Legata alla costruzione d'una diga l'uccisione del socialista in Sicilia?

Legata alla costruzione d'una diga l'uccisione del socialista in Sicilia? Per la sistemazione della zona terremotata del Belice Legata alla costruzione d'una diga l'uccisione del socialista in Sicilia? (Dal nostro corrispondente) Palermo, 20 giugno. Mentre un lungo corteo punteggiato da corone di fiori e bandiere rosse scortava nel minuscolo cimitero di Roccamena la salma di Calogero Morreale, il segretario del psi ucciso in un agguato di tipo mafioso, nella caserma dei carabinieri oltre una dozzina di «sospettabili» sono stati sottoposti alla prova del guanto di paraffina. Il segretario della sezione socialista di Roccamena, assassinato mentre tornava in paese con la sua 500 dopo aver lavorato il suo campo, ha avuto dai compagni di partito un commosso addio. Ai funerali dell'esponente politico e sindacalista — che aveva 35 anni, era sposato e lascia due figli — ha presenziato anche Francesca Serio, l'anziana madre di Salvatore Carnevale, il giovane segretario della Camera del lavoro trucidato a Sciara nel 1956 dai mafiosi delle cave di pietra. Gli abiti neri che non ha smesso dopo quasi vent'anni, i capelli bianchi trattenuti da uno scialle nero, France¬ sca Serio ha abbracciato i genitori, la vedova e i fratelli di Calogero Morreale. Il psi siciliano ha deciso che si costituirà parte civile nel processo contro i mandanti e gli esecutori, semmai saranno identificati. Saranno l'avvocato Nino Sorgi, uno dei maggiori penalisti dell'isola, e l'onorevole Gioacchino Ventimiglia, deputato del psi all'Assemblea siciliana, a rappresentare il partito socialista nel processo contro gli assassini (ammesso che venga mai celebrato). «E' morto lottando per la giustizia, la sua non sarà una morte inutile», ha detto uno dei parenti ai dirigenti politici e ai responsabili dell'Alleanza contadina della quale Morreale era delegato per Roccamena — presenti oggi alle esequie. Rosa Giambalvo, la vedova, non ha trovato la forza di dire nulla; sta male: «La sua ormai è una vita di dolore», ha affermato il suocero. Le indagini sono praticamente al buio. Non c'è una concreta indicazione, non si è ancora aperto il minimo spiraglio e mancano — sostengo¬ no carabinieri e polizia — le basi fondamentali per un'indagine su un delitto. Per di più nessuno sembra aver visto, sentito, ascoltato. Esattamente come due anni fa per i fratelli Ancona, contadini pure di Roccamena, falciati dalla lupara in pieno paese mentre salivano sulla loro 500. Per la verità Pietro Morreale, il vecchio padre del segretario socialista assassinato, e la stessa vedova, due o tre nomi li avrebbero mormorati. Inoltre un'ampia analisi della situazione politica nel paese è stata fatta tanto dal sindaco socialista Santo Stagno quanto dal vicesindaco comunista Angelo Morreale, cugino dell'ucciso. Entrambi hanno chiarito che attorno al paese, in parte da ricostruire dopo le scosse di terremoto del '68 (Roccamena è nel versante palermitano della Valle del Belice) stanno gravitando notevoli interessi economici anche per la realizzazione della diga «Garcia» che costerà 22 miliardi, finanziata dalla Cassa per il Mezzogiorno che irrigherà 15 mila ettari di terre. Antonio Ravidà

Luoghi citati: Ancona, Palermo, Roccamena, Sciara, Sicilia