloso. Non so se questo sarà il primo confronto fra I nostri giovani e quelli finlandesi, ma è indubbio che il 3 a 0 da loro rimediato in Olanda non risponde alla verità. Vicini andò a vedere la partita e riferì sulla bella prova dei nordici, spesso sfortunati in zona gol. Quando parliamo del calcio finlandese d'altronde non dobbiamo confondere il loro campionato con la categoria giovanile. Nel recente torneo junlores dell'Uefa, giocato in Svizzera, la Finlandia venne inserita nel girone comprendente le rappresentative dell'Urss e delle due Germanie. Sapete chi entrò nel girone finale? Proprio la Finlandia, che superò poi l'Ungheria per andare infine a perdere di misura In finale con l'Inghilterra. Mi sembra che questo sia abbastanza sintomatico. Molti di questi junlores figureranno giovedì nella "Under 23" che si pone sul nostro cammino e che noi dobbiamo battere ad ogni costo per tenere il passo, soprattutto come differenza reti, con gli olandesi, al comando del girone con 4 punti dopo due gare disputate ». La nostra nazionale, radunatasi nel tardo pomeriggio a Montesilvano, a pochi chilometri da Pescara, non rischia di essere deconcentrata dalle manovre del calcio-mercato né tanto meno dalla Immancabile ondata di matrimoni che in questo periodo trova coinvolti i giocatori: nei giorni scorsi si è sposato D'Amico, domani sarà il turno degli interisti Bordon e Oriali, ex under. Boni, invece, da un giorno all'altro si è trovato con una maglia diversa, al pari di Di Bartolomei, ma soprattutto di Orlandi, che seguirà il suo allenatore Bersellini alla Sampdoria (800 milioni di valutazione come Boni). I ragazzi hanno assorbito benissimo la novità al pari di Garritano, neo granata, già collaudo da un anno di anticamera. Il ragazzo parla poco: preferisce spiegarsi In campo. Fu bravissimo nel match giocato In Olanda, poi Callonl, Il milanista che segna gol a ripetizione, l'ha chiuso, almeno temporaneamente. C'è anche Bini, il libero dell'Inter che in Coppa, contro Milan e Juventus ha dovuto cedere il posto a Facchetti. « Meglio per la nazionale — ha commentato scherzosamente Bearzot — vedrete con che grinta affronterà I finlandesi ». Il giovane e forte difensore effettivamente ha assorbito l'amarezza per la decisione di Suarez accettando disciplinatamente il provvisorio ruolo di riserva ben sapendo che alla ripresa della Coppa tornerà a giocare da libero. « In caso contrario — ha commentato — è meglio che l'Inter mi ceda: il Torino non sta cercando un libero? ». Giriamo la proposta a Bonetto. Domani sera Bearzot tirerà le somme di un conto già fatto: nell'amichevole delle 21.30 contro l'Aquila, compagine di serie D, collauderà la formazione di partenza per la Finlandia e cioè: Conti; Danova. Maldera; Boni, Della Martira, Bini; Caso, Pecci, Casarsa, D'Amico. Calloni. Mentre m\\a ripresa giocheranno anche il laziale Pulici, l'ascolano Perico, neo sampdoriano DI Bartolomei, il granata Garritano e Infine Orlandi, anch'egli neo blucerchiato. Un buon collaudo sul campo del Pescara dove giovedì allo stesso orario e con la direzione dell'arbitro spagnolo Muro si disputerà la gara valida per II campionato d'Europa Under 23. Giorgio Gandolfi