SERIE B - Il Verona perde un punto, per il terzo posto il Catanzaro stacca Como e Palermo

SERIE B - Il Verona perde un punto, per il terzo posto il Catanzaro stacca Como e Palermo SERIE B - Il Verona perde un punto, per il terzo posto il Catanzaro stacca Como e Palermo alessandria sale, Novara scende Il campionato si mangia la coda Un gol di Baisi al Genoa Serie B - Situazione (Dal nostro inviato speciale) Bergamo, 4 maggio. Il Novara scivola verso una pericolosa posizione di classifica, a due punti dal terzultimo posto. Per fortuna, se cosi si può dire, non è solo a dividere la scomoda posizione. Gli azzurri non vincono da due mesi, dalla partita interna con 11 Verona. Il loro ruolino di marcia, nel girone di ritorno, è sconcertante: otto sconfitte, tre pareggi, un solo successo. Oggi è arrivato il terzo risultato a vuoto consecutivo. Un 1 a 0 che Carrera e soci avrebbero potuto evitare con un minimo di concentrazione. Ci sono voluti ben 68 minuti per vedere l'unico gol dell'incontro: Navarrini viene ammonito per un fallo su Vernacolila, l'arbitro Lanzetti concede una punizione ai nerazzurri. Su centro di Russo, Mastropasqua salta dì testa su tutti e sorprende con un tiro centrale lo spiazzato Pinotti. E prima? Più di un'ora di gioco scadente, da dimenticare in fretta. Il Novara, privo dello squalificato Veschetti, ha impostato il match sulla difensiva. In fondo un pari avrebbe fatto comodo anche agli ospiti. Non si può dire che questi fossero oggi in vena di fare grandi cose. Forse tutti avrebbero firmato per un classico 0-0, per tornare subito a casa ed evitare il vento gelido, il pericolo che dai nuvoloni bassi si scatenasse il diluvio. Ne è scaturito un incontro condotto ad un ritmo blando, accompagnato dal fischi dello scarso e infreddolito pubblico. E' stata insomma la sagra degli errori da entrambe le parti, con Piccioli e Seghedoni impegnati inutilmente a sbracciarsi dalle panchine. Sembrava che 1 giocatori non sentissero alcun consiglio. Tackle persi dunque, frequenti ruzzoloni, diversi richiami dell'arbitro Lanzet- Non si può certamente dire che li campionato ili serie B risparmi le emozioni a chi lo segue. Mentre 11 Perugia prosegue, bordeggiando, la sua navigazione In testa alla classifica, 11 Verona sfiora la sconfitta in casa contro il Foggia, salvandosi soltanto su rigore e conservando un solo punto di vantaggio sulle altre pretendenti alla promozione. Nella fila delle aspiranti al terzo posto (ma si potrebbe anche parlare della seconda posizione, visto che 1 veneti perdono colpi) si è fatto largo 11 Catanzaro, che è andato a vincere a San Benedetto del Tronto. Nella lotta a gomito a gomito con I calabresi ha perso un punto II Como, che ha solo pareggiato a P,arma, ne ha perduti addirittura due il Palermo, che ■ si e fatto sorprendere clamorosamente In casa dal Brindisi, ultimo in classifica. La disavventura del rosanero siciliani (che pagano l'assenza di Vanello e La Rosa c sembrano logorati dallo sforzo) favorisce l'Immagine di un campionato che si mangia la coda, 0 più realisticamente, di una coda che rischia di mangiarsi 11 campionato. L'Impresa del Brindisi dimostra Infatti che non vi sono, tra 1 cadetti, graduatorie di valori tanto nette da non poter essere sovvertite In questo periodo delicato, quando si Incominciano a pagare gli sforzi e quando la disperazione centuplica le forze delle squadre che annaspano sul fondo. L'episodio di Palermo non è Infatti Isolato. L'Arezzo, ultimo alla pari col pugliesi, ha confermato di avere sette vite, rimontando incredìbilmente lo 0-2 del primo tempo per battere 3-2, Inguaiandolo a sua volta, il Pescara. La Reggiana, dal canto suo, £ andata a vincere ad Avellino, facendo coincidere l'esordio di Oronzo Pugliese sulla panchina avversarla con l'Ingresso ufficiale della squadra'lfpTffflTiìcrnumero delle pericolanti. Un numero che si allarga sempre più: praticamente solo Ataianta, Spai, Genoa e Foggia, a quota 31 sono tranquille. Le altre, chi più chi meno, sono nel guai: con un certo respiro 11 Brescia a 30 punti, già con un certo affanno Pescara e Avellino (p. 29) a quota periscopica