Chivasso: c'è molta incertezza malgrado l'indicazione elettorale (centro-sinistra)

Chivasso: c'è molta incertezza malgrado l'indicazione elettorale (centro-sinistra) Proseguiamo il viaggio nel futuro politico della cintura torinese Chivasso: c'è molta incertezza malgrado l'indicazione elettorale (centro-sinistra) Si parla di una giunta paritaria con l'appoggio del psdi e perfino di "compromesso storico rettificato" • Settimo: nessun dubbio, è sinistra - Il sindaco De Francisco, eletto anche alla Provincia, aspetta la decisione del suo partito Continuando nella nostra indagine postelettorale sulla futura geografia politica della prima e della seconda cintura, approdiamo a Chivasso. Qui, se è certa l'indicazione delle urne per una riconferma del centro-sinistra (la coalizione de, psi, psdi, pri raggruppa 17 seggil tutto è ancora avvolto nell'incertezza. Negli ambienti politici infatti si ipotizza una giunta pci-psi che conta su 15 voti su 30. Com'è noto le giunte paritarie rischiano sempre destini assai precari, ma gli « addetti ai lavori » non escludono che lo schieramento di sini¬ stra possa cercare rinforzi ester ni. Corre voce che il fronte so cialcomunista stia «trattandoli l'appoggio dell'unico rappresen tante del psdi. per garantirsi co si la maggioranza assoluta a Pa lazzo civico. Qualcuno concede « chances i> anche al compromes so storico, « ma opportunamente rettificato ». Dice Paolo Rava. socialista, ex vicesindaco: « Certo. Chivasso potrebbe essere la prima città a sperimentare la formula de, psi, pei. Che poi la si chiami compromesso storico o centro-sinistra aggiornato ai tempi, non ha nessuna importanza ». La soluzione non deve però essere avallata da Roma? « Dobbiamo agire in una realtà ben precisa, dimen- tichiamoci una buona volia delle direttive della capitale — sbotta Rava —. E' ridicolo, a mio pa vere, che si voglia tenere fuori dalla giunta un partito che da solo rappresenta la metà del Consiglio. Significherebbe non valutare nel giusto conto il parere degli elettori. Ugualmente sarebbe assurdo ipotizzare un ritorno al vecchio e frusto centro-sinistra ». Definisce la de un « partito di ìndifjerenti ». insiste sui concetti di partecipazione, indica gli obiettivi dei futuri amministratori: « Bisogna risolvere al più presto il problema della casa. sperando finalmente in un'azione concreta della Regione. Fondamentale, inoltre, dare sviluppo ai quartieri ». Conclude Rava: « Noi del psi cercheremo a tutti i costi di favorire l'intesa tra de e pei: avremmo cosi una vera e stubile maggioranza ». L'ipotesi del compromesso sto I ric0 sembra però molto azzardata. | „ Cosa, noi con i comunisti? — sussulta Piero Ponsetto, de, as; sessore uscente —. Piuttosto an! diamo all'opposizione. La nostra I vìa è precisa: si deve riformare | il centro-sinistra. A Palazzo ci! fico sederanno 2 repubblicani, può darsi che lì contatteremo per formare una coalizione forte ». [ La voce che il psdi potrebbe api poggiare la giunta frontista lo la: scia perplesso: « Purtroppo non . conosco il socialdemocratico, im\ possìbile indovinare che cosa faI rà. Certo che sarebbe il colmo. I il psdi a braccetto con il pei ». E cosi, al momento, tra reti-I dcenze e sorprese, Piero Camolet: to. assicuratore, neoeletto del psdi, sembra essere l'ago della bilancia. La definizione non lo i entusiasma. Si accalora: « Tutte storie, io non ne so niente. Vorrei proprio sapere perché meii (o;io in giro certe dicerie. Sono fedele alla linea del partito, aspet: to da Torino le direttive ». Poi si | lascia un po' andare: « Beh, oh Dio, tutto ù possibile. Ma è ancora presto per fare previsioni. 1 Comunque, ripeto, mi atterrò ai 1 programmi del psdi », Il capolista del pei, Domenico ' Bocca, batte il tasto della parte- ■ cipazione («Tutti i cittadini dei vono essere interessati nella ge' stione di Chivasso, su questo I punto saremo intransigenti ») e | mostra cautela sul discorso del I compromesso storico: « Non abbiamo nessuna preclusione verso ' la de, tutto dipende da come i ■ democristiani recepiranno il diI scorso ». Poi riporta d'attualità la i prospettiva di una giunta di sinij stra appoggiata da « qualcun al| tro ». Spiega: « Se sì lavora bene i si può governare anche senza una ! maggioranza, soprattutto se la I partecipazione è reale e costante E' necessario cercare il j con le forze democratiche, eventualmente potremo esaminare la possibilità di un dialogo con il psdi o con i due repubblicani. ■ Non dimentichiamo che il pri qui è un pri particolare ». Conclude I con un monito: « Oggi i rapporti | di forza sono mutati, è errato pensare ancora al centrosinistra. Se staremo all'opposizione, è be; ne che si sappia che faremo una i opposizione molto piii consistente di prima ». Se a Chivasso regna l'incertez| za, a Settimo non ci dovrebbero essere problemi: l'amministrazione continuerà ad essere retta dai socialcomunisti. Il neoletto Pietro Martino, psi, con i suoi 22 anni sarà il più giovane consigliere. « Un successo che era scontato — dichiara — grazie anche all'aiuto massiccio dell'on. Froio. L'iniziativa del pei sulla partecipazione ci trova concordi. Pure j sul compromesso storico non ab ! biamo grosse pregiudiziali, anche j se lo riteniamo possibile soltanto | su basi precise ». Sulla giunta adppllbdialogo ^ t non ha dubbi: «Sarà riconferma I la di sicuro, godrà anzi di una maggioranza ancora più lorte. Spero unicamente che l'opposizio- | ne sia costruttiva, e non sterile ■ ed improduttiva come la prece¬ dente ». La prospettiva che i comunisti monopolizzino il potere escludendo i socialisti e appoggiandosi ai due indipendenti del pli e psdi non lo preoccupa: «E' fantapolitica. E poi, converrebbe al pei governare da solo? ». Anche per il sindaco comunista uscente, Antonio De Francisco, la riconferma dell'alleanza pci-psi dovrebbe essere scontata. Come altri suoi colleghi ribatte il tasto della partecipazione, « unica via possibile per affrontare con buone probabilità di successo i gravi problemi clic travagliano Settimo ». Aggiunge: « Sul nostro programma cerchiamo un confronto costruttivo con i partiti democratici, siamo aperti al dia- logo, purché serva a migliorare l'azione amministrativa » De Francisco è stato eletto anche nel Consiglio provinciale, abbandonerà quindi la poltrona di sindaco? « E' presto per dirlo — replica — la scelta dipende dalle decisioni che saranno prese in seno al partito dopo l'esame della nuova situazione politica a livello non solo comunale, ma provinciale e regionale ed i contatti con le altre forze ». Enzo Castelli, operaio alla Pirelli, eletto per la de giudica il compromesso storico « fuori dalla realtà » e afferma: « Speriamo che i nuovi amministratori si comportino meglio dei vecchi. Il bilancio della giunta passata è ne- galivo: ha latto ben poco. Si è limitata a portare avanti quanto preparalo dai predecessori della Rava. psi; Bocca, pei; Camoletto, psdi - Settimo: Ponsetto, de; Martino, psi; Castelli, de

Luoghi citati: Chivasso, Roma, Torino