Il programma elettorale
Il programma elettorale Il programma elettorale Pli: per il Comune politica delle cose I liberali si propongono per una maggioranza che garantisca coerenza politica ed efficienza «Un programma serio, concreto e realizzabile, tecnicamente all'avanguardia perché aperto alle soluzioni indicate dalle più moderne realtà occidentali, politicamente determinato con sufficiente chiarezza per Impedire che la città muoia vittima dell'Immobilismo clientelare del centrosinistra o si arrenda inerme al governo di un sindaco comunista»: queste le «credenziali» con cui il pli torinese si presenta alla prova elettorale di domenica prossima. Sono state presentate ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato anche annunciato il costo della campagna di propaganda del pli nella provincia: 40 milioni, 25 dei quali garantiti dalla direzione nazionale e 15 reperiti fra gli iscritti. «Preciseremo agli elettori come sono stati spesi», e stato detto. Il pli è critico nei confronti della passata amministrazione, a cui rimprovera di non aver praticato una «politica delle cose». Si preoccupa che almeno per il futuro si possa avere una «garanzia di coerenza politica e di efficienza, di serietà e di correttezza amministrativa». Per il raggiungimento di questo obiettivo è considerato necessario un rafforzamento del partito, che potrebbe essere protagonista di «una maggioranza organica in grado di formulare scelte e Indicare priorità nella soluzione dei problemi torinesi». Questi obiettivi sono stati indicati da tre candidati: Carlofelice Rossotto, segretario provinciale, Giuseppe Bava, segretario cittadino, e Mario Arcar!, capogruppo uscente del pli. I liberali vogliono anche il riequilibrio fra le diverse zone del Piemonte, un nuovo piano regolatore, la soluzione del problema della casa e del nodo rappresentato dal centro storico, la riforma dei trasporti, scelte efficaci per l'assistenza sanitaria.
Persone citate: Giuseppe Bava, Mario Arcar, Rossotto
Luoghi citati: Piemonte
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