Illegittimo il11 cumulo,, per il pretore di Firenze

Illegittimo il11 cumulo,, per il pretore di Firenze Illegittimo il11 cumulo,, per il pretore di Firenze "Avanguardia operaia" e pdup uniti alle prossime elezioni Firenze, 4 maggio. Il pretore di Firenze, Sergio, esaminando il ricorso di un contribuente fiorentino, C. C, e di sua moglie, P. O., ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973 n. 597 che istituisce il cumulo dei redditi fra coniugi, e ha trasmesso alla Corte Costituzionale gli atti relativi. Secondo il pretore il cumulo dei redditi è in contrasto con le norme costituzionali indicate negli articoli 2, 3, 4, 13, 15, 24, 27, 29, 31, 35, 36, 37, 53 e 76. La vicenda ebbe inizio il 23 aprile scorso quando C. C. aveva presentato ricorso al pretore affermando «di non essere in grado di adempiere alla denuncia, oltre che dei propri, dei redditi della moglie per il rifiuto di quest'ultima». La signora P. O., costituitasi in giudizio «con comparsa di risposta», aveva dichiarato di voler presentare un'autonoma denuncia per i suoi redditi personali. Il pretore rileva, fra l'aitro che «l'accentuata progressività degli scaglioni di imposta opera una ingiustificata discriminazione fra cittadini co niugati conviventi e cittadini non coniugati», sottolinea «la possibile illegittimità della norma delegata al governo, per eccesso di delega» (in contrasto con l'articolo 76 della Costituzione) e osserva, basandosi sui vari articoli costituzionali, che «in pratica si viene a considerare la donna come giuridicamente "inferiore" all'uomo» e che «l'unità familiare è sfavorita dalla disciplina fiscale che è fonte di inevitabili controversie e di forme di disgregazioni più o meno consensuali». Sergio afferma poi che «la stessa libertà ed autonomia di lavoro della donna vengono ad essere lese» in quanto «il cumulo dei redditi pone la donna lavoratrice coniugata non separata in una condizione deteriore rispetto alla donna lavoratrice non coniugata e anche nei confronti dell'uomo lavoratore» e conclude osservando che «anche il diritto dì difesa della donna viene ad essere leso perché, non essendo soggetto passivo di imposta, si pud dubitare che essa siu in grado dì tutelarsi davanti agli organi giurisdizionali nelle stesse forme del marito» e perciò «la sua tutela sarà sempre e comunque condizionata dal comportamento processuale del coniu ge». (Ansa) (Dalla redazione romana) Roma, 4 maggio. Con il nome di « Democrazia proletaria », « Avanguardia operaia » e il pdup (partito di unità proletaria per il comunismo) si presenteranno alle prossime elezioni del ?5 giugno. E' stato annunciato oggi durante un convegno organizzato da «Avanguardia operaia» e dal partito di unità proletaria per il comunismo in un cinema romano, dove erano presenti circa 2500 giovani aderenti alla sinistra extraparlamentare. « Democrazia proletaria » si presenterà in cinque regioni: Lombardia, Veneto, Umbria, Lazio, Campania, e a Palermo. In questi luoghi aderiranno a « Demrocrazia proletaria » «Avanguardia operaia » e il partito di unità proletaria per il comunismo; invece in Emilia, Toscana, Marche, Molise, Calabria e a Cagliari con la sigla di « Democrazia proletaria » si presenterà solo il pdup. Souvenir costo

Persone citate: C. C., P. O.