Gìmondì: "Ora sto bene correrò in contropiede,,
Gìmondì: "Ora sto bene correrò in contropiede,, Gìmondì: "Ora sto bene correrò in contropiede,, Il caldo di questi giorni è un toccasana per la sua affezione bronchiale - Felice: l'uomo più popolare del nostro ciclismo (Dal nostro inviato speciale) Ancona, 18 maggio. La seconda giornata del Giro l'abbiamo dedicata quasi per intero a Felice Gimondi. L'abbiamo seguito passo passo stamane fino al ritrovo di partenza, gli abbiamo parlato a lungo all'ombra della Ghirlandina in attesa del via. Più tardi abbiamo avuto modo di osservare alcune sue reazioni in corsa, infine abbiamo raccolto le sue impressioni sul traguardo di Ancona. Al momento di tirare le somme delle nostre osservazioni il risultato — e non crediamo possa provocare eccessivo stupore — dice ancora una volta che l'uomo più popolare del nostro ciclismo, l'unico vero campione in attività resta lui malgrado i suoi 33 anni. Questa potrà anche diventare la corsa dei giovani (come quasi tutti auspicano) ma per il momento resta saldamente il giro dei vecchi e, più che mai, degli stranieri (seconda vittoria di tappa). Stamane a Modena Gimondi aveva sinceramente ammesso che queste giornate di caldo sono la medicina ideale, un autentico toccasana per l'affezione bronchiale accusata alla vigilia del Giro: •• Dopo una sola giornata di corsa — ci aveva detto — posso già affermare che la salute è ottima. Certo ho bisogno ancora di controllare sotto sforzo la regolarità della respirazione, ma in compenso sto ritrovando la piena carburazione muscolare ». « Con queste premesse — aveva continuato Felice — ora mi sento più tranquillo. Psicologicamente potrò infatti godere di un grosso vantaggio: poiché sarebbe assurdo pretendere che sia un "vecchietto", come me ad impostare la tattica di corsa, ecco, che mi sento per ora alleggerito dall'ossessionante peso della responsabilità che troppo spesso è ricaduto sulle mie spalle. Finalmente anch'io, finché lo riterrò opportuno e fino a quando non renderò al massimo, potrò correre in contropiede lasciando ai giovani in ascesa il compito di dare un volto ed un significato alle operazioni ». Gimondi non è tipo che ami ricorrere al bluff, per cui è doveroso concedere II massimo credito alle sue affermazioni. Comunque — dedicando le nostre osservazioni ai malfidenti ad oltranza — riferiremo che le sue dichiarazioni hanno trovato piena conferma oggi lungo la pianura padana, prima, e sul litorale adriatico più tardi. Primo episodio alle porte di Bologna. A dimostrazione del suo nuovo stato d'animo e della ritrovata spensieratezza, Felice — prontissimo di riflessi — mentre ci superava pedalando ad oltre 40 l'ora ha trovato tempo e voglia di farci oggetto di una veloce battuta di spirito. Secondo episodio importante questo sul piano atletico: quando nel finale si è accesa l'unica, sia pur breve, vera azione della giornata, fra i diciotto protagonisti spiccava la sua presenza applauditissìma dalla lolla. Conclusione: Gimondi cresce ad ogni pedalata. Ce l'ha ribadito all'arrivo: « Confermo al cento per cento quello che ho detto stamane. Ora ho un solo problema: cercare di evitare i trabocchetti dei prossimi giorni e limitare al minimo eventuali danni. Poi si vedrà. Voglio solo concludere riaffermando la mia ammirazione per Baronchelli, augurandomi che il ragazzo possa raccogliere la mia eredità. Un augurio, però, che spero diventi realtà, fra due anni almeno, quando cioè io non correrò più ». Giuliano Califano Gimondi, il campione più seguito
Persone citate: Baronchelli, Felice Gimondi, Gimondi, Giuliano Califano
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