Più netta del risultato la vittoria conquistata dalla Juve a Terni

Più netta del risultato la vittoria conquistata dalla Juve a Terni Più netta del risultato la vittoria conquistata dalla Juve a Terni BETTEGR-CflUSIO, L'ACCOPPIATA VINCB4T Buona prestazione ripresa Causio radTorino - Tre palle- (Dal nostro inviato speciale) Terni, 4 maggio. La Juventus è stata virtualmente campione d'Italia per 18 minuti, dalle 17,03 alle 17,21 poi, mentre Causio metteva al sicuro il risultato raddoppiando il gol di Bettega, il Napoli pareggiava a Torino con Braglia e così la festa del sedicesimo scudetto era rimandata: ai bianconeri basta un solo punto per cucirselo sulle maglie mentre ai napoletani resta la prospettiva, piuttosto remota, di uno spareggio. Gli ultimi 180 minuti non dovrebbero più riservare sorprese di sorta e ridursi ad una passerella della Juventus sia sul campo di Firenze che al « Comunale » torinese con il Lanerossi Vicenza dove si celebrerà l'apoteosi. Anche a Terni la Juventus ha confermato di aver superato la leggera crisi primaverile e di aver ritrovato il passo giusto: è tornata a vincere in trasferta dopo quasi tre mesi (era dalla famosa partita di San Siro con il Milan che l'impresa non le riusciva). E' stato un autentico monologo della squadra di Parola contro un avversarlo mal disposto tatticamente e psicologicamente scarico, frastornato nonché rassegnato alla retrocessione. dei bianconeri, in doppia contemporgol fallite da Ana Il punteggio di 2-0 non esprime il divario fra le due squadre: l'arbitro Gussoni, che non ha avuto grosse difficoltà a dirigere la partita per l'arrendevolezza dei rossoverdi umbri, aveva ignorato, sullo 0-0, un plateale fallo di mano di Benatti in piena area negando cosi un sacrosanto rigore ai bianconeri ed aveva sorvolato, all'ultimo minuto, anche su un » sandwich » di Panizza e Valle ai danni di Capello nell'area ternana, ma probabilmente il direttore di gara non ha voluto infierire. A prescindere dai rigori non concessi, la Juventus avrebbe potuto maramaldeggiare se Anastasi avesse avuto maggior fortuna nelle conclusioni: il centravanti, nel secondo tempo, ha fallito di un soffio almeno tre palle-gol. complici Nardin, che ha effettuato una bellissima parata e Valle che ha salvato sulla linea di porta. Anastasi poteva ripetere l'«exploit» di sette giorni fa con la Lazio ma oggi la sorte gli ha voltato le spalle. Non è il solo ad aver mancato il bersaglio: anche Causio ha sfiorato un paio di volte, con tiri insidiosi, i pali della porta di Nardin. Ancora una volta Causio è stato il grande protagonista della vantaggio al 34' con Bettega - Nella aneamente al pareggio del Napoli a stasi - Due rigori negati da Gussoni a e i i partita e ha spadroneggiato in lungo e in largo, favorito anche da una mossa sbagliata di Riccomini che gli aveva assegnato Panizza come controllore. Panizza è un centrocampista che non ha doti di marcatore e contro un Causio : in gran vena, ispirato sia nel dribI bling, sia nel passaggi, sia in fase conclusiva, è stato letteralmente ubriacato. Stupenda la rete che Causio ha realizzato al 19' I ! della ripresa dopo una fuga di 50 : metri. Il ritorno del « barone » ad i alto livello è la nota lieta di questo finale di stagione. La Juventus era scesa in campo concentrata e consapevole che avrebbe potuto chiudere la « pratica-scudetto » con due giornate di anticipo: sapeva che alla Ternana il pareggio non sarebbe servito per sperare ancora nella salvezza e si aspettava di essere aggredita. Gli umbri hanno tentato qualche « affondo ■ ma Morirli ha costantemente anticipato Garritano. annullando progressivamente le velleità del neo centravanti granata. Gentile braccava implacabilmente Traini e le insidie scaturivano invece ad opera di Donati che si spostava spesso a sinistra, portando fuori zona Cuccureddu: i cross di Donati creavano un po' di scompiglio nell'area bianconera, ma era più fumo che arrosto. Ben presto l'iniziativa passava alla Juventus che diventava padroi na del campo. Al 5' Causio finta! va sulla destra, saltava Vaia e i centrava per Bettega che. osta! colato da Dolci, non riusciva a 1 scaricare in porta il suo destro. Anche Scirea si spingeva spesI so In avanti per contribuire alla ì azione offensiva sfruttando con intelligenza i corridoi liberi: da un suo traversone. Gentile « sporcava il tiro, Anastasi arpionava la palla e concludeva a lato. La Ternana accennava ad una timida reazione ed effettuava la prima conclusione, senza esito, con Traini. La partita proseguiva senza scossoni, priva di « pathos ••: la Juventus dava la chiara sensazione di poter fare sua l'intera posta e di aspettare soltanto il momento propizio per piazzare la botta vincente. Macinava gioco senza trovare molta opposizione da parte di un antagonista tecnicamente troppo inferiore. La prima palla-gol si registrava al 21': Bettega serviva Anastasi che scambiava con Capello poi apriva sulla destra verso Causio che aggirava Panizza e sparava a lato di sinistro. Rovesciamento di fronte: Garritano riusciva finalmente a conquistare un pallone a Morini, entrava in area, sul lato destro, ma indirizzava fuori. Al 25' l'episodio del rigore « non visto » da Gussoni: Anastasi si liberava di Rosa sulla sinistra e centrava per Bettega, ma Benatti intercettava con il braccio destro. Tutto regolare per l'arbitro! Al 28' Zoff interveniva per la j prima volta su un tiro-cross di j Valle: tre minuti dopo parava un pallone scagliato da Vaia, per altro fuori porta di un metro. Il primo gol juventino arrivava al 34': dalla bandierina del corner, Viola toccava a Causio che centrava sotto-porta, per Bettega, che di sinistro, con un tiro dal basso verso l'alto, insaccava. Un classico gol vecchia maniera per Bettega. A Terni l'ala sinistra non perdona: due anni fa aveva già segnato un doppietto decisivo in una vittoriosa trasferta di campionato. Subito dopo il gol la Ternana si afflosciava. Causio e Capello dominavano. Viola si lasciava tentare a volte dalla voglia di strafare ma anche lui si rendeva utile pur non i giocando sul livello di domenica scorsa. Furino, generoso come sempre, rendeva nulle le iniziative di Crivelli ma talvolta difettava di precisione nei passaggi. Sempre più frequenti gli inserimenti di Cuccureddu, efficace fin sulla soglia dell'area avversaria ma troppo precipitoso nei tiri. Allo scadere del tempo Bettega offriva un bel pallone a Causio che si allargava troppo e Nardin, piazzato, j neu'ralizzava. Nella ripresa la Ternana sostiI tuiva l'evanescente Garritano con i Petrini. E proprio l'ex granata vi| vacizzava il gioco dei padroni di i casa: al primo minuto sfuggiva | a Morini e centrava basso per Traini che, in extremis, era anticipato da Gentile in calcio d'angolo. Le radioline, intanto, annunciavano che Pulici aveva portato in vantaggio il Torino: cominciava il « count down » dello scudetto. Ancora un brivido per i tifosi bianconeri: al 10' un disimpegno di Furino si trasformava in un passaggio per Valle che allungava verso Petrini in profondità: cross teso verso destra per Donati che superava ben due volte Zoff in uscita ma poi inciampava sulla palla e l'azione sfumava. Tiri di Causio e Donati sfioravano la traversa, un'incursione di Scirea era bloccata da Nardin. Ma al 19' il portiere ternano capitolava per la seconda volta: Scirea effettuava un lungo rinvio, la palla spioveva sulla metà campo tra Rosa e Anastasi che la sfiorava; se ne impossessava Causio che galoppava solitario verso la porta lossoveide. giunto in area vinceva il « takle » con Dolci, aggirava Crivelli, tirava fuori dai pali Nardin e insaccava di sinistro nella porta ormai vuota. Un autentico capolavoro. Nello stesso istante. Braglia pareggiava e l'entusiasmo dei sostenitori bianconeri accorsi numerosi al « Liberati » si raffreddavo. La partita non aveva più storia: Traini si produceva uno stiramento muscolare alla coscia sinistra e restava in campo solo per far numero mentre i bianconeri dilagavano ma con le orecchie e gli sguardi tesi verso la panchina per sapere se il risultato di Torino fosse cambiato. Attesa vana. La gente, intanto, sfollava dallo stadio, un po' perché delusa dalla prova della Ternana, un po' perché cominciava a piovere e molti erano sprovvisti di ombrello. Solo Anastasi continuava a battersi caparbiamente alla ricerca del gol personale: a! 26' era anticipato all'ultimo istante da Rosa, al 27' girava di destro un bel cross di Gentile ma Nardin parava in due tempi: al 33', su passaggio di Capello, concludeva, Nardin deviava ma non tratteneva la palla e Valle, sulla linea, allontanava. Il punteggio non mutava più anche se c'era un fallo da rigore su Capello. Subito dopo la fine. Bruno Bernardi Ternana 0 •• Nardin •• Benatti • Rosa •• Vaia • Dolci • Panizza ••• Donati • Valle • Garritano •• 46' Petrini •• Crivelli •• Traini * Riccomini Juventus 2 Zoff Gentile CuccureFurino Morini Scirea Viola Causio AnastasCapello Bettega ddu i Temi. Franco Causio ha confermato contro la Ternana di essere in gran forma segnando il secondo gol bianconero (Telefoto)

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