il gruppetto a quota 28 nel quale l'Alessandria, dopo la preziosa vittoria sul Genoa, ha ritrovato, In una numerosa compagnia, addirittura il Novara (stop a Bergamo) che pochi mesi fa aspirava alla promozione. Più Indietro sono Reggiana, Arezzo e Brindisi, ma — come si £ visto — le ultime non si arrendono, mordono. Gli azzurri piemontesi s P»g- confitti (1-0) a Prezioso successo dei [Dal nostro inviato speciale) I Alessandria, 4 maggio. Con fatica, soffrendo lino al no- ! vantesimo minuto di una partita che sembrava non Unire mal, t grigi di Glorcelll, arrivati al quinto risultato utile consecutivo della loro marcia verso la salvezza, hanno ottenuto a spese del Genoa la vittoria /orse decisiva per ti loro avvenire. Dopo aver infilato, grazie ad una prodezza personale dell'ormai recuperato Sergio Baisi, la rete difesa dall'anziano Lonardi, l'Alessandria ha buttato al vento almeno quattro palle-gol e si è vista annullare il raddoppio di Mazzia per un presunto fuorigioco di posizione di Baisi, che In verità molti non avevano notato. Ciò spiega perché i piemontesi abbiano dovuto soffrire fino al novantesimo per portare in salvo il Bergamo grigi, con meriti più n preziosissimo risultato, tanto più che i rossoblu liguri, superando con un Impegno più. che corretto le difficoltà di inquadratura conseguenti alle squalifiche di Mosti, Arcoleo e Pruzzo, non st sono certo Inchinati alle superiori esigenze di classifica degli avversari, ma hanno fatto tutto il possibile, fino all'ultimo istante, per rovinare i piani alla squadra di Giorcellì. Un clima, insomma, ben diverso dalla sconcertante «ninna nanna» di domenica scorsa col Verona, tale da dare al grigi giusta soddisfazione per il passo avanti compiuto, anche se la gioia del successo è stata in parte temperata dalle notizie sulle prodezze esterne del Brindisi e della Reggiana. <iE' vero — ha detto filosoficamente Giorcellì dopo la partita — la soddisfazione sarebbe stata maggiore se le nostre dirette rivali per la salvezza non avessero vinto. D'altra parte, in questo momento, qualcuno, a Brindisi, ad Arezzo o a Reggio Emilia, starà certamente esprimendo lo stesso rammarico per la nostra vittoria». E' ovvio che da un Genoa che, già privo cronicamente di Campidonlco, Corso e Corradi, ha dovuto rinunciare anche a Mosti, Arcoleo e Pruzzo, non si poteva pretendere di più di quello che ha fatto. Il costante impegno dell'anziano Rizzo, la « grinta » di Roberto Rosato e del giovane Mendoza e l'entusiasmo del diciassettenne « libero » Favaro non sono bastati per mascherare le evidenti pecche dello schieramento, sìa in fase difensiva che all'attacco, anche per il ritmo imposto alla gara dai grigi, guidati da un Dolso in gran vena. Le illuminanti aperture del «regista » alessandrino — tecnicamente troppo abile per essere sempre capito da compagni chiaramente inferiori sul piano della classe — forse non sarebbero servite a niente se Sergio Baisi non fosse riuscito a sbloccare II risultato dopo 24 minuti, con una prodezza personale che ha ampiamente giustificato II rimpianto per la sua lunga assenza dai campi di gioco. Fino a quel momento l'Alessandria aveva insistentemente premuto all'attacco, senza tuttavia trovare sbocchi favorevoli Zero a zero a Taranto etti del punteggio - Rete in mezzo all'arcigno sbarramento difensivo genoano. Una rimessa laterale di Vanara (ancora una volta tra i migliori, con Dolso, Baisi e Barbìero) ha messo in azione Volpato, il cui preciso centro di sinistro in area è stato respinto corto da Bittolo, davanti a Lonardi. Il pallone è pervenuto a Baisi, al centro dell'area e l'ala destra, con assoluta freddezza, ha controllato il pallone col destro e di sinistro lo ha scagliato imparabilmente in rete. Conquistato il vantaggio, l'Alessandria ha potuto giocare con maggior scioltezza, acquistando in lucidità e sfruttando In contropie- de i notevoli varchi lasciati dal- la maggior gravitazione offensiva del Genoa. Al 30' Reja ha lancia- to in uno spazio vuoto il terzino DI Brino, che ha sbagliato la mi- sura del cross a Baisi, solo dalla parte opposta dell'area. Ad un mi- nulo dal