Lotta incerta a Le Castellet tra Agostini, Cecotto e Baker di Giorgio Viglino

Lotta incerta a Le Castellet tra Agostini, Cecotto e Baker Lotta incerta a Le Castellet tra Agostini, Cecotto e Baker (Dal nostro Inviato speciale) Le Castellet, 7 giugno. Ancora una volta i problemi della sicurezza subiscono un rinvio visto che al termine della riunione tra I piloti è venuto a mancare lo statuto definitivo da votare e la regolamentazione dei mezzi con cui la nuova associazione può dire la sua riguardo alla sicurezza e alla idoneità sui circuiti. Il progetto che doveva essere redatto da un gruppetto di corridori non è stato preparato per tempo per le divergenze abbastanza sensibili che esistevano tra l'uno e l'altro, ma viene soltanto rimandato, non abolito per fortuna. Il ritardo che rinvia ogni decisione definitiva ad Assen alla ripresa del campionato del mondo, finisce per rendere improbabile se non Impossibile ogni iniziativa nel confronti del circuito belga di Francorchamps. Del resto c'è un certo timore nel prendere determinati provvedimenti che possano danneggiare questo o quell'organizzatore conoscendo il grado di protezione che ciascuno esercita su//e rispettive federazioni nazionali. Una informazione interessante è, ad esempio, emersa quando i reduci dal Tourist Trophy, giunti soltanto oggi qui, hanno rivelato \ che i corridori inglesi sono stati obbligati dalla loro Federazione ad un circuito di gare tutte inglesi non ricevendo (T. T. compreso il permesso per gareggiare altrove. La Federazione Internazionale non si perita invece di mutare i propri programmi a stagione già ampiamente iniziata, cambiando cosi le carte in tavola nel gioco delle probabilità che ciascuno ha di aggiudicarsi il titolo mondiale. E' successo che il campionato delle 350 ce, previsto in un primo momento su dodici prove, è stato ridotto prima a undici con l'abolizione della prova di Abbazia, e quindi drasticamente a nove con l'annullamento di Francorchamps e Anderstorp. In totale rimangono così nove gare soltanto e vengono selezionati i cinque migliori punteggi. A questo punto Cecotto che ha ottenuto tre vittorie e un secondo posto finisce per passare nel ruolo di favorito, mentre Agostini che contava su un calendario più lungo per rimontare ha adesso la necessità di vincere tutte le tre prove ancora in programma. Tutte queste vicende chiaccherate fanno passare quasi in secondo piano la giornata di vigilia di una corsa che si presenta sempre più interessantee. In testa Ira le Yamaha più qualificate c'è lotta accanita con Agostini, Cecotto e Baker a scambiarsi i vari records sul giro. Eppure c'è l'Impressione che nessuno abbia ancora tirato al massimo. Agostini ha avuto dei problemi con I pneumatici ed ha Unito per adotare uno strano miscuglio tecnicamente inspiegabile. Ma che a luì pare vada benissimo: gomma anteriore Dunlop a incisione normale, gomma posteriore Goodyear Slick. Baker che è più abituato a sbandate e derapage ha I invece tenuto entrambe le Goo- dyear Stick ma affronta qualcuna delle curve più veloci in controsterzo come i corridori di speedway. Cecotto per la prima volta di spone di una -TZ. 4» con la so¬ spensione monocross sulla quale ha trasferito il motore che già ha utilizzato a Daytona e con il quale ha vinto a Imola. Si fida più di quello che dell'ultimo arrivato che pure e stato selezionato con cura dai tecnici della casa giapponese che hanno sempre maggiori attenzioni per questo ragazzo prodigio Cecotto che già aveva dimostrato di trovarsi perfettamente a suo agio su questo percorso vincendo le due gare mondiali in marzo, punta a riconfermarsi domani, anzi con la spontaneità che lo contraddistingue dice per la prima volta: «Sono quasi sicuro di vincere-. Un ruolo decisivo insiene con le gomme — anche Cecotto usa l'intero equipaggiamento Goodyear — lo giocheranno i rifornimenti uno per manche resi necessari dalla limitazione alla capienza dei serbatoi. Sono stati studiati tutti i metodi di riempimento rapido e si finirà per adottare quello a pressione con un bocchettone che sputa dentro la benzina sul fianco e un secondo che recupera dall'alto quella che eventualmente fuoriesce. Il tempo calcolato è di due secondi per ogni rifornimento, purché tutto funzioni bene e non ci siano conseguenze alla strana regolamentazione che non prevede lo spegnimento del motore. Al di fuori delle Yamaha sembra che nessuno possa inserirsi nella lotta per il successo. Difficilmente le Suzuki che dispongono di buona potenza ma del cambio a cinque marce che ne limita assai le prestazioni. Quindi Gallina, Mandracci e Toracca corrono con la speranza di guai ai motori Yamaha. Altrettanto svantaggiati appaiono i Kawasaki Giorgio Viglino

Persone citate: Agostini, Baker, Kawasaki, Mandracci

Luoghi citati: Assen, Imola