"Pop" per diecimila in piazza Navona

"Pop" per diecimila in piazza Navona "Pop" per diecimila in piazza Navona Roma, 27 giugno. Settecento ragazzi, tutti in «jeans», a mezzogiorno; duetremila alle cinque del pomeriggio; oltre diecimila alle otto di sera quando effettivamente è cominciato il concerto di piazza Navona. L'appuntamento era oggi un concerto di musica progressista, rock e pop, organizzato nel cuore della vecchia Roma, che vedeva impegnati due famosi gruppi inglesi, i «Gong» e il quintetto di Henry Cow, insieme a Robert Wyatt ricordato dai fans di questa musica come il fondatore dei Soft Machine. L'iniziativa, promossa da due pubblicazioni musicali, con ambizioni politiche, aveva lo scopo di ribadire lo slogan che la musica non deve essere un bene esclusivo dichi può pagare un biglietto d'ingresso. Nessun biglietto era richiesto per entrare in piazza Navona. Per recuperare i tre milioni e le duecentomila lire che è costata questa polemica «operazione musicale» sono stati distribuiti volantini nei quali era detto: «Il concerto è costato tre milioni; dacci 300 lire... se hai pochi soldi; dacci di più... se hai soldi; non darci nulla se sei uno spiantato ». Tra un'esibizione musicale e l'altra sono stati proiettati documentari realizzati durante altri concerti pop. E' stato inoltre annunciato che a tarda sera, nel quadro della campagna contro l'uso della droga forte, saranno proiettate su grossi schermi eretti alle spalle del palcoscenico dove si esibivano i musicisti inglesi, le cinque facce di coloro : che, secondo «Stampa alter ! nativa», sono i maggiori spac | ciatori di eroina. e. b.

Persone citate: Henry Cow, Robert Wyatt, Soft

Luoghi citati: Roma