Sciopero senza fine del Fisco

Sciopero senza fine del Fisco Sciopero senza fine del Fisco ! Dalla redazione romana) Roma, 19 giugno. Lo sciopero dei dipendenti delle imposte dirette prosegue e un'eventuale revoca è unicamente subordinata al fatto che intervengano «fatti nuovi». Ancora oggi il segretario generale del sindacato, Dragoni, ha ribadito la volontà di proseguire lo sciopero, negando una convocazione, almeno in tempi ristretti, del consiglio nazionale dell'organizzazione. Il gruppo dei deputati comunisti ha rivolto un'interpellanza al presidente del Consiglio per conoscere « come intende far fronte alla paralisi dell'amministrazione delle imposte dirette provocata dalla prolungata irresponsabile azione corporativa dei sindacati autonomi del personale ». E se non ritenga « di dover procedere alle ritenute per gli scioperi, mettendo fine ad una politica che, oltre ad aver creato scandalo e suscitato la giusta reazione della stampa e degli altri settori del mondo del lavoro, costituisce obiettivo incentivo ad agitazioni pseudo-sindacali e settoriali dell'amministrazione statale». Il segretario Dragoni, tornato da un giro di consultazione della base, ha dichiarato stasera all'agenzia Italia che non ci sono defezioni tra gli scioperanti, né emergono intenzioni di cedimenti. Si attende una convocazione della controparte; in caso di crisi di governo, la base valuterà se sospendere l'azione sindacale. Lo sciopero dei dipendenti delle imposte dirette, fra i vari inconvenienti che determina, mette anche in pericolo il pagamento degli assegni familiari a quei lavoratori dipendenti che abbiano genitori e figli maggiorenni a carico (fonti sindacali valutano che entro giugno possa riguardare almeno un milione e mezzo di famiglie). In molti casi, infatti, occorre un certificato dell'ufficio imposte, che dichiari il limite del reddito: dal 21 aprile ogni specie di certificazione è ferma per l'inattività degli uffici. Lo sciopero ad oltranza dei funzionari delle imposte dirette è cominciato il 21 aprile scorso per iniziativa del sindacato autonomo, il quale ha chiesto al governo un aumento di 100 mila lire al mese e 120 ore di straordinario mensile forfetizzato. Questa agitazione, attorno alla quale sono sorte polemiche squisitamente politiche durante la vigilia della consultazione elettorale, interessa direttamente milioni di contribuenti italiani sia per la presentazione della dichiarazione dei redditi (il cui termine rimane ancora sospeso) sia per l'iscrizione a ruolo delle imposte.

Persone citate: Dragoni

Luoghi citati: Italia, Roma