Fiat: si cerca di comporre il "pulviscolo di vertenze,,
Fiat: si cerca di comporre il "pulviscolo di vertenze,, Cominciati ieri gli incontri di Torino Fiat: si cerca di comporre il "pulviscolo di vertenze,, Tra alcuni mesi si dovrà rinnovare il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Però nelle aziende si è già sviluppata una serie di vertenze. Alla Fiat, negli ultimi cinque mesi, ci sono stati 1250 scioperi piccoli e grandi, alcuni riguardanti pochissime persone: « Episodi a volte molto limitati — ha detto ieri il direttore sindacale della Fiat, Paolo Annibaldi — che però hanno inciso in modo rilevante sui risultati produttivi ». I sindacati non hanno interesse ad arrivare al rinnovo contrattuale con un « pulviscolo di vertenze » aperte e l'azienda vorrebbe risolvere questa conflittualità. Da tali premesse è scaturita la decisione — presa a Roma lunedì e martedì dai massimi dirigenti della Fiat e della Federazione lavoratori metalmeccanici — di aprire una trattativa a Torino. Il primo incontro dei sindacalisti con i rappresentanti della Fiat è avvenuto ieri all'Unione industriale. Il punto cruciale del negoziato potrebbe essere il desiderio dei sindacati di ottenere applicazioni avanzate e dinamiche del contratto in vigore, in modo da aprire brecce significative in vista del rinnovo autunnale del contratto stesso. Per contro, la Fiat tenderà a contenere la trattativa nei limiti del contratto in vigore, appunto per non creare dei fatti compiuti ancor prima del rinnovo. Ieri sera, al termine della prima giornata di negoziato, questo punto di contrasto è emerso con una certa evidenza. Uno dei coordinatori del settore auto, Zilli, della Uil, ha commentato: «A Roma la Fiat aveva manifestato una disponibilità che a Torino ci sembra si stia traducendo in una interpretazione burocratica del contratto». A sua volta Paolo Annibaldi ha dichiarato: «Stiamo cercando soluzioni per le varie vertenze. Il limite è di non stravolgere il contratto, ma creare delle cornici e dei criteri generali nell'ambito dei quali possano poi trovare una soluzione concreta le vertenze che esistono nei singoli stabilimenti». La Fiat ieri era rappresentata dal direttore sindacale Paolo Annibaldi con altri dirigenti dei singoli settori. Per la Federazione lavoratori metalmeccanici sono intervenuti i coordinatori nazionali del settore auto Zilli, Morese e Zavagnin; i segretari torinesi dei metalmeccanici Ferro, Aloia e Paolo Franco, con numerosi sindacalisti di fabbrica. I vari punti discussi ieri ! ! possono essere così sintetizj zati: LINEE DI MONTAGGIO — La Fiat ha proposto ai sinda ! cati di realizzare la rotazione j del personale delle linee in : modo da favorire l'arricchìI mento professionale e il pas: saggio dal secondo al terzo ! livello in un periodo più breve. L'arricchimento professioI naie alle linee diventa impor| tante nel momento in cui il | sistema delle « isole di monI taggio » si sta rivelando di | difficile applicazione perché I gli esperimenti compiuti soj no risultati troppo onerosi. Si j è parlato anche dell'interpretazione da dare al contratto nel punto in cui stabilisce che il passaggio dal secondo al terzo livello avvenga dopo 52 mesi di lavoro in linea. I sindacati chiedono che il periodo sia ridotto e che si tenga conto anche del tempo 1 passato fuori linea per cause diverse (dalla malattia ai trasferimenti temporanei ad al¬ tre attività). Una questione : particolare esiste per il passaggio al terzo livello degli operai appartenenti alla vecchia « terza super ». PEREQUAZIONE RETRIBUTIVA — I sindacati sostengono che l'azienda ha continuato a svolgere una politica salariale discriminatoria con gli assegni di merito, aggirando in pratica il contratto. Il sindacato contesta, cioè, il sistema degli assegni di merito e punta ad ottenere il controllo rigido dell'intero salario. L'azienda è disponibile a trovare soluzioni di problemi specifici che vengano indicati dai sindacati. Ribadisce però che non può accettare il livellamento dei meriti professionali e rinunciare alla gestione del personale. MOBILITA' E TRASFERIMENTI — I sindacalisti hanno confermato che sono disponibili all'esame del problema, a condizione che mo- bilità e trasferimenti siano rigidamente contrattati di volta in volta. I sindacati temono che l'azienda utilizzi i j trasferimenti per cercare di scompaginare la struttura sindacale di fabbrica. La Fiat si è dichiarata disposta a di- j scutere i trasferimenti di personale da una sezione all'altra, in quanto si tratta di movimenti che possono essere programmati con un certo anticipo. Ha invece sostenuto che è difficile contrattare la mobilità che si svolge al- ] l'interno della stessa sezione, ' da un reparto all'altro, perché si tratta di spostamenti che avvengono con carattere d'urgenza per sostituire persone assenti o ammalate. Al termine della giornata i sindacalisti, in un comunicato, hanno valutato « ancora marcate le distanze tra le parti ». Un nuovo incontro è stato fissato per mercoledì prossimo. Sergio Devecchi
Persone citate: Aloia, Morese, Paolo Annibaldi, Paolo Franco, Sergio Devecchi, Zavagnin, Zilli
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