Dopo sette anni lo scudetto del basket è tornato a Cantù

Dopo sette anni lo scudetto del basket è tornato a Cantù Dopo sette anni lo scudetto del basket è tornato a Cantù La Forst dei giovani è campione Anche a Siena il Saclà deve cedere (58 a 71) Battuta per 94-71 l'dalla stanchezza e d (Dal nostro inviato speciale) Cantù, 4 maggio. Lo scudetto del basket, dopo sette anni, è tornato a Cantù. Nel 1967-'68 fu l'Oransoda di Merlati, De Simone e D'Aquila, stavolta è stata la Forst di Marzorati, di Lienhard, di Della Fiori a conquistare il titolo. Della squadra allora campione è rimasto il solo Recalcati, oggi capitano, che si è rifatto dell'esclusione dalla nazionale conducendo la squadra al trionfo e risultando ancora una volta tra i migliori realizzatori della partita. La Forst deve molto ad Albano Taurisano. Il tecnico ha costruito in quattro anni a Cantù, pazientemente, la squadra-scudetto. Una squadra che sembrava dover sempre rimandare le proprie ambizioni, chiusa nella morsa Ignis-lnnocenti, e che invece proprio nell'anno in cui ha scalzato definitivamente i milanesi, ha raggiunto anche il vertice. L'incontro odierno della Forst, decisivo, è stato un piccolo capolavoro. Taurisano ha predisposto una zona » che ha messo in crisi i rivali. L'Ignis, non riuscendo a trovare la misura nel tiro, ha finito per cadere. La stanchezza accumulata dai varesini nelle 84 partite fin qui giocate in oltre nove mesi d'ininterrotta attività si è fatta sentire. « Dopo // tiro — ha detto Gamba a fine partita — ci sono due possibilità: o si va al rimbalzo o si recupera velocemente in difesa-. Ebbene, l'Ignis oggi non riusciva a fare né l'una né l'altra cosa. « Lo si può anche capire — ha aggiunto Gamba — // cro//o poteva avvenire un mese fa. Abbiamo tenuto fino ad oggi, ed è già stato molto ». Poi, l'allenatore varesino ha lealmente riconosciuto il valore di una Forst che nell'arco della stagione, per quanto concerne il campionato, ha meritato più di chiunque altro di conquistare il titolo. Ad esempio, innumerevoli sono state le volte in cui i cinturi ni hanno superato i cento punti, a conferma del perfetto meccanismo raggiunto. Ed anche oggi ci sono andati molto vicini, vincendo per 94 a 71. La partita si è mantenuta in e quilibrio per poco: già al 7' l'Ignis si trovava in svantaggio di 4 punti (14 a 18), con Zanatta e Bisson che mostravano scarsa efficacia nel tiro, specie II primo che alla fine si troverà con un desolante 2 su 14. In quanto ad Ossola e Rusconi, si sa che non amano tentare la conclusione: anche loro comunque ci hanno provato, ma con scarsa convinzione. E dire che proprio frontalmente la « zona » della Forst presentava forse l'unica rilevante smagliatura. Gamba, nel tentativo di cambiare l'andamento della gara e di togliere efficacia a Lienhard, autentico mattatore sotto i tabelloni, ha puntato su Rizzi, il giovi- Ignis nella partita dea un accorgimento ta Cantù. Esultano i giocatori Da sinistra, Della Fiori, Li netto protagonista ad Anversa nella finale vittoriosa di Coppa dei campioni, richiamando in panchina prima Bisson, poi Zanatta. La Forst. però, non concedeva tempo per verificare quanto valida potesse essere la mossa varesina. Marzorati se ne andava due volle in contropiede, imitato una volta da Della Fiori ed il distacco si faceva sempre più sensibile, fino alla chiusura del tempo sul 40-30 per i canturini. Ripresa. Tutti si attendevano la riscossa dell'lgnis e invece era la Forst a dare la mazzata decisiva agli avversari con un parziale di 11-0 in poco più di 4 minuti. La partita a questo punto era cisiva - La squadra varettico di Taurisano - Fes delia Forst dopo la vittoria che ehard, Marzorati, Farina e il ca decisa. I restanti minuti rappre- j sentavano soltanto il passaggio di consegne tra la squadra campione e quella canturina. Ventun punti di vantaggio per i padroni di casa erano ormai uno svantaggio incolmabile per un'Ignis cui non bastava la volontà per sopperire al calo generale. Basta pensare ai 39 rimbalzi catturati dalla Forst contro i 17 dell'lgnis. E neppure poteva servire più che Bisson trovasse la misura nel tiro (ma ormai gli si concedeva maggior spazio) tanto da collezionare nella seconda frazione un ottimo 9 su 13. Poi ii trionfo della Forst con il pubblico che sembrava impazzire dalla felicità: il tradizionale «cara su» risuonava da tutte le parti, ma stavolta ad intonare il coro non erano i suoi ideatori, cioè i tifosi varesini. « Scudetto, scudetto »: l'ultimo minuto scorreva all'insegna del titolo, con il pallone che restava a Marzorati negli ultimi secondi. Per tutti, quindi, il difficilissimo slalom verso gli spogliatoi, dove il presidente Allievi, nascosto in un angolo, piangeva per la felicità. Taurisano era portato in trionfo mentre Recalcati faceva esplodere il primo tappo di champagne. Taurisano, sereno, sina messa in crisi ta negli spogliatoi ha dato loro lo scudetto. pitano Recalcati (Telefoto) ammoniva che le difficoltà incominciano proprio oggi e che sette anni fa furono i troppi