Diciassette anni alla sposina accusata di uxoricidio: il suo amante si suicidò

Diciassette anni alla sposina accusata di uxoricidio: il suo amante si suicidò La sentenza in corte d'assise d'appello a Milano Diciassette anni alla sposina accusata di uxoricidio: il suo amante si suicidò (Dal nostro corrispondente) Milano, 11 giugno. I giudici della Corte d'assise d'appello di Milano, hanno condannato a diciassette anni per omicidio volontario, Angiolina Mutti, 29 anni, per avere ucciso il marito e di avere indotto l'amante al suicidio. Il procuratore generale aveva chiesto l'ergastolo. I giudici della Corte d'assise di Como, in prima istanza, avevano assolto la donna per insufficienza di prove. L'imputata, alla lettura della sentenza, è scoppiata in un pianto dirotto e si è accasciata sulla sedia. La drammatica vicenda avvenne nella frazione Rogoreto di Casatenovo, il 1G novembre 1973, dove Angiolina e il marito Andrea Pulici, 38 anni, operaio in un grosso salumificio di Casatenovo, gestivano un bar. I due si erano conosciuti nel 1964, a Mariano Comense, dove lei abitava con i genitori. Un inizio scherzoso poi la corte, l'amore e il 3 luglio del 1967, le nozze. Il 12 maggio dei- l'anno successivo nasceva un figlio, Roberto. Una unione serena, poi improvvisamente qualcosa si rompe nell'equilibrio fami- l liare. Da dietro il banco di mescita la prosperosa Angiolina prende a sorridere o a rispondere ai sorrisi di Giancarlo Corbetta, un operaio di 38 anni che lavora nello stesso stabilimento del marito. La gente se ne accorge, mormora. Andrea si costringe a non dar peso alle allusioni che coglie alle sue spalle. Ma, un giorno, rompe la vecchia amicizia con Giancarlo e lo caccia dal suo locale: « Vattene. Non ti voglio più vedere ». Quello che in fondo doveva essere un avvertimento per i due amanti, non funziona: i due continuano a vedersi di nascosto. Arriviamo al 16 novembre 1973. I coniugi vanno al cinema a Lecco e al ritorno, dopo aver accompagnato a casa la moglie, Andrea Pulici sparisce con la sua « 500 ». Il giorno dopo la donna denuncia la scomparsa e nel pomeriggio il Pulici viene trovato cadavere nella vettura sprofondata nell'Adda: sul corpo gli inquirenti riscontrano nume¬ rose ferite. Non basta: qualche ora dopo i carabinieri interrogano a Ronco Briantino perché un uomo — identificato poi in Giancarlo Corbetta — si era gettato sotto il treno. Le indagini avevano portato alla convinzione che Angiolina Mutti, con la complicità dell'amante, avesse ucciso il marito ed avesse poi istigato Giancarlo Corbetta a togliersi la vita. Rinviata a giudizio sotto l'accusa di omicidio premeditato, era stata però assolta, g. m. l Angelina Mutti

Persone citate: Andrea Pulici, Angelina Mutti, Angiolina Mutti, Giancarlo Corbetta, Pulici

Luoghi citati: Casatenovo, Como, Lecco, Mariano Comense, Milano, Ronco Briantino