Premio dei Lincei al Cottolengo

Premio dei Lincei al Cottolengo Riconoscimento al suo alto valore morale e umanitario Premio dei Lincei al Cottolengo Roma, 11 giugno. L'alto valore morale e urna-nitario del Cottolengo di Tori-no è stato sottolineato oggi all 'accademia nazionale Lincei con un premio di 20 milioni, consegnato alla presenza del presidente della Re , pubblica, Giovanni Leone, dil rante la solenne cerimonia di 1 lzionale di alto valore morale 1 e umanitario. La commissio chiusura dell'anno accademico. Secondo la motivazione, quella del Cottolengo «è un'istituzione che nella sua opera si ispira unicamente a princìpi di carità umana con l'esclusivo intento di offrire assistenza alle persone bisognose soprattutto delle classi più umili e disagiate, accogliendo anche le forme più gravi di minorazioni psichice e di anomalie fisiche spesso incurabili». Il premio, che viene assegnato ogni anno, porta il nome di Antonio Feltrinelli ed è ! destinato ad un'impresa ecce¬ dei Ine giudicatrice, che lo ha as- 1 segnato all'unanimità, ha mo- i tivato la sua scelta ricordan- i do le numerose benemerenze ' | dell'opera torinese. Fondato a Torino da don Giuseppe Benedetto Cottolengo (nato a Bra nel 1786, morto a Chieri nel 1842 e canonizzato nel 1934), l'istituto ha la figura giuridica di ente morale, costituito con decreto di re Carlo Alberto fin dal 27 agosto 1833. La casa madre è in via Cot-i tolengo 14 a Torino e comprende un ospedale aperto anche agli esterni, due cronicari, «famiglie» (cioè reparti) di bambini dalle classi elementari fino alle medie incluse, «famiglie» di minorati fisici e psichici d'ambo i sessi (invalidi, sordomuti, epilettici ecc.). All'epoca dell'ultimo censimento, gli ospiti della casa madre comprese le religiose incaricate dell'assistenza, erano 4200. L'opera possiede inoltre e gestisce altre 120 succursali in diverse regioni d'Italia: scuole materne, case di ripo ' so per anziani, case per mino- rati eccetera. A Torino è presente con altre due case, a Biella con una casa, a Cuneo con due, a Mondovì con una, a Pinerolo con due. b. g.

Persone citate: Antonio Feltrinelli, Carlo Alberto, Giovanni Leone, Giuseppe Benedetto