di Svezia il titolo mondiale è più vicino

di Svezia il titolo mondiale è più vicino Lauda con tante ali sul casco L'austriaco, ad ogni successo, ne aggiunge una imitando gli aviatori vittoriosi nei duelli aerei - Ora ne ha cinque e altre, probabilmente, sono in arrivo - Anche Regazzoni avanza in campionato - Le prossime gare favorevoli ai piloti di Maranello Sul casco di Niki Lauda i piedini argentati con le ali (simbolo della Casa di pneumatici che fornisce la Ferrari) sono diventati cinque. Rappresentano le vittorie ottenute dall'austriaco in Grandi Premi valevoli per il campionato del mondo di Formula 1: Spagna e Olanda l'anno scorso, Monaco, Belgio e Svezia nell'attuale stagione. Questo vezzo di Niki, che ricorda le sbarrette poste sulla fusoliera dei propri velivoli dagli aviatori per celebrare gli aerei nemici abbattuti in battaglia, non dovrebbe esaurirsi tanto presto. La sua superiorità e quella della 312'T limitano sempre di più lo spazio agli avversari. Il fatto che l'ultimo pilota vincitore di tre corse consecutive si chiami Jackie Stewart (accadde nel 1971 con la sequenza Francia - Inghilterra - Germania) ha un certo significato. Lo scozzese e la Tyrrell, allora, dominavano il campionato. Erano il binomio più forte, come il successo nella lotta per il titolo venne a confermare. Lauda e la Ferrari sono l'accoppiata vincente di oggi, che non solo sa imporsi nei circuiti più favorevoli, ma anche su quelli in teoria più ostici. L'accostamento induce ad essere ottimisti sull'esito del - mondiale » 1975. anche se mancano ancora otto prove alla conclusione. Lauda in Svezia ha dimostrato una grande intelligenza come pilota e una pulizia di guida « alla Stewart ». Nella prima metà della i corsa è rimasto saggiamente nel gruppetto di testa, senza commettere un errore e attendendo che le gomme — di tipo molto duro — esprimessero il miglior rendimento; nella seconda è passato all'attacco e ha « saggiato » la resistenza di Carlo Reutemann evitando ogni rischio. Infine, il sorpasso-capolavoro alla fine del lungo rettilineo di Anderstorp. Chi ha seguito il Gran Premio alla televisione ha potuto apprezzare lo stile di Lauda e le possibilità della sua monoposto. Lo abbiamo già detto: questi sono fatti e non chiacchiere o artificiose polemiche. Niki è un autentico campione che sta raggiungendo il suo scopo (il titolo mondiale) e la sua vettura è forse il più valido « mostro » di plastica ed acciaio realizzato negli ultimi anni dalla Ferrari. Una indovinata scelta di gomme, favorita dalle condizioni climatiche di Anderstorp al momento della gara (temperature del manto stradale e dell'ambiente piuttosto elevate sì da favorire pneumatici con mescola meno soffice e costruzione piuttosto rigida), hanno restituito alla 312 T quella competitività che nei convulsi giorni di prove pareva sparita. E il discorso è maggiormente valido se si considera il terzo posto di CLy Regazzoni. La vittoria di Lauda e il notevole piazzamento del suo compagno (che era partito in sesta fila, alla pari con Emerson Fittipaldi, finito ottavo) costiti iscono, soprattutto in circuito tanto difficile, un magnifico risultato di squadra. Se osserviamo i motivi dei ritiri o dei rallentamenti di chi precedeva Lauda nelle fasi iniziali del Gran Premio di Svezia, possiamo apprezzare ancora di più la prova dell'austriaco e della sua monoposto. Vittorio Brambilla, che si merita per la sua tenacia e per la sua classe un caloroso « in bocca al lupo » per le prossime gare, si è arreso per una lesione da usura della gomma anteriore sinistra della sua March; Jean-Pierre Jarier (Shadow) è stato messo ko dal motore; Patrick Depailler I (Tyrrell) è finito al box con i freni | in crisi; Carlos Pace e Reutemann (Brabham) sono stati traditi i dai pneumatici: il primo è addi- ! rittura finito fuori pista per lo 1 scoppio di una copertura. Per il binomio Lauda-Ferrari è continuato il felice cammino in 1 campionato. Dall'inizio della sta- I gione ad oggi il « duo • non ha j | mancato un colpo, salvo a Bar- ; cellona, dove fu scaraventato con- j tro la macchina di Regazzoni da | un galeotto