Accuse ai chirurghi dal "bisturi facile,,

Accuse ai chirurghi dal "bisturi facile,, Accuse ai chirurghi dal "bisturi facile,, Roma. 28 giugno. L'accusa è quella di indurre i pazienti a sottoporsi ad un intervento chirurgico senza aver prima illustrato loro le conseguenze, spesso anche mortali, dell'operazione. Il pubblico ministero, che sostiene l'accusa, è rappresentato da un coro di voci provenienti da strati sempre più consistenti di opinione pubblica. Gli imputati sono ovviamente i chirurghi. Il tribunale non siede in un'aula del palazzo di giustizia ma nel ridotto dell'Eliseo, un teatro gremito di folla. Il processo si svolge durante una tavola rotonda, organizzata dal consorzio nazionale per la ricerca medica e presieduta dal professor Aldo Sandulli. E' proprio Sandulli ad introdurre il dibattito, ricordando l'articolo 32 della Costituzione che recita testualmente: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i lìmiti imposti dal rispetto della persona umana». E poiché è la Costituzione a stabilire che in Italia nessuno possa essere sottoposto a trattamenti sanitari contro la sua volontà, in ottemperanza a questa norma il paziente è tenuto ad autorizzare per iscritto il chirurgo. «Spesso il paziente viene informato solo superficialmente ed approssimativamente dei rischi ai quali va incontro sottoponendosi ad un intervento — ha ribadito il profes¬ sor Maurizio Monteleone della clinica ortopedica dell'Università di Roma —. Bisogna perciò dare al paziente la possibilità di "difendersi", mettendolo in condizione di dare un'autorizzazione "consapevole" o di rifiutare l'intervento. Valga per tutti il caso del malato di tumore, che in Italia mene ormai tradizionalmente operato non solo senza chiedergli il parere ma addirittura facendo bene attenzione a non dirgli di che male soffre». I medici si difendono: rifiutano le accuse, affermano che al paziente vengono sempre illustrate le sue condizioni prima di un intervento e precisando che molti interventi sono superflui solo in apparenza e solo per chi giudica senza conoscere i fatti con la dovuta competenza, b. gh.

Persone citate: Aldo Sandulli, Maurizio Monteleone, Sandulli

Luoghi citati: Italia, Roma