Wilson in tv richiama all'ordine il governo e il partito laborista di Mario Ciriello

Wilson in tv richiama all'ordine il governo e il partito laborista Il Mec e la politica dei redditi dividono l'Inghilterra Wilson in tv richiama all'ordine il governo e il partito laborista Londra, 11 maggio. Nel tentativo di smorzalo la grave crisi di fiducia — nazionale e internazionale — abballinasi sulla Gran Bretagna, il premier laborista Haiold Wilson si è oggi servito di due interviste radiotelevisive per fare due importanti « chiarimenti ». Primo: se il 5 giugno gli inglesi, come sembra probabile, voteranno per restare nella Comunità Europea, i ministri che ora osteggiano il Mec dovranno o cambiare atteggiamento o dimettersi. Secondo: il governo non abbandonerà il « contratto sociale » in favore di una dura poiitica dei redditi, ma farà il possibile affinché i sindacati dimostrino un maggior senso di responsabilità verso gli interessi nazionali. Wilson ha cercato, insomma, di ristabilire la sua autorità su un governo e un partilo laborista sempre più dominati dalla sinistra. Se non ha usato un linguaggio più se¬ vero è perché i suoi monili potrebbero inasprire molli sindacalisti ancora incerti tra un sì e un no all'Europa e spingerli verso le file degli antimarketeer. Su un punto, però, non sembrano esservi dubbi. Se il referendum confermerà l'unione dell'Inghilterra con la comunità continentale, il minisiro per l'Industria. Anihony Wedgwood Benn. leader della sinistra unti-europea, sarà o « licenziato » o trasferito ad incarico meno impegnativo. In una delle due interviste. Wilson ha detto: «Si. lo ammetto, in questi giorni il nostro governo offre una cacofonia sulla questione dell'Europei. Ma se il verdetto sarà "si". (7 6 giugno questa cacofonia diverrà un'eufonica armonìa. Ed i ministri o accetteranno hi nuova politica o se ne andranno ». Ventiquattrore prima delle dichiarazioni di Wilson, i giornali della domenica avevano già annunciato, con grandi titoli. « Bye bye Bonn ». « Cala il sipario sul cittadino Benn ». Con il pretesto dell'Europa. Wilson si libererebbe così di un uomo che negli ultimi mesi ha assunto dimensioni politiche sempre più inquietanti e che con ì suoi ardori socialisti e le sue bibliche requisitorie ha acuito notevolmente le già gravi difficoltà economiche della nazione. Vi è dell'esagerazione in questa immagine, ma molti inglesi e stranieri vedono ormai Wedgwood Benn alla lesta di una sinistra laborista. sostenuta dai più aggressivi sindacali, tulio proleso a nazionalizzare industrie, ad umiliare l'iniziativa privata. Frattanto l'inflazione galoppa al venticinque per cenlo e la sterlina tocca ogni giorno nuovi minimi. Wilson ha ammesso: « E' la crisi più grave dalla fine della guerra. Non è il momento per ideologie ». Mario Ciriello II premier Wilson

Persone citate: Benn, Haiold Wilson, Inghilterra Wilson, Wedgwood, Wedgwood Benn

Luoghi citati: Europa, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra