Una novità a Wimbledon

Una novità a Wimbledon Una novità a Wimbledon Si scommette sui tennisti (Nostro servizio particolare) Londra, 23 giugno. Racconta una vecchia storiella che nello scoprire un'isola lo scozzese cerca subito un campo per giocare a golf, il gallese pensa a formare una società corale, l'irlandese fomenta una ribellione e l'inglese, pipa in bocca, fonda un club. E quasi sempre si tratta di un lawn tennis club. Orbene, di un lawn tennis club ne sono sorti parecchi in tutto il mondo, e non soltanto su isole, ma il più famoso ed «exclusive» rimane sempre quello che porta il nome di « AH England Lawn Tennis and Croquet Club» sui cui campi si inizierà lunedì prossimo il cosiddetto «Championship meeting», ovvero la ottantanovesima edizione del torneo di Wimbledon. Wimbledon è per gli uffici postali londinesi il distretto S.W.19. Wimbledon è un sobborgo con parchi e giardini dove risiede la gente «fashionable», quella alla moda. Wimbledon è il più grande torneo tennistico del mondo. Per due settimane all'anno Wimbledon diventa la «home» per trecento dei più forti tennisti e tenniste di quasi quaranta nazioni. E' la mecca dello sport più internazionale del mondo. Ciò che Wembley è per il calcio, Twickenham per il rugby, il Madison Garden per la boxe, Wimbledon lo è per il tennis. Forse ancor di più. Vi sono calciatori di fama internazionale che non hanno mai messo piede sul tappeto erboso di Wembley; campioni della palla ovale che non sono mai apparsi a Twickenham; pugili che hanno conquistato un titolo mondiale senza aver varcato la soglia del Madison Garden. Ma non credo che esista un vero asso della racchetta che non sia apparso sui campi erbosi di Wimbledon. ERBA PREZIOSA — L'erba sportiva più famosa del mondo è quella tagliata, spazzolata, purificata ed amata fino all'ultimo quinto di pollice (è un'erba inglese) da Mr. Bob Twynam sul campo centrale di Wimbledon, perno del mondo del tennis e smeraldo senza l'uguale nell'isola che, stando a Shakespeare, era una «pietra preziosa incastonata nell'argento del mare». Mr. Twynam è capo di dieci tagliatori d'erba che, tutto l'anno, nutrono, scrutano e difendono da flora e da fauna quel tappetto di steli che nelle prossime due settimane verrà cal¬ pestato da gente accorsa appositamente dalle più lontane strade del mondo. Alcuni anni fa arrivò a Wimbledon un minuscolo tennista chiamato Felicissimo Ampon. Proveniva dalle Filippine. Appena mise piede sul famoso «centre court», prima ancora di dare un colpo di racchetta, Felicissimo si piegò per cogliere, con mano quasi tremante, un ciuffo d'erba. Lo mise delicatamente in una busta che poi spedì a casa con un biglietto che diceva: «Cari genitori, questa davvero è l'erba più preziosa del mondo». I BAGARINI — Non soltanto Wimbledon è il più grande torneo tennistico, ma è probabilmente anche il campionato più meticolosamente organizzato, di qualsiasi sport, in tutto il mondo. Il « Championship meeting » fu iniziato nel 1877 e circa duecento persone pagarono uno scellino a testa per vedere il torneo che, cosa oggi incredibile, fu sospeso per due giorni durante l'annuale match di cricket fra i collegi di Eton e di Harrow. L'incasso totale di quel primo « Championship meeting » fu soltanto di dieci sterline. Una bazzecola. Nel 1913 i bagarini — imperversavano già allora — pretendevano quella somma per un solo biglietto d'ingresso alle finali. LE SCOMMESSE — Wimbledon aprirà intanto le porte anche agli allibratori, che per la prima volta opereranno ufficialmente all'interno dell'.. Ali England Lawn Tennis and Croquet Club », dove con il tè pomeridiano sono assolutamente di rigore le fragole con panna, il cui consumo, durante il torneo, diventa probabilmente il più elevato al mondo per metro quadrato. Ai tennisti è stato però interdetto il gioco delle scommesse. Così hanno decretato i dirigenti dell'Ali England Club, che temono che in qualche partita possa venir falsato il risultato. A Nottingham, durante il torneo che precede quello di Wimbledon, avevano visto i giocatori fare la coda al botteghino degli allibratori. Questi ultimi si sono poi trovati subito in crisi perché i tennisti azzeccavano troppo facilmente le loro giocate. « E' una pacchia — ha dichiarato il tennista inglese Warboys —, guadagno molto di più puntando sui miei avversari che non giocando con loro». Carlo Ricono

Persone citate: Carlo Ricono, Harrow, Madison Garden, Shakespeare, Warboys

Luoghi citati: Erba, Filippine, Londra, Nottingham, Twickenham