LA CRONACA DELLA TELEVISIONE

LA CRONACA DELLA TELEVISIONE LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Giallo con sadismo In pratica, da stasera, i programmi torneranno normali (ci sarà soltanto una piccola Tribuna elettorale di venti minuti, dalle 20 e 40 alle 21, per ricordare le modalità di votoj. Ma ieri sera la propa- \ ganda per l'imminente consultazione è stata ancora robusta: un'ora di «appello agli elettori», espressione che tra l'altro non suona neanche tanto bene, pare quasi alludere ad una disper-ata supplica in extremis, a braccia tese e con le lacrime agli occhi. Dopo di che è stata la volta di Ironside, questa serie con Raymond Burr che la Tv ha rispolverato per fare da riempitivo di un'ora, giusto il tempo cioè per colmare lo spazio fra «Tribuna» e il Telegiornale della notte. C'è da dire che si poteva e si doveva trovare un riempitivo migliore. Ci siamo visti due Ironside in due sere e abbiamo fatto il pieno. Il telefilm dell'altra sera, Visita ad un vecchio amico, è stato forse il pezzo peggiore del ciclo. Già in partenza la trovata di mettere un investigatore grasso e paralizzato su una carrozzella non è delle più brillanti. C'è una punta di sadismo nell'obbligar e un pover'uomo senza l'uso delle gambe in drammatici frangenti dove le medesime sarebbero di un'utilità enorme. Si \ resta impietositi e imbarazzati... Non è il caso di parlare di sadismo? Va bene, ma allora si tratta di una pesante ricerca di effetti melodrammatici, goffa, e fastidiosa, nella sua ripetitività inesorabile. Quaìito al telefilm, era quel che di più ingenuo e maldestro si possa immaginare: uno scarno intrigo incredibile, con due assassini, padre e figlio, di un'imbecillità desolante e con uno sceriffo dal ceffo banditesco che li protegge non sì sa bene perché. La figura del poliziotto corrotto poteva anche essere interessante, ma in realtà non lo era, tanto cadeva nel grottesco così da rasentare la caricatura. Alla fine Ironside faceva tutto lui: immobilizzava, stordiva e imbavagliava il criminale padre, annichiliva il criminale figlio e rendeva inoffensivo con una scarica elettrica lo sceriffo canaglia. Regìa primitiva, dialoghi di assoluta piattezza (e guai uuando si tenta di far delle spirito) e recitazione non su- "Ironside": le scarse qualità di un ciclo con l'ex Perry Mason periore a quella dei nostri più i scellerati romanzi a puntate, II telefilm di ieri. La testimone, era sfacciatamente ricalcato su famosi modelli, e la pesante ricerca di effetti melodrammatici (con una] punta dì sadismo) s'accentua-]va nel senso che accanto al- ! l'investigatore paralizzato c'era una ragazza — la testimone di un delitto — cieca da due anni a seguito di un inci- dente d'auto causato dal fi- danzato... Comunqiie il raccontino, per quanto modesto, era un po' meglio del prece- dente perché dotato di un mi nimo di suspense. Deprechia- mo ancora una volta che al posto di una serie del genere, vecchia e frusta, non sia stato trasmesso, ad esempio un ci- ciò come «Storie in una stan- za» confinalo e nascosto di sabato sul «secondo»: le «Sto- rie in una stanza» erano, anche dove c'era l'errore, il prodotto di uno sforzo e di un'intelligenza: questi sono gli anonimi prodotti di una gi- gantesca industria che bada soltanto a sfornare la quantità. u. bz.

Persone citate: Perry Mason, Raymond Burr