I novaresi di fronte al Palermo strappano un convincente pari

I novaresi di fronte al Palermo strappano un convincente pari I novaresi di fronte al Palermo strappano un convincente pari 1-1 degli uomini di Seghedoni - Il presidente Tarantola chiede la vittoria a tavolino per un misterioso incidente a Carrera: sasso o gomitata? - Visitato, il giocatore pare senza lesioni (Dal nostro inviato speciale) Palermo, 18 maggio. Il Novara strappa al Palermo un pareggio prezioso. Il presidente Tarantola vuole tramutarlo in una vittoria a tavolino, ma diffìcilmente raggiungerà lo scopo. Il risultato, salvo clamorose sorprese, resterà quello acquisito sul campo che va benissimo alla classifica della squadra di Seghedoni, un po' meno a quella di Viciani, ma il Palermo può consolarsi con le sconfitte delle dirette rivali nella lotta per la promozione. La partita è avvincente anche se non tocca vertici di bel gioco. Il Palermo attacca subito in forze ed in tutto il primo tempo dilapida non meno di cinque palle-gol clamorose. La difesa del Novara sembra un colabrodo: caldo, preoccupazione per la classifica, efficacia del gioco offensivo del Palermo, scarsa mobilità dell'asse centrale UdovicichVivian, tacchetti sbagliati alle scarpe. Chi più ne ha più ne metta. Ma il Palermo gioca con orgasmo e non riesce a passare. Nella ripresa, dopo un inizio nuovamente pericoloso del Palermo che crea altre tre pallegol, il Novara incomincia a giocare come può e sa. Con più ordine e maggior costrutto. Cosi, alla prima vera azione offensiva, Rolfo realizza al 69'. Cinque minuti dopo il pareggio del Palermo per un rigore concesso con troppa longanimità dall'arbitro Vannucchi, per il resto della gara molto buono. Pinotti, in uscita, sbilancia Ballabio ai limiti dell'area di rigore e l'arbitro compensa la sfortuna avuta dal Palermo indicando il dischetto. Vanello non perdona. Subito dopo il « giallo » che farà scattare la riserva scritta da parte del Novara. Quasi a metà campo, proprio sotto la tribuna, c'è un contrasto tra Pavalli e capitan Carrera. L'ex juventino, per liberarsi dell'avversario, gli rifila, saltando, una vistosa gomitata al cranio. Carrera rimane a terra. L'arbitro non nota nulla di irregolare e l'azione procede. Il segnalinee richiama l'attenzione del direttore di gara. L'arbitro accorre, ed ascolta il collabora¬ tore. Carrera è soccorso dal massaggiatore. Sembra rialzarsi. Interviene il presidente del Novara Tarantola. Carrera si riaccascia al suolo. Viene portato fuori a braccia e successivamente in barella negli spogliatoi. Gli subentra Giannini. La partita non muta più risultato. Negli spogliatoi del Novara il primo ad uscire è il presidente Tarantola. Ha un foglietto scritto in mano: a Sto andando dall'arbitro — dice — a presentare riserva scritta per l'infortunio occorso a Carrera colpito da un sasso. Il segnalinee era a pochi metri, non può non aver visto ». Il Novara non aveva il medico sociale al seguito ed il Palermo ha rifiutato sul campo l'intervento del proprio. C'è antidoping al termine della gara. Carrera è tra i giocatori sorteggiati. Si deve presentare al medico di servizio designato dalla federazione, prof. Carmina, che questa volta, assen¬ te il sanitario del Novara, è assistito solo da quello del Palermo, prof. Salvatore Matracia. Spiega quest'ultimo: «Prima di sottoporre un giocatore ad esame antidoping, dobbiamo sincerarci dell'efficienza delle sue condizioni fisiche. Carrera, a parere mìo e del prof. Carmina, non aveva al cuoio capelluto né lesioni di continuità, né cenni di confusioni e non presentava sintomi di commozione cerebrale; pertanto è stato sottoposto al previsto esame ». Vanello, capitano del Palermo, aggiunge: « Il guardalinee, quando l'arbitro è accorso, ha parlato di scontro fortuito con Favalli ». La nostra impressione è che il risultato non cambierà. Il pubblico palermitano, raggiunto il pareggio, era tutto intento ad incoraggiare la propria squadra verso il successo ed il lancio di una pietra verso un giocatore del Novara sarebbe stato del tutto gratuito. Se il Palermo non segnava, la colpa non era certo del Novara, anche se Seghedoni e i compagni di panchina sono stati sottoposti per tutta la gara ad apprezzamenti non proprio ortodossi da parte di diversi scalmanati. Radiografati i punti salienti della gara, c'è da tornare al gioco offeito dalle due squadre. Il Novara ha tradito la consuetudine delle u.lime prestazioni che prevedevano un buon avvio e un crollo finale. Questa volta l'avvio è stato disastroso e al Palermo bastava la regia di un Vanello, con più di 38 di febbre per influenza, per smarcate diverse volte Braida, La Rosa e Ballabio, con perfetti lanci sotto la rete del bravo Pinotti che si salvava per meriti propri e demeriti dei diretti rivali. Poi, nella ripresa, il Novara incominciava a macinare gioco dopo primi dieci minuti. Il gol di Rollo al 89' era molto bello: sulla sinistra avanzava molto bene Ferrari, fintava due volte il passaggio prima a Turella e poi a Rolfo, per toccare poi sulla destra a Carrera, incuneatosi in piena area. Tiro secco del capitano che l'ottimo Trapani respingeva in tuffo. Ma Rolfo era pronto sulla respinta, controllava la sfera e calciava a colpo sicuro con la massima precisione e freddezza. I novaresi non credevano a tanta grazia esultando con il trainer Seghedoni. Poco dopo il pareggio per il discusso rigore. Il finale era un forcing sterile e caotico del Palermo, mentre il Novara, all'83', aveva ancora l'occasione per ripassare in vantagC o. Rolfo pescava di precisione il r.cntrante Veschetti spintosi in avanti, ma il difensore mancava l'aggancio al volo Rino Cacioppo PALERMO: Trapani; Vigano, Zanin; Favalli, Vianello, Pepe; Ballabio, Barlassina, Braida, Vanello, La Rosa (dal G0' Barbana). NOVARA: Pinotti. Bachlechner, Veschetti; Vivian, Udovicich. Ferrari; Navarrini, Carrera (dal 77' Giannini), Rollo, Del Neri, Turella. ARBITRO: Vannucchi. RETI: Rolfo (N) al 89'; Vanello (P) al 75' su rigore.

Luoghi citati: Ballabio, Novara, Palermo