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Arrestato il carceriere del piccolo Raimondi Il bimbo rapito il 3 aprile scorso Arrestato il carceriere del piccolo Raimondi tDal nostro corrispondente) Como, 11 maggio. (a. c.) E' stato arrestato uno dei « carcerieri » di Paolo Raimondi. 9 anni, il bambino rapito dalle braccia della madre il 3 aprile scorso nella sua casa a Canegrate e liberalo a Milano il 19 aprile in via Niccolini. E' Vincenzo Covalea, 19 anni, originario della provincia di Catanzaro e abitante a Cagliate in via Piave 5. E' stata anche arrestata la ragazza « gentile » che. il piccolo Paolo ha indicato come i$ua carceriera: Nadia Diani, 20 anni, abitante a Pinzano, una frazione di Lìmbiate (Milano). Il bambino sarebbe stato prigioniero nell'abitazione della donna per almeno 5 giorni. Al sostituto procuratore il Covalea pare abbia ammesso, dopo un lungo interrogatorio di essere stato uno dei guardiani dell'ultima prigione del piccolo, a Milano. Per il lavoro compiuto, l'uomo avrebbe avuto il compenso di un milione e mezzo di lire, in contanti. Con questi soldi il Covalea si è subito comprato un'« Alla GT » e ha pagato la cena a un gruppo di amici, a Cermenate (Como), alla « Taverna Ottocento ». Sbronzo, si sarebbe vantato di aver guadagnato i soldi facendo appunto per quattro giorni il carceriere di Paolo Raimondi. A trudire il « carceriere » e stato un incidente stradale avvenuto cinque giorni fa a Rovello Porro, in provincia di Como. Il Covalea, alla guida della sua « Alfa », era senza patente. I carabinieri di Lomazzo. al comando del maresciallo Serafini, appuravano inoltre che, subito dopo l'incidente, l'uomo aveva consegnato una grossa valigia ad un suo parente. Sospettando che dentro ci fossero armi, i militari convocavano il Covalea in caserma per avere spiegazioni. Si scopriva così, durante l'interrogatorio, che il suo tenore di vita era improvvisamente cambiato. Da alcuni giorni spendeva molto. Da qui le indagini condotte dai carabinieri di Cantù che hanno portato al ritrovamento dei biglietti da 10 mila pagati per il riscatto.