Un "Derby,, senza fuoriclasse

Un "Derby,, senza fuoriclasse Chiara affermazione di Orange Bay a Roma Un "Derby,, senza fuoriclasse Un campo non entusiasmante, un tempo modesto • Solo Phelps ha diritto a una rivincita (Nostro servizio particolare) Roma, 11 maggio. Orange Bay è il 92" vincitore del Derby Italiano di Galoppo. Abbastanza chiara la sua affermazlone su Pierre Curie, Manolo Borromeo, Start, Phelps, ma l'Impressione lasciata dal plotone non è stata esaltante. L'impressione è che nessuno sia da valutare come un vero campione (Bolkonsky e Grundy sono di certo cavalli di ben altro livello), Start ha detto — come si temeva — che la distanza eccede le sue attitudini, Pierre Curie e Manolo Borromeo soprattutto hanno corso ben al di sopra delle previsioni. Solo a Phelps è lecito concedere il diritto a una rivincita: oggi era soltanto alla sua terza corsa e non aveva mai visto tanti rivali in una volta. Inoltre in dirittura ha dovuto fare un po' di « slalom » per superare vari concorrenti. La disputa del Derby è stata In pericolo (ino a tarda notte, mentre erano in corso incontri al ministero del Lavoro per superare l'agitazione degli artiert ippici; sull'Ipotesi d'accordo della notte esistono (ondati motivi di dubbio sull'accettazione definitiva delle parti e tutto potrebbe di nuovo precipitare. Ora però c'è una base di partenza e soprattutto si è (atto vedere che esiste volontà di trattare. Il terreno si presentava morbido, non certo faticoso; tuttavia Orange Bay ha jermato il crono metro su un tempo piuttosto modesto: 2'38"2/5, lontano di ben 11 secondi (a quella velocità circa 100 metri) dal record di Orseniga che resiste ormai da oltre 30 anni. Due le cause: la mancanza di un cavallo di vera « classe », quella classe internazionale che (a il campione; e la modesta andatura tenuta prima metà del percorso. C'erano in corsa due cavalli con chiari compiti di andare allo sbaraglio per spianare la strada al loro « numero uno » di scuderia: Spindly (che accompagnava Orange Bay) ed Egerton (vassallo di Phelps). Eppure nessuno del due è stato capace di superare Manolo Borromeo che, passato presto al comando della corsa, ha tenuto il ritmo che più gli con- nella faceva e così ha potuto riservarsi le forze per essere ancora sorprendente terzo. Manolo Borromeo è stato attaccato in dirittura e presto Orange Bay ha prevalso, poi è venuto l'attacco di Pierre Curie, mentre Start non riusciva ad inserirsi nella lotta. Orange Bay ha respinto Pierre Curie e nel finale si è staccato per vincere con due lunghezze di vantaggio. Poi gli altri con Manolo Borromeo che resisteva nel finale a Start, che gli scommettitori, intuendo giusto, avevano posposto nelle preferenze a Orange Bay, r. e. 92" Derby del Galoppo (L. 88 milioni, m. 2400): 1. Orange Bay (Taylor), del dott. Carlo Vittadini; 2. Pierre Curie (Ferrari); 3. Manolo Borromeo (Doleuze); 4. Start (Festtnesi); 5. Phelps (Andreucci). 15 partenti. Distacchi: due lunghezze - cinque ■ mezza; tempo 2'38"2/5. Totalizz.: vinc. 14, piazz. 12-17-19; acc. 77. Roma. Orange Bay dopo la sua gara vittoriosa (Telefoto)

Luoghi citati: Roma