I sindacati da Moro "confronto globale" di Giovanni Trovati

I sindacati da Moro "confronto globale"Ieri prima riunione, la prossima il 19 I sindacati da Moro "confronto globale" Gli argomenti da esaminare sono impegnativi: occupazione, investimenti, Mezzogiorno, ristrutturazioni industriali, agricoltura e trasporti Roma. 9 giugno. Il governo esaminerà entro luglio con i sindacati dei lavoratori i problemi di maggiore interesse ed attualità riguardanti l'occupazione, gli investimenti, il Mezzogiorno, le ristrutturazioni industriali, l'agricoltura e i trasporti. In sostanza, la linea di politica economica per il futuro, a breve e media distanza, che il movimento dei lavoratori ha ripetutamente chiesto che sia sostanzialmente riveduta. Il primo incontro si svolgerà giovedì della prossima settimana, e riguarderà il Mezzogiorno, cominciando dalla Campania e in particolare dall'area napoletana; seguiranno altri colloqui per l'edilizia, l'industria tessile e dell'abbigliamento, l'agricoltura, i settori dell'auto e dei trasporti, le Partecipazioni statali. Analoghe consultazioni saranno realizzate dal governo con le organizzazioni degli imprenditori. Per il settore pubblico si provvederà rapidamente alla costituzione della delegazione dei rappresentanti degli enti parastatali e di un apposito comitato previsto dalla legge di riassetto degli istituti pubblici. E' questo, in breve, il risultato di una riunione di quattro ore tenutasi a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Moro, fra governo e sindacati. Una riunione che segna la ripresa del « dialogo Giancarlo Fossi (Continua a pagina 2 in quarta colonna) sporti; la politica energetica; l'agricoltura; le opere pubbliche e l'edilizia economica: infine le vertenze del Mezzo| giorno (Campania, Basilicata. j Puglia, Sardegna e Sicilia). ; Un successo per il governo già | sarebbe conoscere bene quel ' che i sindacati vogliono e che I cosa offrono. C'è un governo, I ma c'è sempre meno lo Stato. Il governo, per riprendere in mano lo Stato, ha bisogno di una concorde maggioranza parlamentare, e più ancora del sostegno dei sindacati. Lo stesso sciopero dei finanziari autonomi, manifestazione di corporativismo suicida, può avere una soluzione se le tre Confederazioni offrono un efficace contributo. Quest'incontro tra sindacati e governo, che viene dopo le critiche e le autocritiche fatte a Rìmini dalla Cgil, dalla Cisl e dalla UH, sottintende la voI lontà delle tre Confederazioni ! di proseguire con maggior I convinzione sulla strada della ! nuova strategia: non esclusi\ vomente compiti rivendicativi, ma influenza diretta sulle | grandi scelte di politica economica. Non si tratta, come si afferma in campo comunista, di abbandonare il ruolo tradizionale per un ruolo più ampio, \ sì tratta di una innovazione ! istituzionale. L'art. 39 della | Costituzione, frutto di laboI riosi compromessi, assegna ai I sindacati la facoltà di «stipu\ lare contratti collettivi di la1 voro» e basta. Adesso i sindaci cali, come ha detto Camiti a i Rimini, rifiutano di operare ■ nell '«ambito puramente con! trattuale», e chiedono, come j sottolinea la mozione concluI siva dell'assemblea, di essere «interlocutore decisivo nelle grandi scelte di politica economica». Quel decisivo, che è più di privilegiato, in qual misura è compatìbile con le funI zìoni dei partiti? E' un problema che va mai turando dall'autunno caldo j del '69. La Costituzione si limitava ad esprimere l'esperienza sindacale precedente al 1922. Nel 1975 il sindacato si è arricchito di nuove esperienze e dì nuova cultura e. i poiché è forte, chiede spazio politico. Quando il problema fu posto ufficialmente la pri| ma volta, nella estate del 11970, provocò una crisi di goI verno. Moro se ne rende conj to, comprende la portata del nuovo ruolo dei sindacati che ; suppone un diverso ruolo delj le forze politiche e dello stesI so Parlamento. E' tutto da dij scutere. Ma il porlo correttamente oggi può essere l'inizio | di tempi nuovi e favorire la - soluzione della crisi dello Sta1 to, dell'economia, delle istìtu! zioni. Giovanni Trovati

Persone citate: Giancarlo Fossi, Moro

Luoghi citati: Basilicata, Campania, Puglia, Rimini, Roma, Sardegna, Sicilia