Cos'è il burogolpe? di Stefano Reggiani
Cos'è il burogolpe? Fantacronache di Stefano Reggiani Cos'è il burogolpe? Dove un tempo c'era soltanto hi piccola Scuola di mistica fiscale, segretamente chiusa in un chiostro odoroso di gelsomini, adesso, per lo sviluppo dei tempi, è stata costruita la Libera università di Dottrina della burocrazia. Chi l'ha vista ne racconta meraviglie. Una sede solenne con archi, colonne, mclope e triglifi: sul frontone, scolpita in quelle lettere che si vedono anche sul Palazzo del lavoro all'Eur, la scritta « In fisco polcstas ». Nel piazzale il monumento al contribuente: un omino in pietra sollevato in alto da una mano gigantesca e tenuto riverso sopra una fontana che riceve, goccia a goccia, il filo d'acqua uscente dalle sue labbra. E' una fontana che ricorda per la sua gentile ironia il Bambino che fa pipi, gloria di Bruxelles. Da alcuni anni l'Ateneo gode del privilegio dell'extraterritorialità; i reati che vengano commessi tra le sue mura sono giudicati da una corte di avvocati tributaristi, la quale coopta nel suo seno due cittadini scelti tra i maggiori evasori. Gli studenti sono ammessi dopo scrupolosi accertamenti che riguardano non solo le doti inquisitorie e induttive, ma anche le qualità morali e la forma mentis. Nella Libera università questi sono giorni di esami. Un amico che lavora nella segreteria del senato accademico (e per questo ha pronunciato i voti di castità e di obbedienza) ci ha fornito discretamente il verbale di un'attività severa c senza indulgenze. Tra le cronache dei colloqui d'esame ne scegliamo una a caso. Si tratta tuttavia di una prova importante, che precede direttamente la laurea. Il professore è un simpatico vecchio di proporzioni falstaffiane, si asciuga ogni tanto il sudore con un fazzoletto a quadretti verdi. Lo studente è in doppiopetto di lana blu, suda con discrezione, si vede che c teso e inquieto. Professore (scorrendo il libretto): «Non sia così nervoso. Lei ha preso trenta in Sciopero corporativo ed ha avuto anche la lode in Diril- ti dei finanziari. L'esame di Burogolpe corona la carriera scolastica, ma non è più difficile degli altri, è in qualche modo la "summa" delle cose imparate ». Studente (tormentandosi con la mano la barba): «Sì, capisco, naturale— ». Professore: « Cerco di metterla a suo agio con un piccolo riepilogo. Cos'è la burocrazia? E' una domanda che si fa alle matricole per l'esame di Filosofiu del diritto ». Studente (prendendo fiato): ■i La burocrazia e tutto ». Professore (ride): «Esalto. Ma spieghi ». Studente: « La burocrazia è la forza che regge gli Stati, è la sostanza dell'esecutivo, il volto esterno del potere ». Professore (sottile): « Negli Stuti liberali? ». Studente: « In tutti gli Stuti. In quello liberale come in quello collettivista. Non le dico in quello fascista ». Professore: « Bene. Concluda ». Studente: « Se la burocrazia fa essere lo Stato, non c'è Stato fuori della burocrazia ». Professore: « E il fisco? » Studente (concentrato): «E' la linfa burocratica, il salario dello Stato ». Professore: « Dunque, non del governo. Se c'è conflit¬ to tra governo e burocrazia il fisco che farà? » Studente (precipitoso): « Sciopero ». Professore: « Cioè il fisco riprenderà la sua autonomia. I ministri passano, i direttori generali restano. Chi l'ha detto? ». Studente: « Machiavelli? Andreotti? Colombo? L'Anonimo romano? » Professore: « Non imporla. Vada avanti. In caso di contrasto radicale il governo può tentare le misura repressive. Per esempio quali? » Studente (rabbrividendo): « Privare chi si astiene dal lavoro di una parte della retribuzione. Trattenere le giornate di sciopero ». Professore: « Un gesto demagogico per far credere che i dipendenti del fisco siano uguali agli altri lavoratori. Noi scippiamo invece che... » Studente: «Non è vero». Professore: «Bravo. Infatti sono follie passeggere. Ma veniamo al tema dell'esame, a quel fenomeno storico che si indica per brevità col nome di burogolpe. Quando accade? » Studente: « Quando lo Stalo disconosce l'altro se stesso, la burocrazia vuol dissociarsi da lei. Allora la burocrazia prende in mano il potere, in prima persona, come si dice ». Professore: « In che modo? » Studente: « Facendo astenere dal lavoro, ma regolarmente pagandoli, tulli i funzionari, soprattutto i grandi dirigenti, gli inquisitori del fisco, i riscossori di imposte». Professore: « Quanto tempo chiede il burogolpe? » Studente: « In genere due unni di sciopero. Dopo si può ripartire da zero ». Professore: « Con uno Slato rinnovalo e barocentrico. Bravo. Trenta, s'accomodi ». Lo studente ringrazia, viene complimentato dai compagni, raggiunge la fidanzala che lo aspettava nel cortile inondato di sole. Si baciano. Sui muri campeggiano ancora le scritte generose del '68. La più grande dice: « L'imposizione al potere ». Qualcuno con impudenza ha aggiunto una parafrasi appresa dalle lotte in Cile: « El fisco unido, jamàs sera vencido ».
Persone citate: Andreotti, Machiavelli
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