Bini a Scirea "Farò guerra"

Bini a Scirea "Farò guerra"Dopo la prova con l'Under Bini a Scirea "Farò guerra" Aspira (come il bianconero) a succedere a Facchetti in azzurro - Bearzot soddisfatto (Dal nostro inviato speciale) Pescara. 6 giugno. Bearzot stringe il pugno. Lo mostra ai giornalisti e dice: « / miei ragazzi sono così, forti e pronti a colpire ». La similitudine regge abbastanza bene. Attorno al •• capo ad interim » della Under 23 stanno Calloni. Maldera e Bini. Tre tipi diversi, tre atleti in fase di formazione fra i più giovani e promettenti dell'ultima generazione calcistica. Un « bomber » un terzino moderno trasformato in ala nella Under, un libero ricco di temperamento (l'espulsione di Pescara a pochi minuti dalla fine è un fatto marginale, una disavventura che può capitare a chiunque quando la stanchezza si fa sentire), Mentre Bernardini fa il " nonno » in Russia, Bearzot fa da papà agli azzurrini in Italia portandoli al sospirato successo dopo due anni di astinenza: « E' vero — premette — non vincevamo da tanto tempo però abbiamo rischiato spesso di farlo anche se ogni volta la formazione cambiava da capo a piedi. Dopo Magdeburgo si è avvertita una scossa saiutare: abbiamo ripreso la scalata sfiorando il successo contro la Jugoslavia senza dimenticare la clamorosa occasione sprecata con gli olandesi. Due terzi di questi ragazzi sono ancora in età per disputare un'altra stagione con la maglia della Under 23: se non saranno promossi in nazionale A potranno darci molte soddisfazioni in questa rappresentativa ». Maldera senza farsi sentire dal mister conviene che qualcosa di nuovo sta maturando: 'Ieri sera — afferma — abbiamo dimostrato che quando si parte intenzionati a raggiungere un certo traguardo non c'è nulla che tenga. Volevamo almeno tre gol di scarto e II abbiamo ottenuti, lo praticamente ho giocato all'ala scambiandomi l'avversario con ! miei compagni a turno ed operando quasi sempre nel settore dell'ala. Tutti avanti e tutti indietro in perfetta sincronia ». L'interista Bini è un ragazzo spregiudicato. Migliora a vista d'occhio, deve rivedere soltanto la posizione, poi è quasi com¬ pleto. Dichiara apertamente guerra a Scirea per la successione a Facchetti in nazionale (» Gli renderò la vita difficile », dice) e anticipa addirittura quella che sarà la squadra azzurra del futuro includendovi però cavallerescamente il bianconero ma facendo ovviamente un pensierino a se stesso (Zoff; Rocca, Maldera; Boni, Bellugi, Scirea; Graziani, Antognoni, Bettega, Capello, Pulici) ignorando anche l'amico Calloni che gli sta vicino ma non protesta. Ouesti, appena letta la notizia che il Cagliari lo vorrebbe nel ventilato scambio con Gori, è impallidito al pensiero di dover fare il pendolare in aereo tra la Sardegna e il continente. <• A Cagliari ci vada il presidente », dice. Il ragazzo ha segnato un altro gol, è forte anche se è scoordinato nel movimento. Ha il senso della rete e una notevole dinamica anche se a Pescara ha risentito di una lieve bronchitella che gli impediva di respirare regolarmente. Fino a settembre non si riparlerà più di Under 23, cioè sino al momento della rivincita con i finlandesi. Può anche darsi che allora Bearzot non faccia più parte della spedizione essendo chiamato ad un altro compito. Il pensiero della nazionale A gli batte forte nel cuore. Chissà che il sogno non si avveri presto. Intanto dopo l'ennesimo attacco « scandalistico » nei suoi confronti. Bearzot non può fare a meno di reagire: « Stia attento — dice — chi mi fa dichiarare certe cose assolutamente false. Sono pronto a citarlo in tribunale, lo Bernardini l'ho sempre rispettato e non mi sono mai permesso di criticarlo. Basta con queste storie di golpe e contro-golpe. Con Bernardini mi sono comportato lealmente così come avvenne con Valcareggi. Se sono rimasto in Italia è perché dovevo seguire la Under 23 ». Qui Bearzot fa punto e chiude la pagina: vorrebbe aggiungere qualcosa ma preferisce evitarlo. Meglio non amareggiare II ricordo della serata di Pescara con una certa dura realtà. Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Jugoslavia, Pescara, Russia, Sardegna