I due treni, secondo l'orario erano "destinati" allo scontro di Tito Sansa

I due treni, secondo l'orario erano "destinati" allo scontro Incredibile motivo della sciagura a Monaco (38 morti) I due treni, secondo l'orario erano "destinati" allo scontro (Dal nostro corrispondente) Bonn, 9 giugno. I morti nella sciagura ferroviaria di ieri pomeriggio a Warngau, una cinquantina di chilometri a Sud di Monaco di Baviera — dove due treni passeggeri si sono scontrati frontalmente su un tratto a binario unico — sarebbero 38, i feriti una novantina. Diciamo « sarebbero » perché ancora oggi, ventiquattr'ore dopo l'incidente, le autorità non si sono messe d'accordo sul numero dei morti, una fonte parla di 36, un'altra di 42, la procura di Stato insiste sul numero 38, specificando peraltro che si tratta di 25 donne e di 11 uomini, la cui somma è 36. La confusione è ancora grande, iersera e stanotte era enorme, tanto che i principali giornali sono usciti sta¬ mane senza la nccizia dello scontro, alcuni pubblicano sotto un titolino a una colonna « 2 morti e 38 feriti », altri parlano di 25 vittime, altri ancora di 33. Il servizio di informazioni giornalistico della radio e della televisione non ha funzionato, come è già accaduto altre volte quando sono accaduti fatti imprevisti, in particolare in un giorno festivo. Incredibile è anche la dinamica dello spaventoso incidente, nella sua ricostruzione cronologica. I due treni, che percorrevano in direzioni opposte il medesimo binario tra le stazioni di Schaftlach e Warngau, l'uno diretto verso Monaco pieno di gitanti di ritorno dal « week-end », l'altro quasi vuoto, dovevano scontrarsi « per forza », afferma la polizia di Monaco nel suo pri¬ mo rapporto. L'errore sta nel nuovo orario estivo, entrato in vigore appena domenica 1° giugno: esso prevede che il primo treno parta da Schaftlach alle 18,27 per arrivare a Warngau alle 18,33 e che il secondo treno lasci la seconda stazione alle 18,28 per giungere alla prima stazione alle 18,33. Insomma, poiché matematica e geometria non sono opinabili, i due convogli erano « obbligati » a scontrarsi frontalmente « intorno alle 18,30 », a condizione che viaggiassero in orario. Il che è avvenuto. Se la sciagura non è accaduta prima lo si deve al fatto che uno dei due convogli (quello carico di gitanti) circola soltanto di domenica e il giorno del suo primo viaggio, domenica 1° giugno, aveva un paio di minuti di ritardo. La direzione delle ferrovie respinge quest'interpretazione e scarica sul capostazione di Warngau (rientrato ieri da cinque settimane di ferie) la responsabilità dello scontro. In una conferenza stampa il presidente della « Bundesbahn » Vaerst ha detto che « indipendentemente dall'orario », il capostazione era obbligato a fermare uno dei due convogli, come prevede « lo speciale programma di produzione e di rendimento » e ha aggiunto tra la sorpresa generale che negli orari ferroviari della Germania Federale « esistono chissà guanti casi paralleli » di treni che dovrebbero percorrere contemporaneamente lo stesso binario unico in direzioni opposte. Sono i capistazione che debbono provvedere, dando via libera, mediante il telefono, a un treno in partenza, dopo essersi accertati che la linea è sgombra. Si provvederà comunque a controllare gli orari e a mettere blocchi automatici sui percorsi a binario unico, i quali nel Paese del miracolo economico, sono di oltre 1800 chilometri. Spetterà alla procura di Stato, che ha requisito tutte le registrazioni elettromagnetiche tra i diversi capistazione, di chiarire le cause dello scontro e di accertare le responsabilità. Finora si sa soltanto di certo che i due treni si sono avventati l'un contro l'altro a circa 100 chilometri l'ora ciascuno; che i due loj comotori e quattro vagoni si sono incastrati e accavallati; ' che i soccorsi sono giunti in j ritardo, perché le strade erai no intasate da migliaia di automobili di gitanti e di curiosi sordi agli appelli radio che li invitavano a sgomberare; che diversi feriti estratti dalle lamiere molte ore dopo la sciagura sono giunti all'ospedale soltanto nel cuore della notte o all'alba e che diversi morti forse sarebbero ancora in vita se i soccorsi fossero stati più solleciti. Soltanto stasera si è appreso che tre giorni prima dell'incidente di ieri, una sciagura analoga era stata evitata miracolosamente grazie alla prontezza di riflessi di un giovane macchinista. Tito Sansa

Luoghi citati: Bonn, Germania Federale, Monaco, Monaco Di Baviera