Per la Samp è una lieta festa anche se vince la Fiorentina di Giorgio Bidone

Per la Samp è una lieta festa anche se vince la Fiorentina I blucerchiati hanno già fatto piani per rinforzarsi Per la Samp è una lieta festa anche se vince la Fiorentina Una girandola di reti - Corsini quasi certamente riconfermato - Rocco invece se ne va (Dal nostro corrispondente) Genova, 18 maggio. Una girandola di gol, diverse occasioni fallite d'un soffio dall'una e dall'altra parte, una traversa colpita da Boni nel primo tempo, un salvataggio fortunoso di Superarli che, proprio allo scadere, su colpo di testa di Maraschi ha fatto gridare al gol i tifosi sampdoriani che già avevano invaso il campo dietro la porta Sud (dirà la moviola se la palla aveva realmente superato la linea di porta oppure se ha visto bene Lo Bello jr. che ha fatto ampi cenni di proseguire): come gara finale di campionato, che per la Sampdoria è stato estremamente sofferto e che per la Fiorentina è stato prodigo di soddisfazioni soltanto saltuariamente, non c'è davvero motivo di lamentarsi. Anche se avrebbero gradito di più che la conclusione del torneo fosse stata positiva, come l'ultima serie di partite, i tifosi blucerchiati non se la sono poi presa troppo. Ancora una volta la Sampdoria ha centrato l'obiettivo della salvezza e senza dover attendere gli ultimi novanta minuti di gioco, ma lo scampato pericolo deve far meditare i dirigenti e spingerli ad allestire una squadra capace di disputare un campionato tranquillo, senza più patemi. 'Domani sera m'incontrerò con il presidente — ha detto il trainer Corsini a fine gara — parleremo di molte cose-. Corsini quasi sicuramente sarà riconfermato, manca ancora l'accordo sulla cifra, ma logicamente chiede alla socie¬ tà, cosi come fanno i tifosi, di potenziare la squadra. Si ceda pure Boni, un centrocampista appetito da molti, ma si acquistino elementi validi, soprattutto gente in grado di fare dei gol, come Saitutti che si dice insistentemente richiesto dalla Sampdoria. Sampdoria proiettata nel futuro ormai e Fiorentina che sta per registrare il cambio della guardia in panchina. «Smetto di fare l'allenatore — ha commentato Rocco — con una bella vittoria e resto sempre consigliere della Triestina, quindi mi occuperò ancora di calcio: Il «par'on- appariva commosso per la buona prestazione della sua squadra, pur scesa in campo largamente incompleta (ma anche la Sampdoria ha dovuto registrare una defezione improvvisa: nella notte lo stopper Prini è stato colpito da un attacco di pubalgia, il suo posto è stato preso dall'esordiente Roberto Romei, del 1957, proveniente dalla squadra juniores). Dopo appena 10' la Sampdoria capitolava: il tiro di Caso, dal limite, sorprendeva Bandoni (fatto entrare al 3', al posto di Cacciatori, per dare anche a lui il doveroso contentino di una partita in prima squadra) e si infilava radente il palo. La gara si dipanava su buoni schemi favoriti da un certo allentamento delle marcature e dal fatto che si giocava senza preoccupazioni di classifica. Un calcio veloce, quindi, e divertente. La Fiorentina sembrava poter fare il bello e il cattivo tempo, ma Antognoni si vedeva re- spinto sulla linea da Arnuzzo, a portiere battuto, un preciso colpo di testa, e sull'immediato rovesciamento di fronte, al 17', il contropiede sampdoriano era concluso irresistibilmente da Magistrelli. Secondo gol blucerchiato al 23': punizione dal limite toccata da Bedin a Valente; gran botta mentre la barriera della Fiorentina stava ancora assestandosi e gol che Lo Bello, all'esordio in serie A, concedeva, nonostante le proteste dei viola. Era II miglior momento della Sampdoria, ma la traversa, al 32', negava a Boni la soddisfazione del gol. Il pareggio al 44': punizione dal limite per fallo di Romei su Speggiorin e tiro ad effetto della stessa ala sinistra che aggirava la mal disposta barriera e sorprendeva l'incerto Bandoni. Ancora gioco volante e piacevole nella ripresa, ma ormai la Samp¬ doria stava calando e la Fiorentina andava a segno con due botte precise dell'opportunista Saltutti che (73' e 79') era lestissimo a concludere da breve distanza due belle azioni dei compagni. Chiudeva la serie Repetto, all'86, con un tiro preciso su smarcante servizio di Bedin. Intanto i tifosi erano già entrati sul terreno di gioco, a stento venivano tenuti lontani dai limiti, tutti assiepati dietro la porta di Superchi. E M'89', quando il portiere viola parava (dentro o fuori?) la conclusione di Maraschi, quasi avrebbero voluto fare l'invasione per davvero e non soltanto di giogia. Il fischio finale di Lo Bello, in quella bolgia, non si è nemmeno sentito. Ha vinto la Fiorentina, ma la festa più grossa era ed è dei blucerchiati. Giorgio Bidone

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