Confezioni Hebel: il prefetto convoca stamane le parti per una trattativa

Confezioni Hebel: il prefetto convoca stamane le parti per una trattativa Confezioni Hebel: il prefetto convoca stamane le parti per una trattativa Dopo la chiusura dell'azienda - Sciopero nelle imprese di pulizia - Il coordinamento dei sindacati autonomi smentisce intese con il gruppo di Scalia Stamane alle 10 incontro in pre-fettura tra sindacati tessili Cgil, Cisl, Uil e la direzione della ditta di confezioni femminili Hebel che ha deciso di cessare ogni atti vita nello stabilimento di Torino via Andorno 6, ed in quello di Barge licenziando 1 circa 180 dipendenti. I sindacalisti contestano questo provvedimento preso all'improvviso senza una preventiva informazione. Ma dicono anche che non è motivato, perché sino ad aprile alla Hebel si sono fatti degli straordinari; l'azienda si è regolarmente rifornita delle pezze di stoffa necessarie per confezionare capi invernali e ne ha già pronti, venduti, 12 mila. I sindacati aggiungono che la Hebel ha sempre pagato regolarmente i fornitori. Fino a venerdì della scorsa settimana i dipendenti hanno fatto l'orario normale. Sabato mattina hanno ricevuto a casa la lettera di licenziamento per «cessazione di attività». La notizia ha colto di sorpresa tutti. I lavoratori hanno reagito decidendo di presidiare le due fabbriche dall'esterno, non potendole occupare perché chiuse. La vigilanza prosegue. IMPRESE DI PULIZIA — Prosegue l'agitazione per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. I punti in discussione sono: orario, organico, aumento salariale, garanzia del posto di lavoro. I sindacati informano che le risposte degli imprenditori sono state finora negative o molto lontane dalle richieste della categoria. E' stato pertanto deciso di continuare il blocco degli straordinari e sono state proclamate 48 ore di sciopero per domani e giovedì. In questo giorno alle 10 vi sarà un'assemblea alla Camera del lavoro. COLLEGAMENTO SINDACATI AUTONOMI — Il Comitato regio- 1 naie ha diffuso una nota in cui precisa: «In merito a notizie di ! stampa circa intese tra i sindacati autonomi collegati sul piano re gionale e lo schieramento Cisl so lidale con Scalia, l'azione di quanti nella Cisl si oppongono al progetto Storti di unità interessa il sindacalismo autonomo, ma ogni ipotesi di unità democratica e alternativa non può che passare per un processo di maturazione, dialogo e confronto Ira le lorze autonome democratiche di tutto il sindacalismo italiano». La nota conclude: «Le grandi categorie, metalmeccanici, pubblico impiego, scuola, trasporti, telefonici, collegate sul piano piemontese, tendono ad un processo più vasto di collegamento autonomista, aperto ad un incontro veramente unitario dei lavoratori liberi, contrari ai disegni di monopolio sindacale della Cgil». * Angela Lucagna, 14 anni, corso Ferrara 47, è stata ricoverata ieri pomeriggio all'ospedale infantile Regina Margherita per fratture al cranio. La prognosi è riservata. Verso le 14,30 viaggiava sul furgone dello zio, Piero Gastaldo, di Gassino, il quale, colto da malore, ha perso il controllo della guida. Il furgone è uscito di strada; quando il Gastaldo ha ripreso i sensi si è trovato accanto la nipote sangui nante: l'ha soccorsa e portata al- l'ospedale. * Colto da un collasso in casa, Pietro Impellizzeri, 46 anni, corso Orbassano 268, è morto sull'ambulanza della Croce Rossa che lo portava al Mauriziano. * L'altra notte 1 ladri, con un ivo di acciaio legato ad un'Al fa 1750, hanno strappato la saracinesca del negozio di abbigliamento e confezioni Palma, in corso Agnelli 100, di proprietà di Michele Carlino, 48 anni, abitante a Vinovo. Sebbene la sirena d'allarme suonasse a distesa e molte persone si fossero affacciate alle finestre, I malviventi hanno continuato a caricare sull'auto indumenti di ogni genere per un valore che supera i 15 milioni. Sono fuggiti pochi istanti prima che arrivasse la polizia. * Nell'infermeria delle « Nuo- ve u un detenuto, Renato Ricci, 40 anni, ricoverato da circa due mesi, ha accoltellato, ieri pome- riggio, una guardia provocandole leggere ferite alle braccia. E' ac- caduto quando l'appuntato Ledda gli ha comunicato che domani sarebbe stato trasferito in un altro penitenziario. Il detenuto ha reagito in un primo tempo urlando poi si è scagliato contro la guardia impugnando un rudimentale coltello che teneva nascosto sotto il materasso.

Persone citate: Gassino, Gastaldo, Ledda, Piero Gastaldo, Pietro Impellizzeri, Renato Ricci, Scalia

Luoghi citati: Barge, Torino, Vinovo