tamponamento di Mario Andretti. Diciamo Lauda-Ferrari e non Lauda-312/T perché in Argentina e Brasile l'austriaco ottenne il sesto e il quinto posto con la «vecchia » 312/B3, la monoposto del 1974. Con la T, al suo esordio in Sud Africa, altro quinto posto, poi tutte vittorie, a partire da quella non valida per il mondiale raggiunta a Silverstone. Un bilancio più unico che raro. Regazzoni, intanto, ha raggiunto un discreto piazzamento nel campionato. Lo svizzero è in sesta posizione, con 12 punti con- j tro i 32 del compagno di squadra, i 22 di Reutemann, i 21 di | Fittipaldi, i 16 di Pace e i 15 di Scheckter. Se Clay, che non è ! riuscito a prendere punti in Sud I Africa (per la banalissima rottu-1 ra del comando acceleratore), in i Spagna (grazie ad Andretti) e a ; Monaco (gettato in testa-coda al 1° giro da Scheckter), si adeguerà al ritmo di Niki, veramente nel I | mondiale » risuonerà solo la I musica - Ferrari. Lauda, ormai, ha le ali ai piedi | (o al casco, non importa) e il prossimo impegno di Zandvoort si prospetta molto favorevole. Nel 1974 l'austriaco e Regazzoni partirono in prima fila e in gara dominarono i rivali come da anni non accadeva in Formula 1, conquistando un bellissimo « doppietto ». Se la Ferrari e i suoi piloti riescono ad affermarsi anche quando sembrano in difficoltà, come ad Anderstorp, cosa capite¬ rà in Olanda? In Francia, a Le Castellet, la nostra squadra non ha mai brillato, mentre in Inghilterra, a Silverstone. pochi mesi fa Lauda si imposte davanti a Fittipaldi. Prospettive ottime per la Germania e il Nuerburgring, meno liete per l'Austria e Zeltweg, di nuovo buone per Italia (Monza) e Canada (Mosport), negative per gli Usa (Watkins Glen). La bilancia pende decisamente a favore di Lauda e della 312 T, che potrebbero laurearsi campioni già a Monza. Anche gli avversari se ne rendono conto. Ufficialmente, i vari Reutemann, Fittipaldi. Pace e Scheckter proclamano che « nulla è perduto », ma nei « teams » inglesi si notano facce scure. Molti piloti hanno già fatto sapere, più o meno apertamente, che correrebbero molto volentieri per Maranello nel 1976. Ci pare di ricordare I vecchi tempi, quando c'era gente che si presentava da Enzo Ferrari con il berretto in mano, chiedendo una macchina. Michele Fenu II cammino verso il primato in Formula 1 Gran Premio Primo Secondo Terzo Quarto Quinto Sesto ARGENTINA Fittipaldi Hunt Reutemann Regazzoni Depailler Lauda (Mc Laren) (Hesketh) (Brabham) (Ferrari) (Tyrrell) (Ferrari) BRASILE Pace Fittipaldi Mass Regazzoni Lauda Hunt (Brabham) (Mc Laren) (Mc Laren) (Ferrari) (Ferrari) (Hesketh) S AFRICA | Scheckter Reutemann Depailler Pace Lauda Mass ] (Tyrrell) (Brabham) (Tyrrell) (Brabham) (Ferrari) (McLaren) SPAGNA Mass Ickx Reutemann Jarier Brambilla Lombardi (Mc Laren) (Lotus) (Brabham) (Shadow) (March) (March) MONACO Lauda Fittipaldi • Pace Peterson Depailler Mass (Ferrari) (McLaren) (Brabham) (Lotus) (Tyrrell) (McLaren) BELGIO Lauda Scheckter Reutemann Depailler Regazzoni Pryce (Ferrari) (Tyrrell) (Brabham) (Tyrrell) (Ferrari) (Shadow) SVEZIA Lauda Reutemann Regazzoni Andretti Donohue Brise (Ferrari) (Brabham) (Ferrari) (Parnelli) (Penske) (Embassy) Dopo sette prove Lauda guida la classifica del « mondiale » di F. 1 con 32 punti. L'austriaco e seguito da Reutemann (22), E. Fittipaldi (21), Pace (16), Scheckter (15), Regazzoni (12), Depailler (11), Mass (10,5), Hunt (7), Ickx, Peterson e Andretti (3), Donohue (2), jarier (1,5), Brambilla, Pryce e Brise (1), Lombardi (0,5). I punti sono assegnati cosi: 9 al 1", 6 al 2", 4 al 3°, 3 al 4°, 2 al 5° e 1 al 6" (in Spagna sono stati attribuiti punteggi dimezzati perche la corsa e stata sospesa in anticipo). Alia conclusione del campionato mancano otto gare: Olanda (Zandvoort, 22 giugno), Francia (Le Castellet, 6 luglio), Inghilterra (Silverstone, 19 luglio). Germania (Nuerburgring, 3 agosto), Austria (17 agosto), Italia (7 settembre), Canada (21 settembre) e Stati Uniti (5 ottobre). La Ferrari 312 T di Lauda che ieri ha vinto per la terza volta nel mondiale di Formula 1 Dopo il trionfo nel Gran di Svezia il titolo mondiale è più vicino