I "grigi,, in vantaggio perdono in due minuti

I "grigi,, in vantaggio perdono in due minuti I "grigi,, in vantaggio perdono in due minuti Pericolosa sconfitta dei piemontesi a Brindisi (2 a 1) tuai nostro inviato speciale) Brindisi, 11 maggio. Nello spazio eli tre minuti, dal Ili' al (Hi', l'Alessandria è passata dall'euforia della vittoria al legittimo dispetto per una scontata die /orse si sarebbe potuto evitare. Sul campo del Brindisi, una diretta avversaria nella lotta per la salvezza, la squadra di Giorcelli era passata meritatamente per prima in vantaggio dopo mezz'ora di gioco, opponendo alle furibonde folate aggressive dei pugliesi — per i quali solo il successo avrebbe giustificato ulteriori speranze — le sue manovre più ordinate, più concrete, anche se meno appariscenti della «carica» a testa bassa degli avversari. Quando Dalle Vedove, al 30', ha risolto con un angolatissìmo tiro di sinistro una manovra che aveva chiamato all'azione, dopo la rimessa laterale di Reja, anche Volpato, Dolso e Baisi, il gol dell'Alessandria è sembrato un logico premio alla concretezza dei piemontesi ed una punizione crudele, ma legittima, all'incredibile ma cieco dispendio di energie del Brindisi. Da quel momento i vecchi marpioni dell'Alessandria, chiamati a controllare il risultato addormentando il più possibile il gioco, si son venuti a trovare ne! loro elemento. Pur concedendo un certo margine alla fortuna — soprattutto in occasione di due salvataggi di Dolso sulla linea —, i grigi sono riusciti a tenere a freno l'impeto disperato del Brindisi nell'ultimo scorcio del primo tempo sia nel primo quarto d'ora della ripresa. Poi una sostituzione tra i pugliesi (la punta Marino al posto del disordinato Liguori, per di più frastornato da un colpo) ha cambiato te cose, rendendo l'assedio del Brindisi praticamente insostenibile per la pur attenta difesa alessandrina. Il clima della partita, facile da intuire in circostanze del genere, ha condizionato un po' tutto, compreso il comportamento del signor Serafino, un arbitro internazionale mandato in serie B a meditare sui suoi errori di AscoliTernana. Il signor Serafino non è andato certo in cerca di grane (tanto più che aveva fretta di prendere l'aereo delle 18,35 per Roma): ha risolto a senso unico tutti i casi dubbi, frenando al minimo accenno il gioco duro degli alessandrini, ma concedendo tuttavia eccessiva libertà ai padroni di casa. In questo slima da corrida l'Alessandria al 64' ha dovuto ridimensionare le proprie ambizioni ed accontentarsi di difendere il pareggio quando Marmo ha raccolto da destra un traversone basso di Boccolini, mettendo imparabilmente in rete. In questi momenti decisivi della partita, mentre il Brindisi continuava ad attaccare a forsennati colpi d'ariete, i difensori alessandrini si sono lasciati un po' pren- \ dere dal nervosismo e dall'alien- ' no, ed hanno propiziato, con una serie di interventi imprecìsi, il clamoroso rovesciamento della situazione dopo soli due minuti. Vanara era appena entrato a prendere il posto di Baisi, con l'evidente intento di rafforzare la cerniera grigia quando è venuta la doccia fredda del gol del 2-1. Un affannoso intervento di Maldera provocava un calcio d'angolo; Pozzani usciva per respingere una ribattuta di Rufo sul tiro dalla bandierina e veniva caricato malamente da Chiarenza, perdendo la palla. Mentre il portiere alessandrino si perdeva inutilmente a protestare, l'azione proseguiva, il pallone giungeva al tredicesimo, Marino, inspiegabilmente libero, che da pochi metri metteva a segno il gol vincente. Serafino non ha visto il fallo su Pozzani, o, se lo ha visto, ha pensato alla famiglia. Dopo questo infortunio (dell'arbitro e della sua difesa), l'Alessandria ha giocato il tutto per tutto negli ultimi venti minuti di gioco, ma un conto è giocare di rimessa; sfruttando in contropiede gli errori degli avversari, un altro e attaccare in massa, senza possedere attaccanti degni di questo nome. Il Briiidisl ha concluso la partita con affanno, mentre il pubblico consultava febbrilmente i cronometri, pretendendo quasi dì trasmettere la stia fretta di chiudere anche al signor Serafino. Questi, pur avendo ridotto al minimo l'intervallo per non perdere l'aereo, ha /atto soffrire i pugliesi fino al novantesimo minuto, senza riduzioni. Una vittoria indubbiamente 'importante per il Brindisi; per l'Alessandria una sconfitta forse attesa, ma che, come si erano messe le cose in campo, avrebbe potuto essere evitata. «Ci salveremo — ha ribadito Giorcelli —, ma bisognerà soffrire fino all'ultimo». Gianni Pignata Brindisi: Di Vincenzo; Sensibile, Mei; Cantarelli, Fontana, Liguori (Marino dal 51'); Marmo, Rufo, Chiarenza, Magherini, Boccolini. Alessandria: Pozzani; Maldera, Di Brino; Reja, Barbiero, Colombo; Baisi (Vanara dal 65'), Volpato, Mazzia, Dalle Vedove, Dolso. Arbitro: Serafino. Reti: Dalle Vedove (Alessandria) al 30'; Marmo (Brindisi) al 64', Marino (Brindisi) al 66'. Perugia verso la A PERUGIA-AREZZO 3-2 — Marcatori: Villa (A.) al 18'; Pelllzzaro (P.) al 20'; Pienti (A.) al 30'; Sol!ior (P.) al 75'; Scarpa (P.) all'86'. Con la vittoria sull'Arezzo e la sconfitta del Verona a San Benedetto del Tronto il Perugia ha consolidato ulteriormente la sua posizione di capolista della classifica. La partita, a tratti entusiasmante, ha visto l'undici di Castagner rincorrere quasi costantemente il risultato. COMO - AVELLINO 1-1 — Il Como ha perduto un punto prezioso che può diventare determinante in maniera negativa ai Ani di una sua promozione in serie « A ». Dopo un primo tempo giocato dal locali in maniera brillante e confortato da una splendida rete di Scanzianl, al 50' gli ospiti hanno pareggiato con quello che è stato l'unico loro tiro della partita.