Cardillo alleato dei contribuenti

Cardillo alleato dei contribuenti Cardillo alleato dei contribuenti "Ho fatto due volte invano la traduzione fra Procida e Torino: intanto il cittadino paga" Una telefonata anonima, ieri I mattina, è giunta ai carabinieri: « Attenzione, Giuseppe Car- i dillo tenterà dì fuggire dal tribùnaie ». Cardillo, condannato al- | l'ergastolo perché ritenuto corresponsabile dell'uccisione dell'orefice Baudino, è infatti comparso davanti ai giudici di secondo grado (pres. Germano, p.g. Buscaglino) perché appellante contro una sentenza del tribunale che, per un modesto episodio di contrabbando di sigarette, gli inflissa un mese di reclusione nel luglio 1973. Nell'aula 1 servizi di sicurezza sono stati rinforzati. Carabinieri in borghese, per prudenza, hanno ispezionato anche i locali adiacenti. Del resto si sapeva, fin dall'inizio, che il processo non si sarebbe fatto: Cardillo, dete- ] nuto a Procida, aveva avuto la notifica con qualche giorno di ritardo sui termini stabiliti. Cardillo, difeso dall'aw. Perla, non ha rinunciato ai termini che la legge gli concede. E lo ha fatto, dichiaratamente, per protesta. « II 13 maggio — ha detto — ero a Torino, tradotto da Procida, per un altro processo. Il mio difensore fece presente a chi di dovere che l'appello dt oggi era già fissato ed era quindi inopportuno tradurml due volte fl.no a Procida. Hanno preferito rispedirmi laggiù e farmi rifare il viaggio una seconda volta. Sono 1600 chilometri e 1 milione e 600 mila lire di spese inutili a carico dei contribuenti. Non mi si dica che il provvedimento è stato preso per ragioni di sicurezza. Non avevo dato alcun motivo per essere tradotto. Panizzarl aveva fatto quel che aveva fatto, ed io lo I i | ] capisco, perché siamo innocenti. Ma da parte mia stavo tranquillo ». Il presidente ha disposto che Cardillo sia trattenuto a Torino e che la citazione gli sia notificata tempestivamente, con 15 giorni di anticipo. * Rapina alla ditta « M.G. » in via Casagrande 16 a Venaria. La scorsa notte verso l'una il custode Mario Savoca, 61 anni, che stava pulendo la guardiola, ha sentito il vetro del portone d'ingresso volare in frantumi. E' accorso, quattro giovani mascherati con calzamaglia scura gli hanno spianato contro le pistole intimandogli di non opporre resistenza. Lo hanno costretto a sedersi su una sedia metallica e legato con una robusta corda. Indisturbati hanno saccheggiato il magazzino, caricando circa 250 mole per tagliare marmi e metalli su due camioncini, uno dei quali rubato alla ditta stessa. Hanno ancora tentato di aprire la cassaforte a muro, ma le pareti corazzate hanno resistito alla fiamma ossidrica. Il danno supera gli ottanta milioni. Solo alle 6, dopo due ore di paziente lavoro, il custode è riuscito a liberarsi sfregando le corde che lo imprigionavano contro uno spigolo metallico della sedia. Ha dato l'allarme al carabinieri, ma dei banditi nessuna traccia. -*• Lo studente Sandro Montalbano, 15 anni, via Mascagni 2/A, mentre si trovava con un amico, Benedetto Cusimano, davanti al _ portone di casa, è stato rapinato dell'orologio da tre giovani, uno dei quali, armato di coltello, ha minacciato di sfregiarlo. I rapinatori sono fuggiti su una «500». * Investito da una Renault, nei pressi del cimitero di Santena, dove abita in via Milite Ignoto 32/3, Cosimo Zaccaria, di 66 anni, ha riportato fratture alla regione zigomatica sinistra, al costato e ad una gamba. E' stato ricoverato alle Molinette con prognosi riservata. Protesta dell'ergastolano

Luoghi citati: Procida, Santena, Torino, Venaria