riposo, per un fallo su Dolso con punizione battuta dallo stesso giocatore, Dalle Vedove, saltando con Lonardi, ha costretto il portiere genoano ad una corta respinta che Mazzia ha sfruttato per mettere in rete, a colpo sicuro, il pallone del secondo gol. Ma Lenardon ha annullato il punto, forse per un fuorigioco di posizione di Baisi. Nella ripresa, ancor più che nel primo tempo, l'Alessandria ha giustificato la legittimità del suo successo. Il Genoa, deciso a cercare il recupero, ha sostituito dopo un quarto d'ora l'evanescente Bergamaschi con una pumi in più, Marchini, ed i grigi hanno risposto rimandando agli spogliatoi Baisi (che aveva ormai fatto la sua parte) rimpiazzandolo con un altro difensore, Unere. Quest'ultimo, a causa degli attacchi in massa dei rossoblu, ha finito col mostrarsi, in contropiede, lo attaccante più pericoloso dei grigi. Al 68' su lancio di Dalle Vedove, Unere è stato anticipato di un soffio dall'uscita di Lonardi; due minuti dopo Rosalo ha salvato in angolo su colpo di testa di Dalle Vedove. Sempre lasciando al Genoa la iniziativa, ma partendo assai bene di rimessa, l'Alessandria ha continuato a sfiorare, senza mai raggiungerlo, un raddoppio che avrebbe senz'altro meritato. L'occasione più clamorosa si è avuta al 78' quando Dolso è andato via sulla sinistra e, dal fondo, ha servito con uno spettacolare colpo di tacco Reja il quale, non aspettandosi un « servizio » del g'inerel'ì'arrivato 'sul pallone una frazione di secondo dopo, mancandolo in pieno. Questa ed altre occasioni mancate — l'ultima di Mazzia, all'88' — spiegano come gli ultimi due minuti, mentre generosamente il Genoa tentava il tutto per tutto, siano stati, sulla panchina grigia ed in tribuna, una affannosa fatica, con uno sguardo in campo e l'altro all'orologio, finché il fischio liberatore di Lenardon non ha sancito ufficialmente la preziosa vittoria n ha sancito ufficialpreziosa vittoria Gianni Pignata e di Mazzia annullata I setti I I | | | i i \ j AleDi Bbo; patoDclsGeRizzBergPeroArReSpabboBm(DAbincom«giusBrinstatola pmancaricmarccaricha fredutro iI scaso(S.(gla Sperdlo tiInizinizio \ ^ pSamil Ctantpostraffofesadanotuzzlocain tvorezareAl fatto setti Alessandria: Pozzani; Vanara, Di Brino; Reja, Barbiero, Colombo; Baisi 'Unere dal 61'), Volpato, Mazzia, Dalle Vedove, Dclso. Genoa: Lonardi; Bittolo, RosFavaro, Rosato, Mendoza; Rizzo, Chiappare, Di Giovanni, Bergamaschi (Marchini dal 60'), Perotti. Arbitro: Lenardon. Rete: Baisi al 24'. Spctt.: 5416 paganti (più gli abbonati). Inc. L. 16.416.900. Vittoria dell'ultima alla Favorita Risultati e classifica Alessandria-Genoa 1-0 Arezzo-Pescara .. 3-2 Atalanta-Novara ""' 1-0 Avellino-Reggiana 0-1 Palermo-Brindisi 0-1 Parma-Como 1-1 Samhenedctt.-Catanzaro 0-1 Spal-Brescla 3 0 Taranto-Perugia 0-0 Verona-Foggia 1-1 PROSSIMO TURNO (13' di ritorno, 11 maggio, ore 16): Brescia-Atalanta; BrindisiAlessandria; Catanzaro-Taranto; Como-Avellino; Genoa-Parma; Novara-Foggia; Perugia-Arezzo ; Pcscara-Spal ; Regtrlana-Palermo; Sambene(lèttese- Verona. Graduatoria 10 RETI: Bertuzzo (Brescia); Chci (Parma) e Pruzzo (Genoa). sciani (Foggia); Zigoni (Veronrari (Avellino). 7 RETI: Bocco(Pescara); Scanzial (Como) e RETI: Mazzia e Manucli (Alesslizzare e Vannini (Perugia); La vara); Pelliccia (Spai); Cappel P.ti Partite Retl G V N P F S Perugia 42 31 14 11 3 33 17 Verona 39 31 14 11 fi 36 24 Catanz. 38 31 11 IB 4 22 14 Como 37 31 15 7 9 31 18 Palermo 36 31 11 14 6 25 18 Atalanta 31 31 11 9 11 26 26 Spal 31 31 12 7 12 34 34 Genoa 31 31 11 9 11 24 25 Foggla 31 31 8 15 8 22 24 Brescia 30 31 9 12 10 20 24 Avcllino 29 31 10 9 12 30 24 Pescara 29 31 8 13 10 29 30 Alcssan. 28 31 7 14 10 25 27 Novara 28 31 9 10 12 24 27 Parma 28 31 8 12 11 25 30 Samhcn. 28 31 10 8 13 30 37 Taranto 28 31 9 10 12 19 29 Rcggi:ina 26 31 6 14 11 22 29 Arezzo 25 31 6 13 12 26 36 Brindlsi 25 31 8 9 14 25 35 dei marcatori himentl (Sambcncdettcse); Bon 9 RETI: Pezzato (Spai); Brea). 8 RETI: Palna (Spai); Ferlinl (Brindisi); Serato e Nobili Slmonato (Sambcncdettcse). 6 andria); Rizzati (Ataianta); Pela Rosa (Palermo) e Turella (Nolini (Como) e Luppl (Verona).