festeggiamenti a impedire la ripetizione del « miracolo-scudetto » a Cantù. Comunque, adesso la Forst può godersi il titolo conquistato. La squadra canturina è formazione giovane, che ha i suoi veterani nel trentenne Recalcati e nel ventottenne Farina: gli altri, dal ventiduenne Marzorati al ventiquattrenne Della Fiori, sono già azzurri, ma sono ancora con tutta una carriera davanti. E questa squadra « costruita in casa », come giustamente fa rilevare Taurisano, ha anche dei validissimi ed ancor più giovani rincalzi nei vari Tomholato, Beretta, Cattini, mentre lo stesso Meneghel con i suoi 25 anni non può certo dirsi vecchio. Abbiamo lasciato per ultimo Bob Lienhard, l'americano di Cantù. che parla in brianzolo, che si è sposato con un'italiana, che tanto bene s'è inserito nel meccanismo di questa squadra. Di lui non c'è che da dire che è stato protagonista quanto gli altri, forse più degli altri, con il merito di essere diventato anche lui « italiano » al pari degli altri. Giorgio Barberis (Dal nostro corrispondente) j Siena, 4 maggio. (1. 1. r.) Il Sapori si è congedato dal suo pubblico con una netta \ vittoria sul Saclà che Ila così riscattato la sconfitta patita all'an-, data. Gli uomini di Toth, messi in difficoltà da una partenza brìi-1 dante dei senesi, hanno trovato il modo e la /orza di reagire efficacernente, mettendo in difficoltà gli avversari con una difesa a uo- j mo a tutto campo che ha provoca-1 fo molti sbandamenti in Johnson ; e compagni. Bovone è stato sottoposto ad una guardia spietata ed è rimasto molto al di sotto del suo normale rendimento finendo per caricarsi di falli, nel vano tentativo di farsi largo sotto canestro. Lo stesso discorso non si può fare per Johnson che ha rappresentato la spina nel fianco della difesa del Saclà: l'americano è riuscito a liberare più volte lo scatenato Franceschini, che ha ripetutamente centrato il bersaglio da fuori. La difesa a uomo ordinata sin dall'inizio da Toth ha notevolmente rallentato la spinta offensiva del Sapori che si e dovuto accontentare di cercare la realizzazione con tiri da lontano. Al termine del primo tempo il Saclà si trovava con ben 17 falli a carico e Toth è stato costretto, nella ripresa, ad una vera e propria girandola di avvicendamenti che sono serviti soltanto a contenere parzialmente l'attacco dei senesi, smaniosi di una vittoria a largo margine. Anconetani, a due minuti dalla fine, ha dovuto lasciare il campo, ma già da qualche minuto anche Riva, Celoria, Marietta e Paleari avevano collezionato il quarto fallo. Una citazione di merito va a Paleari che si è accollato il compito di realizzatore (i suoi 17 punti lo confermano) visto e considerato che Laing veniva francobollato dai due «lunghi» della Sapori. Il miglior momento del Saclà è stato verso la seconda metà del primo tempo, e precisamente al 15'. quando i torinesi si sono riportati a due lunghezze (22-24). Il gioco era iniziato a gran velocità, ma le difese concedevano poco spazio; all'S' erano stati segnati soltanto 1S punii (12-6 per il Sapori). Sono stati proprio i torinesi a fornire la spirita necessaria per sbloccare le segnature; da quel momento le due squadre si sono date battaglia aperta con un gioco talvolta al limite della correttezza. Il massimo vantaggio del Sapori si è registrato al 10' del secondo tempo, sul 54-39. Il Saclà ha nuovamente stretto i denti riuscendo a rosicchiare parecchi punti. Nel finale, con gli uomini gravati di falli, ha poi ceduto definitivamente. LE ALTRE PARTITE — L'In- ■ nocentl ha vinto di misura il der- j by di Milano. La squadra di Faino si è portata nettamente in van- \ faggio nel primo tempo (60-45), ma ha poi dovuto cedere alla reazione di Jura (33 punti) e compagni che nel finale si sono resi pericolosi. A Forlì, la Slnudyne ha compromesso le sue possibilità di insediarsi da sola al terzo posto perdendo di fronte al Jolly al termine di una partita molto equilibrata che si è risolta solo nelle battute finali. POULE SCUDETTO - Risultati: Forst Cantù-Ignis Varese 94-71; Mobilquattro Milano-Innocenti Milano 98-103; Sapori Siena-Saclà Torino 71-58; Jolly Forlì-Sinudyne Bologna 104-95. Classifica: Forst p. 24; Ignis 20; Innocenti e Slnudyne 14; Sapori 12; Mobilquattro 8; Saclà e Jolly 6. Concluse le re CLASSIFICAZIONE - Girone A. Risultati: Ausonia Genova - Brill Cagliari 93-86; Maxmobili PesaroLibertas Brindisi 97-64; a Vicenza: Canon Venczia-Fag Napoli 76-72; Brina Rìetì-Morettì Chieti 93-86. Classifica: Brina p. 22; Brill e Canon 20; Ausonia e Maimobill 10; Fag e Brindisi 8; Moretti 6. Girone B. Risultati: Ibp RomaDuco Mestre 93-74; Alco BolognaSnaldero Udine 83-75; Rondine Brescia-Lloyd Trieste 58-69; Prandoni Bergamo-Pinti Inox Roma 67-62. Classifica: Snaidero 24; Ibp e Alco 18; Duco 16; Pinti Inox 10; Rondine 8; Lloyd 6; Prandoni 4. SERIE B - Girone A. Risultati: Barcas Livorno-Juve Caserta 107108; Basket Roma-Ivlas Vigevano 67-63; Ginnastica Torino-Pali. Livorno 99-78. Classifica: Barcas, Ivlas, Ginnastica e Juve p. 6; B. Roma 4; Livorno 2. gate di Alassio