Processo a Torino al pretore "d'oro"

Processo a Torino al pretore "d'oro"Processo a Torino al pretore "d'oro" Il magistrato di Saronno è accusato, tra l'altro, di imporre tangenti ai suoi imputati «Nego tutte le accuse. Ho I sempre lavorato per il bene \ degli altri: se ricevevo denaro o regali, mi mancava il coragaio di rifiutarli, mi sarebbe : sembrato di essere scortese», j Questa, in sostanza, la linea difensiva del «pretore d'oro» di Saronno, dottor Ettore Janni, 41 anni, sposato e pa- !dre di due figli, imputato di jconcussione e interesse priva-1 j Vono rispondere di reati mi-1Ghiringhelli to in atti d'ufficio! Con luTde nori l'ex geometra capo del Icomune di Saronno, Aurelio Il'avvocato Seba-1stiano Lo Giudice, Gianfranco Borroni, Pasqualino Malagnini, Gianluigi Lattuada. Gli episodi al centro della causa che si discute davanti ai giudici della terza sezione del tribunale di Torino (pres. Iannibelli, p.m. Silvestro, cane. Casatelli) sono molti. Ricordiamo i principali. Secondo l'accusa, l'ex pretore si sarebbe fatto versare 2 milio[ ni — tramite Ghiringhelli e l Borroni — dall'industriale Luigi Lazzaroni, amministratore delegato dell'omonima azienda dolciaria, per la riapertura di un autogrill e il dissequestro di un carico di biscotti, disposti dal dottor Janni in base ad un'interpretazione assai restrittiva della legge alimentare. Si è difeso il magistrato (oggi sospeso); «Emisi un decreto penale, poi 1 I venne da me un funzionario \ : j della ditta, offrendomi in regalo un libro. Dentro c'erano dei soldi, non ricordo se 2 milioni. Li accettai pensando che fossero l'equivalente della multa». In un altro caso di concussione, avrebbe preteso il ver- ! samento di 200 mila lire «per j il buon andamento del pro1 cesso». «Non è vero — ha detto l'imputato — non ho preso 1 una lira; io ho sempre appli I cato la legge» I E ancora: irritato per la 1 fattura, a suo parere troppo salata, inviatagli dopo il rico vero della moglie nell'ospedale civile di Saronno, il dottor Janni avrebbe emesso «in segno di chiara ritorsione» un decreto di condanna nei confronti del ragioniere e del commissario dell'ospedale, per inquinamento del fiume Lura. «Le cose non stanno così — ha affermato il dottor j Janni — io ho emesso prima il decreto, poi ho ricevuto la fattura». E ha negato pure di 1 aver usato minacce nei con; fronti di alcuni impiegati co! mimali che avevano manife! stato l'intenzione di sottopori re a revisione la posizione trij butaria del pretore in relazione alla sua imposta di fami, glia. Dopo un lungo periodo di latitanza e oltre sei mesi di carcere, oggi il giudice è a piede libero. Il processo con; tinua domani.

Luoghi citati: Saronno, Torino