Venezia: i grandi della danza
Venezia: i grandi della danza Venezia: i grandi della danza Allievi di tutta Europa per una Accademia internazionale con i maggiori maestri (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 13 giugno. I primi personaggi in arrivo alla Biennale sono giovani smilzi, ragazze longilinee, dagli accenti stranieri, che bussano al 3" piano di Ca' Giustinian, per chiedere una iscrizione. Sono gli allievi del l'Accademia internazionale della danza, che riunirà a Ve- nezia, da lunedì prossimo al Sluglio, quasi tutti i più grandi maestri del mondo: da YvetteChauviré a Maia Plissetskaja, da Maurice Béjart a Roland Petit, da Gades a Luisillo. A poche decine di metri, in piazza San Marco, si sentono i colpi di martello degli ope rai, che stanno mettendo a punto la pedana esagonale e le tribune appoggiate all'ala napoleonica delle Procuratie. Qui domani sera si inaugurerà il Festival Danza '75, con il balletto di Béjart sulla Nona Sinfonia. A Venezia si inizia con la danza, quest'anno: il settore fino a ieri più trascurato, in Italia e, da oggi, destinato a diventare fra i più importanti. La risposta alle iniziative annunciate ha sorpreso gli stessi promotori, che ora pensano di dare una continuità alle due manifestazioni. L'Accademia parte direttamente dalla Biennale, che l'ha inserita nel proprio ciclo di programmi. Prima ancora dell'annuncio ufficiale, dato venerdì scorso in una conferenza stampa, c'erano già tre- cento iscrizioni. Nei tre giorni successivi ne sono arrivate altre cento. E il ritmo aumenta. Vengono soprattutto dall'Ita- Paesi europei. E' il segno più vistoso di un interesse per il balletto che negli ultimi anni si è sviluppato eccezional- : mente, nel nostro Paese, so j prattutto attraverso la proliiderazione delle scuole, j Dice Mario Porcile, che ha 'la responsabilità del settore: lia, ma anche_da vari altri «Soltanto vent'anni fa, nominare in Italia una Markova o una Chauviré era ima cosa strana. Nessuno si interessava alla danza, da noi». Porcile è un genovese, ha dato vita, nel 1955, al Festival di Nervi, lavorando a lungo come isolato. Oggi, chiamato a Venezia, ha cercato di portare tutti i maestri conosciuti in tanti anni di attività. E la possibilità di questo confronto è un grosso richiamo, per i giovani danzatori e le danzatrici di tanti Paesi. Il problema sarà quello di sistemarli tutti, nei venti corsi che l'Accademia prevede. Si sono prenotati interi corpi di ballo. Nella conferenza stampa di lunedì, Porcile aveva detto che sarebbero venute tutte le ballerine torinesi del Regio. Il giorno dopo è arrivata una richiesta di partecipazione dalla Scala. «Una esperienza così non si era mai avuta. Questi giovani hanno la possibilità di conoscere tutto il meglio: nel balletto classico, nel moderno. ni ala. a- nel jazz, nel folclore». E i teatri li mandano. Danza '75 è la manifestazione: dell'Unesco, con il Centro ù il ni al- oliha e: ri I internazionale delle Arti e del Costume, a cui la Biennale partecipa, insieme con la Fenice. La rassegna «nasce da una constatazione: forse nessun'altra arte ha avuto nel nostro secolo uno sviluppo qualitativo e quantitativo paragonabile a quello conosciuto dalla danza», è scritto nel programma. Forse, nel mondo. In Italia sicuramente, per gli ultimi anni. Per questo Venezia, superando certe frizioni con l'Unesco, ha voluto la rassegna, che altre città francesi e belghe si erano già offerte di organizzare. Arriveranno 18 compagnie, con 56 spettacoli, da distribuire in tanti luoghi diversi, anche contemporaneamente. L'elenco delle compagnie è lungo, la fiera è ricca. Si va dal Ballet Rambert a Marta Graham, dal balletto di Buda mi o sa ale a, vi, aa, i nti liun ni di rà ei ia nnoreoodi a. si ni oalo. , . , pest a quello di Tokyo, da New York Dance Theatre al complesso della Scala, dalBaile espanol di Antonio Ga-des allo Zour Khaneh di Te heran, dall'Ensemble national du Senegal al Wayang Wong di Bah. Si ballerà in piazza San Marco e alla Fenice, ali ì- sola di San Giorgio e in cam-po del Ghetto novo: da doma- rli a domenica 6 luglio, per Venezia capitale della danza. g. c. Da stasera il Festival, con diciotto compagnie
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