Francobollo: arte e svago di Loris Mannucci

Francobollo: arte e svago Francobollo: arte e svago (Nostro servizio particolare) Parigi, 9 giugno. Il francobollo, svago, talvolta passione, del povero come del ricco, dell'umile e del potente, è anche un'opera d'arte originale in miniatura, e rappresenta una somma di espressioni artistiche armoniosamente riunita su un piccolissimo spazio: la creazione del soggetto, l'incisione e le sue varie tecniche, la stampa, la storia, la geografia, la scienza, lo sport, insomma la cultura e la pedagogia, trovano un valido appoggio al rettangolino di carta che porta per il mondo il ricordo di avvenimenti, la riproduzione di paesaggi, uomini celebri, monumenti, opere d'arte, illustra la fauna e la flora, le attività umane... Tutto ciò viene messo in evidenza dalla bellissima mostra «Arphila 75» aperta sino al 16 giugno al «Grand Palais» di Parigi, generalmente destinato alle importanti manifestazioni artistiche. Venti Paesi esteri sono rappresentati alla mostra, insieme con 131 commercianti di francobolli tra cui l'italiano Bolaffi, le organizzazioni filateliche, la stampa specializzata e periti che, su richiesta, indicano gratuitamente se un pezzo è autentico. I falsi non mancano da quando certi francobolli sono saliti a prezzi altissimi e diventano rifugio della speculazione. I francobolli sono esposti in 4.500 quadri e tra essi figurano pezzi rarissimi di tutti i paesi. L'Italia, insieme con le emissioni degli ultimi dieci anni, presenta molte buste, ingiallite, alle volte col solo timbro postale quando il francobollo non esisteva ancora, della Repubblica di Venezia, del Regno delle due Sicilie, del Lombardo Veneto, degli Stati sardi, dello Stato pontificio, della Romagna, del Friuli. Una busta spedita da Venezia a La Tana è del 25 giugno 1390, un'altra da Can- dia a Venezia è del 21 marzo 1421... Su una busta spedita! da Napoli nel 1837 si legge il timbro: «Pacchetto a vapore Sicilia», e su un'altra spedita da Messina: «Piroscafi postali italiani». Alcune delle collezioni esposte sono famose, come quelle della regina Elisabetta d'Inghilterra e del principe Ranieri di Monaco. La mostra vuole anche sottolineare che il francobollo è 10 specchio di un paese e di un'epoca ed un invito al viaggio. Uno spazio importante è dedicato all'arte, che ha trovato nella filatelia un ampio campo da sfruttare. Quattordici modelli realizzati da maestri francesi e stranieri di fama internazionale, come Vasarely, Mathieu, Carzou, Cesar, Chillida, indicano quel che sarà probabilmente il francobollo di domani. Su questo tema si terrà un colloquio internazionale all'Unesco 11 14 ed il 15 giugno. Loris Mannucci Venti Paesi espongono alla mostra di Parigi

Persone citate: Bolaffi, Chillida, Elisabetta, Ranieri Di Monaco, Vasarely