Su strada dall'Olanda al Pakistan

Su strada dall'Olanda al Pakistan Su strada dall'Olanda al Pakistan Tre camion pesanti Fiat trasportano regolarmente materiali pregiati da Amsterdam a Karachi - Un viaggio di 29 giorni : 10.700 km di strade sovente impervie e di deserto // trasporto su strada r':' materiali dall'Olanda al Pakistan, quasi dieci volte l'anno, è nonostante tutto da considerare piuttosto eccezionale. Lo effettuano tre autocarri Fiat (due del tipo 697 a tre assi con semirimorchio per un peso complessivo di 36 tonnellate, e un 619 a due assi e semirimorchio di 32 t complessive), collegando Amsterdam con Karachi attraverso circa 10.700 chilometri per trasportare apparecchiature e parti di una grande fabbrica olandese di televisori a uno stabilimento di montaggio pakistano. Il viaggio dura 29 giorni, di cui 22 di marcia effettiva, con l'attraversamento di nove Paesi. Tutto è normale finché si tratta di viaggiare sulle autostrade olandesi e tedesche, attraversare l'Austria e l'Ungheria; le difficoltà vere cominciano in Jugoslavia, e precisamente con l'avvicinamento al confine della Bulgaria, e più tardi in Turchia, sugli altipiani dell'Anatolia, con strade dal fondo disastroso e un caldo soffocante, che i guidatori dei mezzi combattono con l'aria condizionata dell'impianto in cabina. Poi i 2000 metri di quota del passo sul monte Tahir, con pendenze superiori al 16 ver cento, rocce, strapiombi, e la media che scende a valori bassissimi. Dopo 13 giorni e 5 mila chilometri di marcia, il confine con l'Iran. A questo punto il nemico principale diventa la polvere, che in certi tratti annulla quasi completamente la visibilità. Una sosta a Teheran per il riposo degli autisti, la sostituzione dei filtri dell'olio e dell'aria, un ingrassaggio generale degli automez- it di d iiltà il convoglio di autocarri Fiat attraversa un villaggio turco incontro di due civiltà: il convoglio di autocarri Fiat attraversa un villaggio turco zi. Infine l'ultimo terzo del cammino, il più severo per l'attraversamento del deserto di Kavir e delle montagne lungo il confine afgano, l'isolamento assoluto lungo l'argillosa strada che penetra in territorio pakistano verso Karachi, i 40 gradi di calore, il 90 per cento di timidità. In queste condizioni, un guasto meccanico sarebbe una grave iattura, bisogna affidarsi alla robustezza di veicoli infaticabi¬ li come i Fiat 619 e 697. Finalmente, Karachi. La percorrenza media è di 500 chilometri il giorno, la velocità media sui 50 km orari. Da notare che dei 10.680 chilometri dell'intero itinerario, 2500 km sono percorsi sulle autostrade olandesi e tedesche. 4 mila su strade normali asfaltate, 1800 nel deserto iraniano. 2400 in montagna. Perché l'azienda olandese preferisce affidarsi agli au- 1 tocarri Fiat per trasportare ' via terra i suoi materiali fino in Pakistan, anziché spedirli via mare? Anzitutto per ragioni di tempo, giacché il vettore marittimo dovrebbe o circumnavigare l'Africa, oppure, anche dopo la recente apertura del Canale di Suez, passare dall'Atlantico al Mediterraneo, al Mar Rosso, al mare Arabico, dove si affaccia il porto di Karachi. Rimarrebbe la soluzione ferroviaria, altrettali- i to lunga di quella stradale ma decisamente più lenta del trasporto su autoveicoli pesanti, che garantiscono, quando i mezzi assicurano assoluta affidabilità, la massima puntualità del servizio > e il vantaggio di un solo carico in partenza e un so- 1 lo scarico all'arrivo, direttamente da magazzino a magazzino, f. b. Quando l'autocarro è più conveniente della nave

Persone citate: Tahir