Dando del "tu,, di Vittorio Messori

Dando del "tu,, Dando del "tu,, E' la volta di uno che accusa certi mali generici. «Di che fabbrica sei?» chiede, dando subito del tu, come in caserma, l'uomo in camice dietro la scrivania. Al nome della ditta, scarabocchia sul formulario. «Ho scritto "Assente due giorni per sciopero"» spiega soddisfatto. «Ho fatto decine di "diagnosi" così: dalla sede dell'Inam nessuno ha mai detto nulla». Continua la sfilata: chi arriva con l'etichetta di una medicina in mano («Voglio due flaconi di questa»); chi ha la ricetta del medico, quello di fiducia, e vuole che il mutualista gliela riscriva per il rimborso; chi si lamenta per certi brufoli in faccia. «Che vuoi farci? Tanto marito l'hai già trovato» è la sconcertante risposta. La donna protesta e se ne va con una crema. Spiega il dottore quando la «paziente» è uscita: «Le malattie dermatologiche richiederebbero anamnesi, analisi, son cose lunghe. Starei fresco se mi mettessi ad andare per il sottile». Un colpo di citofono alla segretaria perché interrompa un poco il pellegrinaggio. «Si va a prendere un caffè?» ci fa. Sorride. Si alza dalla scrivania. Per la prima volta, dopo un'ora di «visite». ra? «Ridotti come siamo, dieci persone in più o in meno non fanno differenza. Mettiamo che, rinunciando a metà dei guadagni, dimezzi i miei clienti. Al mattino, invece di 80 persone in attesa ne avrei 40. Per fare il medico sul serio dovrei dedicare un minimo di mezz'ora a ciascuno. Sono 20 ore di visita. Eccessivo, vero? Dunque, vede che il problema non è il numero». Mentre ci infiliamo un camice bianco anche noi («E' per non mettere in imbarazzo la gente») il dottore apre la porta e arringa la folla. Sgrida perché fanno baccano, chiede se hanno portato tutti i moduli («Sennò presto a casa a prenderli»), tranquillizza i bambini che piangono. C'è un'aria di pellegrinaggio popolare, di rito che si sa inutile ma di cui in fondo non si sa privarsi. La segretaria (ha un tavolino all'entrata) comincia a fare entrare il primo personaggio della sfilata. E' Vittorio Messori

Persone citate: Inam