Drammatico assalto a un furgone blindato Un rapinatore ucciso e due guardie morenti
Drammatico assalto a un furgone blindato Un rapinatore ucciso e due guardie morenti Sanguinosa sparatoria davanti a una banca a Milano Drammatico assalto a un furgone blindato Un rapinatore ucciso e due guardie morenti Anche un edicolante e un altro bandito feriti - La sparatoria mentre le due guardie stavano per depositare il denaro nella cassa continua - L'ucciso è Ramon Perego, uno dei "basisti" della rapina di via Osoppo (Dal nostro corrispondente) Milano, 28 giugno. Drammatico assalto ad un furgone blindato dei « Cittadini dell'Ordine » che stava portando in una banca l'incasso di alcuni supermercati: un bandito è rimasto ucciso nel violento scontro a fuoco, un altro è rimasto ferito assieme a due guardie giurate che sono in fin di vita. Anche un edicolante che se ne stava tranquillo nel suo chiosco è stato colpito dai proiettili. Due dei rapinatori sono riusciti a fuggire con una parte del bottino. Erano le 16,45 quando in via Monte Velino, davanti all'ortomercato si è fermato un furgone blindato dei « Cittadini dell'Ordine » con quattro guardie giurate a bordo incaricate di raccogliere gli incassi dei vari supermercati della « S. Lunga »: un'operazione giornaliera che viene effettuata cambiando di volta in volta itinerario per evitare assalti. Oggi, evidentemente avver- titi da qualche basista, i banditi avevano saputo che il denaro raccolto sarebbe stato fatto affluire alla « Cassa continua » dell'agenzia n. 18 della « Banca Nazionale del Lavoro » che è di fronte all'ortomercato in via Monte Velino all'angolo con via Varsavia. Non appena il furgone blindato si è fermato davanti all'istituto di credito, il brigadiere Carmine Tallo, 39 anni, e la guardia Camillo Lanzetta di 35 sono scesi per portare a termine l'operazione: una delle altre guardie, Giovanni Gottardo, di 37 anni, è rimasta al volante dell'automezzo, mentre la quarta. Rocco Marotta, 37 anni, si è piazzata nella torretta per proteggere col mitra spianato i colleghi. Carmine Tallo stava avvicinandosi alla « cassa continua», quando improvvisamente da due auto parcheggiate a poca distanza sono partite alcune raffiche di mitra: il brigadiere raggiunto da parecchi colpi si è accasciato, mentre il Lanzetta riusciva a gettarsi a terra, ma nonostante fosse fuori tiro veniva ugualmente raggiunto da alcuni proiettili. Contemporaneamente due dei banditi scendevano dall'auto e correndo rannicchiati raggiungevano i due feriti e si impossessavano del sacco contenente il denaro. Vista la scena, dalla torretta del furgone, Rocco Marotta cominciava a sparare all'impazzata, mentre i rapinatori rimasti sulle loro auto rispondevano al fuoco. Per parecchi minuti i colpi si sono incrociati dall'una e dall'altra parte senza un attimo di tregua provocando una fuga generale dei passanti. I rapinatori col bottino hanno raggiunto le auto dei complici: barcollavano e uno è stato trascinato di peso su una « 124 » bianca che è partita a tutta velocità seguita dall'altra vettura. Il brigadiere Carmine Tallo e la guardia Camillo Lanzetta venivano soccorsi e trasportati d'urgenza all'ospedale policlinico dove entrambi sono stati trattenuti con prognosi riservata: le condizioni del primo sono gravissime e i medici disperano di poterlo I salvare. Allo stesso ospedale è stato portato anche l'edicolante Pasquale Jorio di 42 anni che è stato raggiunto da alcuni proiettili mentre era nel suo chiosco: a sua volta è stato ricoverato con prognosi riservata. Mentre su tutta la zona confluivano carabinieri ed agenti della questura mobilitati in una gigantesca caccia ai banditi, all'ospedale policlinico è giunto uno dei rapinatori rimasto ferito: ha detto di chiamarsi Renato Trois, ma pare che abbia dato un nome falso. Sembra si tratti di un pregiudicato francese da tempo trapiantato negli ambienti della malavita milanese. Gli inquirenti sperano di poterlo interrogare presto, anche se le sue condizioni sono gravissime. Nel corso della vasta battuta in tutta la zona, gli agenti hanno rintracciato in piazza Martini la 124 usata per la fuga: è targata Belluno e risulta rubata alcuni giorni fa a Milano. A bordo, riverso sul sedile posteriore, un uomo ormai privo di vita, il corpo crivellato da proiettili. Anche se il morto era privo di documenti, non è stato difficile per gli agenti della squadra mobile identificarlo: era una vecchia conoscenza della polizia, Ramon Perego di 45 anni, uno dei « basisti » della clamorosa rapina compiuta, il 27 febbraio 1958 in via Osoppo, dalla cosiddetta banda delle « tute blu »: aveva assaltato il furgone di una banca realizzando un bottino di circa 190 milioni. Ramon Perego per quell'impresa era stato condannato a 8 anni e 2 mesi di reclusione: tornato in libertà dopo 5 anni era sempre vissuto di espedienti che evidentemente non appagavano le sue ambizioni di « duro ». Oggi ha tentato il suo ultimo colpo, buttandosi allo sbaraglio, nonostante i suoi 45 anni. Degli altri due malviventi riusciti a fuggire con un bottino che dovrebbe superare i 400 milioni per il momento ] | ' ] non è stata trovata traccia alcuna: posti di blocco sono | stati istituiti ovunque e in particolare ai posti di fron- ' tiera Gino Mazzoldi Ramon Perego Milano. L'agenzia della Banca Nazionale del Lavoro poco dopo la sparatoria (Tel. Ap) tt tt h l'di] è tt t i ld perno 881cen
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