Luminari della scienza alla 3 giorni del cuore di Angelo Viziano

Luminari della scienza alla 3 giorni del cuore Convegno internazionale a Fiuggi Luminari della scienza alla 3 giorni del cuore (Dal nostro inviato speciale) Fiuggi, 26 giugno. Si inaugura domani, a due anni dalla prima edizione, il simposio sulla «Sostituzione del cuore», promosso dall'istituto di chirurgia sperimentale dell'Università di Roma e patrocinato dall'ente Fiuggi. Di grande interesse è il fatoo che succede e per così dire si integra con le recenti riunioni internazionali medico-chirurgiche di Torino, ove all'argomento è stato riservato largo spazio con le relazioni di molti dei più valenti esperti in materia, fra cui Barnard chefsono presenti anche a questo convegno. Non ne tirammo allora conclusioni definitive perché, in previsione del congresso odierno desideravamo più compiutamente conoscere il pensiero di altri specialisti. Rileviamo per pi ima cosa, così come ci suggerisce il programma delle tre giornate, che un importante chiarimento sarà fatto circa lo stato attuale dei progressi relativi al trapianto sperimentale del cuore, laddove è particolarmente studiata la insidia — e quindi i mezzi ottimali per sfuggirla — rappresentata dal fenomeno del rigetto biologico del viscere trapiantato. Sapremo così da Terasaki, dell'Università di California, delle più recenti acquisizioni nel campo della compatibilità tra i vari tessuti, da donatore a ricevente. Mentre Guttmann, di Montreal, ci aggiornerà sui fenomeni immunitari del rigetto del cuore trapiantato e sui fenomeni affini riferiranno Calne di Cambridge e Da- vies di Wycombe, Rapport di New York, svelerà a quanto pare qualche segreto sulla possibilità di indurre una certa tolleranza dell'organismo proprio nei trapianti di cuore. Indubbiamente è la parte clinica del trapianto di cuore che più interessa la gente. Stimolano a questo proposito curiosità alcune osservazioni annunciate dall'americano Lower, dal francese C. Cabrol e i risultati a distanza di tempo dal cardio-trapianto illustrato da Schoeder. E' in tale seduta che Barnard esporrà anche ai colleghi «trapiantatori» qui presenti la sua ultima creazione: il cuore naturale giovanile trapiantato nel torace dei paziente in parallelo e in aiuto di quello usura- to, senza asportazione di quest'ultimo. E' proprio su questo punto che si può prevedere un dibattito ad alto livello perché non vi è chi non veda come neppure questo ricorso possa ritenersi esente dalle consuete preoccupazioni di ordine biologico. Comunque, Barnard considera questo nuovo procedimento alla stregua di una collaborazione funzionale col cuore insufficiente del paziente. Ma di quale durata potrà essere? Persistendo tanta problematica sul trapianto di un cuore umano, ecco che l'idea del cuore artificiale ha motivo di persistere nell'incoraggiamento dell'attuazione pratica. Ma anche qui i problemi sono molto probabilmente non disperati; anzi, se si ripiega sul considerare il cuore artificiale come un ponte di parcheggio temporaneo in cui tenere il paziente sino al momento di un trapianto, i progressi sono più che notevoli, Otto relazioni sono iscritte per una seduta di sabato con relatori di alto nome. In quanto alla realizzazione di apparecchi di assistenza temporanea del ventricolo sinistro del cuore allorché esso si trova in circostanze di gravissime insufficienze, vedremo che essi sono numerosi e di valido effetto. Chiuderà il convegno una tavola ro. tonda che per la fama dei componenti segnerà l'attuale più preciso aggiornamento dell'affascinante e ambizioso progetto della sostituzione del cuore. Angelo Viziano

Persone citate: Barnard, Guttmann, Schoeder

Luoghi citati: Cambridge, Fiuggi, Montreal, New York, Torino