Darmon: "Panatta oggi è fortissimo ma la Coppa Davis è un'altra cosa"

Darmon: "Panatta oggi è fortissimo ma la Coppa Davis è un'altra cosa" Darmon: "Panatta oggi è fortissimo ma la Coppa Davis è un'altra cosa" Il capitano francese, "gemello" di Pietrangeli, è convinto di un successo dei suoi - Un po' di pretattica, ma contro gli azzurri giocheranno i soliti Jauffret e Dominguez - Il parere dell'allenatore jugoslavo Pilic 1 ! j ì (Dal nostro inviato speciale) Parigi, 16 giugno. E' il « gemello » di Nicola Pietrangeli. ma mentre l'asso azzurro si interessa di tennis ormai marginalmente, impegnato com'è a saltare da un continente all'Altro per incarichi di pubbliche relazioni, Pierre Darmon è il vero leader dello sport della racchetta francese. Pietrangeli e Darmon hanno in comune il luogo e l'anno di nascita: Tunisi, 1933. Sono stati compagni di studio e hanno incominciato a giocare insieme, prima che la vita li portasse uno in Italia, l'altro in Francia. Diventati giocatori di valore sono stati lea- I li avversari. Nicola ha avuto dal- i la sua una maggiore classe che l'ha portato a vincere per due anni di fila al Roland Garros. il transalpino una maggiore grinta I che gli ha fatto vincere incontri : proibitivi sulla carta e raggiunge re una finale di doppio a Wim ' bledon. ! Darmon ha smesso ieri di es] sere l'autentico boss degli Inter i nazionali di Francia, il regista di J una manifestazione che ha avuto un grande successo di pubblico (72.370 spettatori nei dieci giorni di gara) ma soprattutto finanziario (1.984.125 franchi francesi, quasi 300 milioni di lire, il triplo della cifra di Roma con solo ventimila presenze in più), ed è subito entrato nelle vesti di capitano non giocatore della squadra francese di Coppa Davis. In Francia il tennis è uno degli sport più diffusi, la federazione vi investe capitali ingenti, ma non è mai riuscita a rinverdire il momento magico dei quattro moschettieri, vincitori di cinque edizioni consecutive della Coppa Davis. Quest'anno, dopo tante delusioni, dopo eliminazioni al primo ostacolo di un certo rilievo, i francesi hanno colto due vittorie. Prima contro il Belgio per 4-1, poi con la Jugoslavia per 3-0. Ora sperano di raggiungere la finale europea superando l'Italia. Panatta, ritornato « big » proprio agli Internazionali di Francia, ha però frenato facili entusiasmi. Pierre rimane ottimista. « Gli azzurri sono andati molto bene a Parigi, soprattutto Panatta e Zugarelli, ma anche Barazzulti si è comportato con onore. Solo Bertolucci ha un po' deluso ma aveva realizzato in precedenza notevoli prestazioni. Alla luce di questi risultati il nostro compito dovrebbe essere proibitivo, ma io sono fiducioso. I tornei sono un conto, la Coppa Davis è tutta un'altra cosa. E' difficilissimo lare un pronostico. E' un incontro che l'Italia può vincere 5-0 come può perdere con lo stesso identico punteggio, ma se poi finisce 3-2 per noi o per loro è la stessa cosa. La Davis sfugge a qualsiasi alchimia ». La tesi di Camion e confermata dallo jugoslavo Nikki Pilic. in¬ gaggiato come allenatore degli azzurri: « Noi un mese la abbiamo perso a Parigi con la Francia per 3-0 in condizioni ambientali difficilissime. Faceva un freddo cane, io dopo due ore di gioco avevo ancora le gambe livide per la bassa temperatura. Non c'erano più di otto gradi. Eppure tutte e tre le gare perse le potevamo vincere senza che vi fosse stato nulla da ridire da parte francese ». Darmon entra tanto nella parte che imita il commissario unico azzurro Nistri in una ferrea pretattica. Chi giocherà? » Top secret ». Ouale il dubbio? » Abbiamo quattro giocatori e per ora tutti hanno le stesse probabilità di giocare ». Ma sinora Juaffret e Dominguez hanno giocato sempre sia in singolare che in doppio in Coppa Davis, perché non confermarli? ■ Non ho detto che non saranno confermati. C'è il latto che Proisy per ora va molto bene ed anche Goven potrebbe essere buono come singolarista ». Ma è solo pretattica. Finiranno per giocare anche questa volta Jauffret e Dominguez, sia in singolare che in doppio. A Pierre Darmon non resta che sperare che la Davis produca il miracolo di fermare Panatta. Il Panatta che ha perso con Borg conquista da solo tre punti, vince i due singolari e trascina alla vittoria il doppio anche se al suo fianco gioca un principiante. Rino Cacioppo