Il giovane ucciso alla vigilia delle nozze Ora vacilla l'alibi dell'amico antiquario di Francesco Santini

Il giovane ucciso alla vigilia delle nozze Ora vacilla l'alibi dell'amico antiquario Il misterioso delitto avvenuto a Siena per una morbosa gelosia? Il giovane ucciso alla vigilia delle nozze Ora vacilla l'alibi dell'amico antiquario (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 23 giugno. Sull'assassinio di Mauro Volpato, 22 anni, ucciso a Poggibonsi, alla vigilia delle nozze, emergono particolari sconcertanti: il guanto di paraffina ha dato esito positivo sia sulla destra del giovane ucciso sia sulla mano di Sergio Mazzantini, l'antiquario di 27 anni, che l'altra notte è arrivato in ospedale con il volto sfigurato da un proiettile, lacamicia insanguinata, il passo incerto e all'infermiere cheaccorreva è riuscito a dire: «In auto c'è il cadavere di un mio amico. Siamo stati assali- ti, qualcuno ha sparato, io sono ferito, lui è già morto». Poi è caduto a terra, privo di forze. Il giallo è in pieno corso: gli inquirenti non credono al misterioso agguato. Cercavano l'arma del delitto che avvalorasse la tesi dell'omicidio, subito seguito da un tentativo I di suicidio quando, a sconvol-j gere l'ipotesi, è arrivato il ri- \ sultato del guanto di paraffi- j na. Ha messo in evidenza j tracce di polvere da sparo an- ' che sulla destra del giovane. ucciso, rilanciando cosi ogni possibilità. Guida l'inchiesta il procuratore di Siena, Jaquinta. Il magistrato, pur con grande cautela, sembra escludere l'ipote- :si di un agguato. Crede piut : tosto ad una colluttazione tra ' i due amici. L'arma passa da : una mano all'altra, i due si ; strappano la rivoltella, decisi \ ad uccidersi. L'autopsia non è ancora conclusa. Si sa però che il proiettile che ha colpito a morte Mauro Volpato è stato esploso da distanza ravvicinata: 30 35 centimetri. Stessa misura anche per i tre colpi che hanno raggiunto Sergio Mazzantini. C'è un punto fermo nelle indagini. L'antiquario ha det to: «Ci hanno assaliti sulla su perstrada che da Firenze con duce a Siena». Gli inquirenti dicono che non è vero ed han no individuato in una strada che costeggia il cimitero del piccolo centro toscano il luo go della sparatoria. Una traccia di vernice rossa della «gran turismo» del giovane ucciso è stata trovata lungo il muro vicino al cimitero. La vettura presenta una vasta ! abrasione sulla fiancata di destra e il primo confronto non lascia perplessità. L'indagine, anche se molte ancora sono le lacune, è avviata su un binario certo: gli inquirenti sono convinti che questa di Mauro Volpato e di Sergio Mazzantini sia la sto ria di un'amicizia torbida, di una gelosia insana, di un turbamento mai confessato, vissuti in segreto nell'ambiente ristretto ed attento di Poggi-, bonsi, un paese di piccola in- j dustria, a metà strada tra Firenze e Siena. Pur sospettato, il rapporto tra il giovane e l'antiquario I sempre era rimasto incerto e ! nascosto. Poi, a cancellare I ogni ombra, era arrivata la ! decisione di Mauro, il più giovane; adesso, che aveva ottenuto una buona rappresetii tanza, si sarebbe sposato con Concetta Esposito, una ragazza meridionale, rispettosa ed innamorata del ragazzo, bello I e gentile che per primo, a ! Poggibonsi, s'era mostrato at ! tratto dal suo sguardo dolce, i dai suoi occhi neri e profon- ; di. Per la ragazza era il grande amore, per il rappresentante un rapporto tiepido ma im^ portante: ieri si sarebbero ' sposati. Lui disposto ad un'esistenza nuova e tranquilla che lo avrebbe finalmente distaccato da Sergio Mazzantini, dall'amicizia insistente dell'antiquario che si trascinava da anni, da quando, ancora adolescente, era stato avvicinato da quel commerciante ricco e più anziano che subito era riuscito ad abbattere le sue riserve, a far presa sulla sua personalità immatura. La fine dell'amicizia particolare avrebbe fatto scatenare la tragedia: questo il movente. E' la tesi degli inquirenti un proiettile dal torace e un j altro dall'addome; per un ter | zo l'intervento non è stato minuti, hanno interrogato in ospedale Sergio Mazzantini. I chirurghi gli hanno estratto ; che ancora stasera, per alcuni 1 | possibile. Dicono comunque che si salverà. La prova del guanto di paraffina, pur se positiva, non l'ha fatto recedere da quanto ha detto l'altra notte, quando ha raccontato di essere stato aggredito da uno sconosciuto mentre era in auto assieme a Mauro. Ma molte sono le contraddizioni, molti ed esasperanti i silenzi e il magistrato sembra convincersi sempre di più della tesi della colluttazione e forse del delitto, seguito subito dopo da un tentativo di suicidio. Ieri pomeriggio Mauro Volpato era rimasto con la sua ragazza per qualche ora. Assieme avevano cenato in casa di lei; poi lui era uscito, per «l'ultima serata con gli amici — aveva detto — prima del matrimonio». E' stato visto poco dopo la mezzanotte al bar dello Sport. Con lui c'era Mazzantini. Un caffè, poi una birra. Erano assieme ad altri amici, tre ragazzi piuttosto giovani. Tutt'e cinque hanno deciso di concludere la serata in pizzeria. Come altre volte in passato, hanno scelto un locale appena fuori Poggibon si. a Calcinaia, nella pizzeria di Mario Petri che ricorda la comitiva, il clima spensierato e allegro della scena. «Erano venuti nel mio ristorante altre volte —ha dichiarato alla polizia —, non ho notato nulla di strano». Poco dopo invece doveva maturare la tragedia. I tre amici dell'antiquario e del giovane ucciso, interrogati dai carabinieri, hanno confermato la presenza in pizzeria. Hanno negato però di aver parlato e brindato al matrimonio di Mauro Volpato. Tutt'e tre hanno concordato nel dire di non sapere neppure che il ragazzo fosse fidanzato e dovesse sposarsi. Gl'inquirenti ancora oggi sono tornati in via Curtatone, nell'appartamento che Sergio Mazzantini aveva acquistato nel febbraio scorso. Sei stanze, soltanto per lui e per un'anziana domestica che l'aveva seguito quando l'antiquario, dopo qualche mese di matrimonio, aveva deciso di tornare a vivere da solo, lontano dalla moglie e dagli oneri che la famiglia, appena formata, gl'imponeva. Una lunga perquisizione. E' venuta fuori una scatola: potrebbe essere quella dove Sergio Mazzantini custodiva un'arma, forse una calibro 22, che adesso gl'investigatori cercano con un «metaldetector» nella zona del cimitero. Mazzantini nega di aver mai posseduto una rivoltella ma il sostituto procuratore della Repubblica di Siena sembra non credergli. Francesco Santini Siena. Mauro Volpato e la fidanzata Concettina Esposito