Da Beethoven ai tibetani

Da Beethoven ai tibetani Da Beethoven ai tibetani Annunciato un programma di 54 concerti, con importanti solisti e complessi o a- Conclusa da poco, con la Passione secondo Matteo di Bach, la stagione concertistica '74-'75, l'Unione Musicale ha già diffuso il cartellone della prossima annata: 54 concerti divisi in due serie, fra il 1" ottobre e il 19 maggio, al Conservatorio e al Teatro Regio secondo le consuete scadenze del mercoledì e della domenica pomeriggio. Il programma è ben degno J della tradizione di vivacità culturale, di serietà e di impe-1 gno artistico che l'Unione Mu-! sicale ha portato nelle nostre i sale di concerto; inoltre, spa- j zia su una varietà di temi ca-1 pace di interessare pubblici i di gusti e preparazione diver- ! si. j Nel fascio delle proposte ! più allettanti, salta all'occhio : l e, o i- n- il ciclo di sei concerti dedica to a tutti i Quartetti di Beethoven, affidati con salomonica giustizia al Quartetto Italiano e al Quartetto Amadeus: una gara fra i due complessi oggi primi nel mondo, in cui il premio, certamente, se lo godrà sempre il pubblico. Altra ricognizione beethoveniana è quella sulle Sonate per violino e pianoforte (tre concerti, con Uto Ughi e Lamar Crowson). II discorso su Bach prosegue quest'anno con due serate dedicate ai Mottetti per coro a cappella (con il coro Hymnus di Stoccarda) e a quattro Cantate (con l'orchestra da camera Pforzheim e il coro di Karlsruhe). Nel settore contemporaneo spiccano un Omaggio a Bruno Maderna, ad opera di solisti come Lothar Faber, Severino Gazzelloni, Aloys Kontarsky, il Quartetto Parrenin e con l'intervento di Cristina Maderna, Massimo Mila e Luigi Nono, e un concerto del duo Canino e Ballista dedicato a Mantra di Stockhausen, forse il lavoro più significativo dell'ultima maniera del compositore tedesco. Le orchestre sinfoniche ospitate saranno la Filarmonica di Dresda diretta da Gunther Herbig, con l'Incompiuta di Schubert e la Nona di Bruckner, l'Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Polacca (direttore Ierzy Maksymiuk, musiche di Mozart, Beethoven, Penderecki e Stravinski) e la Filarmonica di Mosca con il suo direttore Kiril Kondrashin (in programma Prokofiev, Beethoven e Mahler). Nutrita la schiera dei solisti: Alexis Weissemberg (tutto Bach) Friedrich Guida, Maurizio Pollini, Nikita Magaloff, Rudolf Firkusny, Geza Anda (da molti anni assente da Torino), Teresa Berganza, Severino Gazzelloni con il Quartetto Heutling per i Quartetti di Mozart con flauto, Maria Tipo, Narciso Ye- pes, Igor Oistrach, il trio di I Frans Brùggen, Gustav Leo- nhardt e Anner Bylsma (che nell'imperversare dei com- plessi « barocchi » e il più | autorevole), Julian Bream (liuto e chitarra), Fernando Germani, Hermann Prey, i, Pierre Foumier e Jean Fon - ni i- a ida, il Trio Beaux Arts (prò- |gramma tutto di capolavori, Mozart, Schumann e Arciduca di Beethoven). Di grande interesse alcuni concerti « a soggetto »: Bach e l'Italia, Bach e la Francia, I prebachiani e Bach, con tre organisti, rispettivamente Lui-1 gi F. Tagliavini, Michel Chapuis e Daniel Chorzempa, e La Scuola napoletana con I Solisti Anquilani diretti da [ Vittorio Antonellini; inoltre, 1 I Musici presenteranno i Con- ! certi op. 9 (La Cetra) di Vivaldi, il Musicus Concentus di Firenze un programma in- ! teramente dedicato a Charles Ives, l'Orchestra da Camera Italiana una rassegna mozartiana con arie di raro ascoi- t0 (direttore e solista Clau dio Desderi); lo stesso com plesso suonerà anche con Sal vatore Accardo, presentando fia l'altro una riscoperta pa ganiniana, Il ballo dell'orso, mentre l'Orchestra da carne ra « Gasparo da Salò » ese guirà, sotto la guida di Avo- stino Orizio, Bach e Vivaldi, coppia augusta che figura an- che nel programma dei Filarmonici di Bologna diretti da Angelo Ephrikian. Fra gli altri complessi da camera si nota una robusta presenza di britannici: la celebre Academy of St. Martinin-the-fields (probabilmente mai venuta a Torino), l'Edward Tarr Brass Ensemble con le sue dorate trombe barocche, i Masterplayers, l'English Chamber Orchestra, l'Early Music Consort of London. Accanto a loro, l'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, il Quartetto di Madrigalisti di Madrid col duo pianistico Gold-Fizdale (per i Liebesliedervalzer di Brahms), l'Orchestra da camera Jean-Francois Paillard, lo Studio der fruhen Musik (musiche medioevali) e, punta esotica di tutta la rassegna, i Monaci del Tibet: gruppo di dodici Sacerdoti Lama dell'ordine dei Gelugpa (I Cappelli Gialli) che presentano antiche cerimonie buddiste tibetane. g. p. Per l'Unione Musicale